09 Jul, 2025 - 17:11

Ancelotti andrà in carcere? Ecco perché è stato condannato

Ancelotti andrà in carcere? Ecco perché è stato condannato

Carlo Ancelotti, uno degli allenatori più vincenti e rispettati al mondo, è stato condannato dal tribunale di Madrid a un anno di carcere per frode fiscale. La notizia ha subito fatto il giro del mondo, sollevando interrogativi sul futuro del tecnico e sulle reali conseguenze della sentenza.

La vicenda giudiziaria riguarda il periodo in cui Ancelotti allenava il Real Madrid, in particolare l’anno fiscale 2014. Secondo l’accusa, l’allenatore italiano avrebbe omesso di dichiarare al fisco spagnolo una parte consistente dei suoi guadagni, nello specifico i proventi derivanti dai diritti d’immagine. L’importo evaso ammonterebbe a circa 400.000 euro per quell’anno.

Perché Carlo Ancelotti è stato condannato?

Le autorità fiscali spagnole, dopo un’indagine approfondita, hanno ritenuto che Ancelotti avesse utilizzato una struttura contrattuale che gli permetteva di occultare parte dei redditi, violando così le norme tributarie. La Procura aveva inizialmente chiesto una pena molto più severa, pari a quattro anni e nove mesi di reclusione e una multa di oltre tre milioni di euro, sostenendo che la frode totale superasse il milione di euro. Tuttavia, il tribunale ha riconosciuto la colpevolezza solo per il 2014, mentre Ancelotti è stato assolto per l’anno fiscale 2015.

La corte ha stabilito che Ancelotti, pur avendo dichiarato i redditi da lavoro dipendente, non ha correttamente dichiarato quelli relativi ai diritti d’immagine, che rappresentano una parte significativa degli introiti per un allenatore di fama internazionale. Questo comportamento è stato giudicato intenzionale e finalizzato a eludere il fisco spagnolo.

Oltre alla pena detentiva di un anno, il tecnico è stato condannato a pagare una multa di oltre 386.000 euro e a subire la sospensione, per tre anni, del diritto a ricevere benefici fiscali, incentivi previdenziali e aiuti pubblici in Spagna.

Ancelotti andrà davvero in carcere?

Nonostante la condanna, Ancelotti non finirà in prigione. La legge spagnola prevede infatti che le pene detentive inferiori a due anni, in assenza di precedenti penali, siano sospese con la condizionale. Questo significa che il tecnico non sconterà fisicamente la pena in carcere, ma la sentenza rimarrà comunque iscritta nel suo casellario giudiziario spagnolo.

Questa prassi è comune in Spagna per reati fiscali di entità relativamente contenuta e per imputati incensurati. Ancelotti, inoltre, aveva già provveduto a versare spontaneamente circa un milione e mezzo di euro alle autorità fiscali, a titolo di risarcimento e pagamento delle somme contestate.

Le reazioni di Ancelotti e la sua difesa

Durante il processo, Ancelotti ha sempre sostenuto di non aver mai avuto intenzione di frodare il fisco, spiegando di essersi affidato a consulenti e di non essersi reso conto delle irregolarità contestate. In aula, il tecnico ha dichiarato:

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Non mi sono reso conto che qualcosa non era corretto.

La difesa ha inoltre sottolineato come la struttura contrattuale fosse stata proposta dallo stesso Real Madrid e che Ancelotti avesse agito in buona fede. Tuttavia, il tribunale ha ritenuto che l’allenatore fosse comunque responsabile delle proprie dichiarazioni fiscali.

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