10 Jul, 2025 - 14:42

Sfiducia Von der Leyen, la mossa a sorpresa di Giorgia Meloni

Sfiducia Von der Leyen, la mossa a sorpresa di Giorgia Meloni

Oggi è un giorno importante per Ursula von der Leyen: la presidente della Commissione europea affronta il voto parlamentare su una mozione di sfiducia che le è stata presentata contro dalla destra. Una mossa arrivata non a caso visto che mette il dito nella piaga di un malessere generalizzato anche all'interno della maggioranza che sostiene la numero uno di Bruxelles. 

Ora: secondo le previsioni, socialisti e liberali, assieme ai Popolari del Ppe, dovrebbero rinnovarle la fiducia. Ma si tratterà pur sempre di una fiducia a tempo, che viaggia sull'orlo della rottura. Tant'è che, in ogni caso, già subito dopo l'estate, probabilmente a settembre, le forze di maggioranza chiederanno una vera e propria verifica politica.

Ma in tutto questo, le forze politiche italiane come si schierano? Un'amica che, almeno per ora, la toglierà d'impaccio Von der Leyen l'ha trovata nella premier italiana Giorgia Meloni.

Von der Leyen alle prese con la mozione di sfiducia, cosa ha fatto Giorgia Meloni

Perché Giorgia Meloni si è dimostrata un'amica quanto mai preziosa per Ursula Von der Leyen nel suo momento peggiore? La risposta è semplice: la premier italiana ha imposto a tutti i suoi europarlamentari di non votare contro la presidente della Commissione nonostante non facciano parte della maggioranza e nutrino parecchie perplessità sul suo operato a un anno dall'insediamento che ha dato il via al secondo mandato.

Ecr, il gruppo dei Conservatori europei, un anno fa, al momento di dare avvio alla seconda esperienza di Ursula Von der Leyen a capo della Commissione europea, andò in ordine sparso. Ma i 24 suoi europarlamentari eletti con Fratelli d'Italia votarono no al bis della tedesca. 

Sta di fatto che, dal punto di vista politico, Meloni ha voluto sempre mantenere con Ursula Von der Leyen un buon rapporto. Una scelta che le ha permesso di giungere alla nomina del suo ex ministro Raffaele Fitto a commissario italiano e vicepresidente della Commissione. Ma che ora, probabilmente, la rende un po' la stampella della presidente.

La distanza con Orban

E dire che Giorgia Meloni, tenendo a bada i suoi europarlamentari che non hanno nascosto di preferire un voto negativo contro Von der Leyen, ha preso le distanze anche da un suo grande amico, vale a dire il premier ungherese Victor Orban, il quale è stato l'unico presidente di un Paese membro dell'Unione europea che ha chiesto esplicitamente di votare la sfiducia.

Del resto, la matrice di quest'atto si ritrova nell'Europa delle Nazioni Sovrane, il raggruppamento sovranista di estrema destra che si colloca all'opposizione di Von der Leyen.  

Gli altri partiti italiani e il voto per Ursula

Ma se gli europarlamentari di Fratelli d'Italia non infieranno su Ursula von der Leyen, gli altri rappresentanti italiani che atteggiamento assumeranno?

La Lega, facendo parte del gruppo dei Sovranisti, voterà contro Ursula von der Leyen; il Partito Democratico, anche dopo che i socialisti francesi e tedeschi hanno chiesto di strappare, voterà a suo favore (pur pretendendo la verifica politica dopo l'estate).

Il Movimento Cinque Stelle, che in Europa si è affiliato al gruppo di estrema sinistra The Left, voterà invece a favore della mozione di sfiducia. Avs, infine, si dovrebbe astenere perché i Verdi e Sinistra Italiana sono su fronti diversi a Bruxelles. I primi sono nella maggioranza di Von der Leyen mentre gli uomini di Nicola Fratoianni no. 

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