07 Jul, 2025 - 18:40

E’ tempo di cambiare? Il crollo di Gualtieri a Roma nel Governance Poll 2025 accende la sfida per il Campidoglio

E’ tempo di cambiare? Il crollo di Gualtieri a Roma nel Governance Poll 2025 accende la sfida per il Campidoglio

I risultati del Governance Poll 2025,  sono stati impietosi per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e per il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca. Il primo cittadino romano si è piazzato 89esimo su 97, nella classifica dei sindaci delle città capoluogo. Tra i governatori, invece, Rocca è addirittura penultimo, prima del presidente del Molise, Francesco Roberti.

 Una bocciatura bipartisan per i due amministratori, rispettivamente espressione del Partito Democratico e di Fratelli d’Italia, scivolati inesorabilmente sul fondo del sondaggio di Noto per “Il Sole 24 Ore”, sul gradimento degli amministratori locali.

Un risultato che riflette il profondo malcontento per la gestione della Capitale e della Regione da parte degli amministratori e che arriva proprio mentre i partiti cominciano a pensare alle prossime elezioni per il Campidoglio. 

Perché nessuno si fida più di chi governa Roma?  

Classifica sindaci e governatori: la disfatta di Gualtieri nella fiducia dei cittadini

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri affonda nella classifica dei sindaci più amati d’Italia. La bocciatura arriva dal Governance Poll 2025 in cui si posiziona all' 89esimo posto su 97 totali con appena il 47% dei voti.

Meglio comunque dello scorso anno, quando si posizionò addirittura al penultimo posto insieme al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che quest’anno è ultimo. Gualtieri è stato eletto sindaco di Roma nel settembre del 2021, battendo la sindaca uscente del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, ma in questi quattro anni di governo l’amore con i romani non è mai sbocciato. 

Rispetto all’anno dell’elezione ha perso il 13,2% del consenso. Un problema per il centrosinistra che dovrà valutare attentamente la riconferma del sindaco uscente alle prossime elezioni comunali in programma nella primavera del 2027.  

Nei partiti è già iniziato il toto-nomi per la ricerca del suo successore e il centrodestra - nello specifico Fratelli d’Italia - non ha mai fatto mistero di voler portare un suo candidato alla guida della Capitale. Qualche nome è già cominciato a circolare, dal deputato Fabio Rampelli, all’ex presidente del Coni, Giovanni Malagò, fino all’ipotesi Arianna Meloni. 

Nella primavera del 2027 si voterà anche a Milano, dove però il sindaco Giuseppe Sala è in salita nei consensi, posizionandosi al 14 posto. Lo scorso anno era al 19esimo posto. 

Governance Poll 2025: Rocca fanalino di coda tra i governatori

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca scivola al 17esimo posto della classifica dei governatori, insieme al presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, di Forza Italia. Lo scorso anno si era piazzato undicesimo. Con il 44% del consenso, Rocca ha perso il 9,89% rispetto al giorno della sua elezione. 

L’ex presidente della Croce Rossa Italiana, è stato eletto nel marzo del 2023 con la coalizione di centrodestra, ed è quindi quasi giunto al giro di boa di metà mandato. Per la Regione Lazio si voterà nel 2028, insieme alla Lombardia del governatore della Lega, Attilio Fontana che si è posizionato solo undicesimo. Fontana non potrebbe comunque ricandidarsi per la regola del limite del secondo mandato.

In testa alla classifica, tuttavia, ci sono altri due governatori della Lega, Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia e Luca Zaia per il Veneto, entrambi non ricandidabili. 

Il crollo di Gualtieri accende la sfida per il Campidoglio

Passato in sordina il deludente risultato del governatore di centrodestra, Francesco Rocca, le critiche dei partiti di maggioranza si sono concentrate tutte sul risultato ottenuto dal sindaco del PD, Roberto Gualtieri.

La corsa per il Campidoglio è entrata nel vivo, anche se mancano ancora molti mesi. A sollevare per il primo un  ‘caso Roma’ è stato il capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha attaccato duramente il sindaco del PD evidenziando la necessità del centrodestra di ‘assumere forti iniziative in vista delle prossime elezioni comunali’.

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“Tracollo nella classifica di gradimento dei sindaci per il primo cittadino di Roma Gualtieri. Nonostante la passione per i video e un recente esibizionismo, l'andamento della capitale è davvero catastrofico.”

Gasparri parla di “totale fallimento dell'esperienza di Gualtieri” precipitato “agli ultimi posti della graduatoria perdendo tredici punti su sessanta”. 

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“Tra cantieri infiniti, traffico paralizzato, rifiuti abbandonati e una città sempre più insicura, Roma sta pagando il prezzo di un’amministrazione inconcludente e autoreferenziale, e fa tenerezza vedere come il Pd romano, e non solo, tenti di nascondere questo fallimento”.

Dichiara, invece, Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale FdI del Lazio.

Governance Poll 2025, tracollo Gualtieri e Rocca in sintesi:

  1. Crollo di consensi per Roberto Gualtieri (PD): Il sindaco di Roma si piazza al 90° posto su 97 nella classifica dei sindaci delle città capoluogo, con un consenso del 47%, in lieve miglioramento rispetto al penultimo posto dello scorso anno. Dal 2021 ha perso oltre il 13% del gradimento. La sua debole performance alimenta dubbi sulla ricandidatura per le elezioni comunali del 2027, con il centrosinistra.
  2. Francesco Rocca (FdI) fanalino di coda tra i governatori: Il presidente della Regione Lazio è fanalino di coda nella classifica dei governatori, ex aequo con il presidente del Molise. Rocca ha perso quasi il 10% di consenso rispetto al giorno della sua elezione nel 2023. Il risultato evidenzia un crescente malcontento nella gestione regionale a metà mandato.
  3. Sfida politica in vista delle elezioni del 2027: Il centrodestra punta al Campidoglio, criticando duramente Gualtieri per il presunto fallimento nella gestione della città (traffico, rifiuti, insicurezza). Circolano già possibili nomi per la candidatura, tra cui Fabio Rampelli, Giovanni Malagò e Arianna Meloni, mentre nel centrosinistra si apre il dibattito interno sulla successione.

 

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