Un altro Berlusconi in politica? La suggestione delle ultime ore in casa Forza Italia è la discesa in campo di Pier Silvio Berlusconi. Il secondogenito del Cavaliere starebbe valutando seriamente di raccogliere il testimone di papà Silvio e candidarsi in un futuro non meglio precisato.
A confermarlo è stato proprio l’amministratore delegato di Mediaset for Europe, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Mediaset 2025/2026.
Spiazzando un po' tutti, Pier Silvio Berlusconi ha detto che non esclude di potersi candidare in futuro e ha lanciato un messaggio preciso ad Antonio Tajani, attuale segretario nazionale di Forza Italia.
Ecco allora cosa ha detto Pier Silvio Berlusconi e quali sono state le prime reazioni alle sue parole.
Potrebbe essere Pier Silvio Berlusconi a prendere in mano l’eredità politica lasciata dal padre Silvio. Lo ha confermato oggi – mercoledì 9 luglio 2025 – nel corso della conferenza stampa per la presentazione dei palinsesti televisivi di Mediaset per il prossimo anno.
Il secondogenito del fondatore di Forza Italia ha detto di non essere intenzionato a candidarsi nell’immediato, ma che non esclude la possibilità di farlo in futuro.
“Mai stata una voglia concreta", spiega Pier Silvio Berlusconi che aggiunge di essere felice di fare quello che fa e quindi di non pensare alla politica.
"Guardando al futuro, non lo escludo: una sfida completamente nuova, perché no?”, aggiunge, tuttavia, l’amministratore delegato di Mfe ribadendo che tale eventualità oggi “non ha nessuna concretezza”.
A chi gli domandava se questa eventuale "nuova sfida" si concretizzerebbe partendo da Milano, Pier Silvio Berlusconi ha replicato asciutto: “No, nazionale”.
È la prima volta che uno degli eredi di Silvio Berlusconi apre alla possibilità di scendere in politica. Si è vociferato a lungo di una possibile discesa in campo della sorella maggiore, Marina, primogenita del Cavaliere, ma lei tuttavia ha sempre negato.
Antonio Tajani probabilmente non si aspettava una stroncatura così netta sullo Ius scholae, o meglio Ius Italiae, tuttavia le parole del secondogenito del Cavaliere non lasciano spazio a interpretazioni.
Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato di non considerare la riforma della cittadinanza una priorità.
Parole che arrivano mentre il segretario nazionale è impegnato in un duro scontro con la Lega di Matteo Salvini e che appaiono come un’invasione di campo destinata ad agitare le acque all’interno del partito.
Matteo Salvini, infatti, non ha perso l'occasione di commentare con un lapidario: "Partita chiusa".
Pur non essendo direttamente impegnata in politica, la famiglia Berlusconi non è mai uscita completamente dal progetto Forza Italia. Periodici, infatti, sono gli incontri informali con il segretario nazionale Antonio Tajani per discutere dell’impegno del partito.
Dalle dichiarazioni rilasciate oggi da Pier Silvio Berlusconi, emerge anche un progetto politico chiaro che punta a posizionare Forza Italia nel campo del centrodestra – escludendo possibili sconfinamenti a sinistra – tra campo largo e Fratelli d’Italia, con una "spinta progressista sui diritti di tutti’.
E al ministro degli Esteri, sono indirizzate le successive dichiarazioni dell’amministratore di Mediaset.
Però aggiunge anche che si può sempre migliorare e invita Tajani a guardare avanti, cioè a portare nel partito nuove persone e idee. Questo non vuol dire necessariamente persone giovani, ma persone nuove con nuove proposte.
Sottolinea anche che oggi manca leadership in politica e che FI deve essere un punto di riferimento moderato e liberale nel centro politico, che è uno spazio molto ampio e importante tra la sinistra e la destra in Italia.
Ha concluso.
Le parole del presidente di Mediaset hanno contribuito a smuovere le acque all’interno di Forza Italia. Il partito è guidato dal segretario Antonio Tajani, che ha commentato così le parole di Pier Silvio Berlusconi:
Ha dichiarato Tajani che poi ha sottolineato che quella di scendere in campo è una scelta che “dipende da lui", ma dice anche che se scendesse in campo "sarebbe una ottima cosa”.
Replicando, infine, alla necessità di volti nuovi in FI, evidenziata dall'ad di Mfe, annota che “sono stimoli giusti, che io condivido assolutamente".