Fame, fatica e dinamiche da reality per Mario Adinolfi sono concluse. Il giornalista e fondatore del Popolo della Famiglia ha chiuso la sua corsa a L'Isola dei Famosi 2025 con il secondo posto (dopo Cristina Plevani).
Il duro colpo di scena lo abbiamo visto al suo rientro in Italia: è stato ricoverato a Roma in ospedale ed è apparso a tutti su Instagram visibilmente provato.
Un bilancio di meno 34 chili e un fisico che, dopo settimane di sforzi, ha fatto sentire la sua. Un' esperienza che ha segnato la resa dei conti a livello personale: limiti fisici, ferite interiori e anche una dose di orgoglio per ciò che ha portato e per dove è arrivato nel reality.
Terminato lo show, Adinolfi racconta le sue sensazioni a caldo in esclusiva a Battitori Liberi su Radio Cusano Campus.
Ora Adinolfi sta meglio, è stato dimesso e ha deciso di parlare. In modo schietto, ha spiegato perché ha deciso di partecipare proprio a questo reality, dopo tante offerte rifiutate per altri show. Secondo lui, l'Isola nasconde qualche insegnamento in più:
“L’Isola è un’altra cosa, è una prova molto particolare in cui lo stress è immenso. Per me era immenso al quadrato, considerando il fisico che avevo e quello che ho ancora.”
Il riferimento è alla sua forma, che di sicuro in una situazione tanto estrema lo ha messo a dura prova. Ha voluto affrontare tutto senza ricevere aiuti in più. Anche dal punto di vista medico, racconta, le cose sarebbero dovute andare diversamente per lui:
“Avrei avuto diritto a un apporto calorico maggiore, considerando che smuovevo 225 kg, ma ho rifiutato ogni supporto e ho dato parte del mio cibo agli altri. Loro lavoravano più di me.”
Lo ha ammesso senza problemi: non era di certo quello che cucinava per gli altri o si impegnava per rompere o raccogliere noci di cocco. Il suo era un supporto intellettuale degno di nota, però.
La sua partecipazione è stata una vera sfida: si è messo alla prova in uno scontro che si è rivelato efficace soprattutto verso sé stesso. Non aveva ancora avuto il coraggio di ammetterlo, ma ha dichiarato a Radio Cusano Campus:
"Ho fatto una fatica enorme, non credo di averlo ancora mai detto ma è stato estremamente difficile."
Di seguito il video dell'intervista integrale:
Quando gli viene detto che per molti è un vincitore morale, Adinolfi spiega con il sorriso:
“Il vincitore morale non vince niente, quindi è inutile rivendicarlo. E poi non poteva vincere chi aveva lavorato meno, e io oggettivamente non ero quello che spaccava i cocchi o cucinava per tutti.”
Il suo contributo è stato per lo più provocatorio, psicologico: ha stimolato dibattiti, dato vita a dinamiche interessanti, momenti memorabili all’interno dell’Isola e ha anche suscitato domande. Il suo grande merito, questo lo sottolinea lui stesso, è stato fornire elementi molto diversi da quelli che si trovano in un programma categoricamente bollato come “trash”:
“Credo di aver trasportato l’Isola fuori dal trash, insieme agli altri concorrenti, forse in modo particolare proprio io.”
Si è anche detto deluso dai giovanissimi partecipanti a questa edizione 2025:
“C’erano tredici ragazzi sotto i trent’anni. I primi quattro sono andati via dopo dieci giorni. Una tenuta fisico-psicologica disastrosa. E poi pensiamo di dover difendere l’Italia con queste generazioni?"
Dopo ben trent’anni di TV e talk show, sicuramente Adinolfi ha un’idea chiara di come funziona il sistema mediatico ed è convinto che in pochi oggi dicano qualcosa di interessante. Il grande problema che intasa ogni cosa, lo dice lui stesso, è il conformismo: i conduttori che non ascoltano, i dibattiti sempre uguali, i contenuti vuoti e gli schemi fissi. Ciò che serve oggi, spiega Adinolfi, è che ci sia qualcosa di interessante da dire.
“Il sistema mediatico italiano è una terribile cucina di conformismo. I dibattiti sono sempre gli stessi, i conduttori non ascoltano, le trasmissioni sono prevedibili.”
Quanto a tutto il resto, chiude rispondendo alla domanda più leggera ma inevitabile, visto che sull’Isola aveva detto di sentire la mancanza del sesso: adesso quel vuoto è soltanto un ricordo.