09 Jul, 2025 - 11:40

Ex parlamentari che rivogliono il vitalizio: chi sono i più famosi? Ecco quanto ci costeranno

Ex parlamentari che rivogliono il vitalizio: chi sono i più famosi? Ecco quanto ci costeranno

La guerra dei vitalizi sta per concludersi. Entro la prossima settimana, il collegio d’Appello di Montecitorio deciderà sul ricorso presentato da circa 900 ex parlamentari italiani. La decisione è attesa da sette anni, ovvero dalla firma da parte dell’allora presidente della Camera, Roberto Fico, della delibera per il taglio dei vitalizi.

Tanti i nomi e i volti noti della storia politica del Paese che hanno deciso di presentare ricorso contro la decisione di Montecitorio. La decisione del collegio d’Appello di Montecitorio, potrebbe riaprire una ferita aperta da anni, con il possibile ripristino dei vitalizi originali.

Se ciò avvenisse, lo Stato rischierebbe di dover sostenere una spesa enorme, alimentando così nuove polemiche sulla sostenibilità della casta politica.

Vitalizi ex parlamentari, a che punto siamo?

La decisione del collegio d’Appello di Montecitorio sul ricorso degli oltre novecento parlamentari è attesa entro la prossima settimana: domani, giovedì 10 luglio 2025, si riunirà la camera di Consiglio, presieduta dalla deputata di Fratelli d’Italia, Ylenia Lucaselli.  

Gli ex parlamentari, difesi dall’avvocato Maurizio Paniz (ex parlamentare di Forza Italia), chiedono l’annullamento della delibera del presidente della Camera, Roberto Fico, del 2018, con cui si decise la sforbiciata ai vitalizi per quasi 1500 ex deputati e senatori.

Il collegio d’Appello della Camera dovrà decidere se accogliere il ricorso, e quindi ripristinare (in parte o in toto) le rendite a vita dei parlamentari, o se rigettare il ricorso. In quest’ultimo caso, i ricorrenti sono pronti a portare il caso davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo (CEDU). Ad annunciarlo è stato lo stesso Paniz all’AGI.

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“La delibera Fico è un intervento per penalizzare una intera categoria di persone in contrasto con tutti i cittadini italiani. Si è trattato di tagli che partono dal 35 e arrivano anche all'86%. Voglio vedere come si comporterebbe qualcuno a cui viene tagliato l'80% della pensione....

Ha dichiarato il legale dei ricorrenti.

Chi sono gli ex parlamentari che rivogliono il vitalizio?

Inizialmente, i ricorrenti erano 1400; tuttavia nel corso degli anni il numero si è ridotto a circa 900. I più anziani nel 2022 hanno beneficiato di una sentenza a favore che ha azzerato la delibera Fico, ripristinando il vitalizio che era stato tagliato del 90%.

Nell’attuale elenco dei ricorrenti figurano alcuni big della politica, ex ministri e presenze di lungo corso in Parlamento. Ci sono, ad esempio, l’ex ministro dell’Interno, Claudio Scajola (oggi sindaco di Imperia), l’ex ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi (AN), ma anche l’ex attrice hard Ilona Staller, eletta con il Partito Radicale e in parlamento dal 1987 al 1992, e l’ex leader del ‘68 Mario Capanna, oggi ottantenne che è stato deputato dall’83 al ’92. Tra i big della politica ci sono anche Fabrizio Cicchitto (ex Psi e FI, 84 anni deputato tra il ‘76 e l’83 e tra il 2001 e il 2018) Margherita Boniver e l’ex ministro socialista Claudio Martelli.

Hanno fatto ricorso anche l’ex governatore della regione Campania, nonché ex Ministro del Lavoro, Antonio Bassolino, in Parlamento con Pc, Ds e Pd dal 1987 al 1994, e l’ex ministra dell’Istruzione, prima donna ministra dell’Interno ed ex sindaca di Napoli, Rosa Russo Iervolino. 

La delibera della discordia e la cancellazione dei vitalizi

A dare il là ai ricorsi è stata una delibera del 2018, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e dall’allora presidente della Camera, Roberto Fico, che rivedeva al ribasso gli importi degli assegni percepiti dagli ex parlamentari e introduceva, per gli eletti a partire da quella legislatura, il sistema contributivo.

Da quel momento in poi il trattamento pensionistico sarebbe stato calcolato sulla base dei versamenti, come accade per le pensioni degli italiani. In pratica, la delibera Fico cancellava i vitalizi futuri e dava un taglio netto a quelli già acquisiti, con sforbiciate dal 36% all’80%. Oltre 1400 ex parlamentari fecero ricorso per riprendersi il vitalizio. Oggi sono scesi a 900. 

Quanto costerebbe allo Stato il ripristino dei vitalizi per gli ex parlamentari?

Se i ricorsi dovessero essere accolti, cosa improbabile, lo Stato italiano potrebbe dover sborsare una cifra a nove zeri.

Da alcune stime approssimative, se il collegio d’Appello di Montecitorio dovesse riconoscere gli assegni arretrati e ripristinare quelli originari, dalle casse dello Stato uscirebbero circa 4 miliardi di euro.

Una cifra che, tuttavia, è contestata dai ricorrenti, secondo cui si tratterebbe di somme di molto inferiori.  

 

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