Ci sono bacchette e bacchettate. Nel caso in esame, le prime sono del direttore d'orchestra russo Valery Gergiev, una vera e propria star internazionale del podio. Le seconde sono del Governatore della Campania Vincenzo De Luca e della vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno, entrambi del Partito Democratico, ma su fronti opposti riguardo proprio Gergiev.
Per il primo, infatti, ha tutto il diritto di essere invitato e di esibirsi presso la Reggia di Caserta nel cartellone degli eventi culturali preparato dalla Regione Campania mentre per la seconda, non avendo mai preso le distanze da Putin, non è altro che un uomo della propaganda dello zar e per questo andrebbe tenuto lontano dai palcoscenici italiani.
Valery Gergiev è in programma il prossimo 27 luglio con l'orchestra filarmonica del Teatro Giuseppe Verdi di Salerno e i solisti dell'orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. In scaletta, alla Reggia di Caserta, per la manifestazione "Un'Estate da Re", l'Ouverture di Verdi, la Sinfonia n.5 in mi minore Opera 64 di Cajkovskij e il Bolero di Maurice Ravel.
Ma tant'è: la musica delle polemiche è già iniziata. Del resto, ormai sono puntuali ogni volta che Gergiev è annunciato in Italia.
Il perché ruota attorno al giudizio che il direttore ha di Putin: nessuno mai l'ha sentito lamentarsene, anzi. È stato anche premiato dallo zar. Il che ha portato Pina Picierno a sostenere questo:
Su X, è stata ancora più dura:
È inaccettabile che con i fondi europei si finanzi l’esibizione di un fiancheggiatore del Cremlino, Valery Gergiev, nella rassegna “Un’Estate da RE”
— Pina Picierno (@pinapic) July 5, 2025
C’è chi, dopo tre anni e mezzo di guerra, non ha ancora capito che prestare il fianco al regime di Putin, anche con queste… https://t.co/kOzcObGYTc
Pina Picierno, insomma, ha bacchettato il maestro russo come meglio non poteva. Al Corriere del Mezzogiorno, poi, ha specificato:
In effetti: l'ultima esibizione italiana del direttore d'orchestra russo risale al 23 febbraio 2022, il giorno prima dell'inizio dell'invasione russa in Ucraina.
Gergiev è nato a Mosca il 2 maggio del 1953 ma è cresciuto a Vladikavkaz e studiato a San Pietroburgo. Nel 1978 ha debuttato nello storico Teatro Maiinskij. Dieci anni dopo, ne è stato nominato direttore artistico.
Nel 1996, il governo centrale gli ha conferito la carica di Direttore Artistico e Generale, affidandogli sia la guida amministrativa che musicale del prestigioso teatro d'opera.
Ma ben presto la sua fama ha travalicato i confini russi: nel 1995, è diventato direttore principale della filarmonica di Rotterdam e ha iniziato a collaborare con le maggiori orchestre, tra cui i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Filarmonica della Scala e la London Symphony Orchestra di Londra.
Vincitore di numerosissimi premi, è stato decorato con le massime onorificenze artistiche della Russia già prima del 2000, l'anno dell'avvento al potere di Putin.
Sta di fatto che da oltre tre anni, da quando Putin ha scatenato la guerra in Ucraina, sta pagando a caro prezzo il suo essere filo-governativo.
A marzo del 2022 è stato estromesso dall'incarico di direttore del Münchner Philharmoniker, incarico che aveva assunto sette anni prima. A ottobre di quello stesso anno, invece, viene escluso come membro dell'Accademia reale svedese di musica.
In seguito, ha trovato la strada sbarrata anche in Italia, dove, come ha ricordato Pina Picierno, è stato estromesso dalla Scala di Milano.
In ogni caso, Gergiev ha trovato un amico in Italia che lo fa lavorare lo stesso: si tratta del Governatore della Campania Vincenzo De Luca che, pur essendo dello stesso partito di Pina Picierno (il Pd), ha dato l'ok alla sua partecipazione a "Un'Estate da Re":
ha spiegato De Luca, anche con un post sui social
Certo è che, da qui ai prossimi venti giorni, fino a quando si dovrebbe tenere l'esibizione di Gergiev a Caserta, bisognerà vedere chi "bacchetta" di più.