Un post durissimo contro il nostro Paese è stato diffuso oggi – giovedì 10 luglio 2025 – sui canali ufficiali dell'ambasciata russa in Italia, in concomitanza con l'apertura dei lavori della Conferenza sull'Ucraina 2025, ospitata al complesso La Nuvola a Roma.
Una lunga nota dal tono fortemente polemico e accusatorio in cui l'Italia e il governo italiano sono chiamati in causa direttamente e accusati, insieme agli altri Paesi occidentali, di 'avidità' e 'ingordigia'.
L'iniziativa dell'ambasciata della Federazione Russa in Italia non è nuova nel suo genere. Nei mesi scorsi il governo di Mosca aveva già attaccato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per alcune loro dichiarazioni e per essersi schierati al fianco dell'Ucraina, fin dall'inizio dell'invasione russa del Donbass.
Mentre Zelensky parla a Roma, Mosca attacca l'Italia. La nota è stata diffusa nella mattinata di oggi sul canale Telegram ufficiale dell'Ambasciata Russa in Italia, mentre a pochi chilometri di distanza - nel quartiere Eur a Roma - si aprivano i lavori della Conferenza per la Ripresa dell'Ucraina 2025 alla presenza del leader ucraino.
Un lungo post fortemente polemico nei confronti dell'iniziativa e dei partecipanti. Il tono è fin da subito sarcastico e accusatorio e l'Italia è chiamata immediatamente in causa, accusata di essere complice della logica cinica e falsa dell'Occidente.
La 'cosiddetta' conferenza sull'Ucraina rispecchierebbe - secondo i diplomatici russi - “la logica cinica e menzognera che viene portata avanti dagli attuali leader occidentali, Italia compresa”.
Un attacco a tutti i leader occidentali, presenti e non oggi nella Capitale, accusati di non essere interessati a fermare la guerra, bensì a porre l'enfasi sulle sue conseguenze “mostrando al mondo intero la loro brama di dominio, la loro avidità e ingordigia”.
Il 10 luglio si apre la cosiddetta “Conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina”. Già di per sé, il nome scelto per questa iniziativa ben rispecchia la logica cinica e menzognera.
— Russian Embassy in Italy (@rusembitaly) July 10, 2025
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Nel commento dell'ambasciata di Mosca, l'Italia – paese che quest'anno ospita la conferenza per Kiev – è accusata direttamente di complicità nella strategia occidentale di sostegno all'Ucraina.
Nella nota si critica duramente il ruolo del governo italiano che, anziché spingere per una soluzione diplomatica del conflitto, offre un appoggio “a 360 gradi” al governo di Zelensky. Il premier ucraino ospite a Roma viene chiamato più volte in causa.
L'Italia viene accusata di essere parte integrante di un sistema che finanzia la guerra e che investe risorse pubbliche a danno dei bisogni del paese.
Rifiutandosi di dire “basta” a Zelensky [...] l’Occidente e l’Italia si aprono nuovamente in un insidioso abbraccio, pronti a promettere il loro “eterno” sostegno finanziario al regime di Kiev."
L'ambasciata russa punta il dito contro Palazzo Chigi, accusato di sperperare soldi pubblici per finanziare iniziative come quella della Conferenza sull'Ucraina.
"I vertici italiani spendono come se niente fosse consistenti somme di denaro anche nell’organizzazione e nello svolgimento della conferenza dedicata alla ripresa dell’Ucraina.”
E infine, l'ennesimo affondo:
“I Paesi occidentali, e in particolare l’Italia con il suo incondizionato sostegno “a 360 gradi” al piccolo führer di Kiev, non soltanto stanno privando la loro popolazione e i loro elettori dei mezzi necessari a finanziare la propria crescita e la realizzazione degli obiettivi interni di carattere sociale”.
Non è la prima volta che il Cremlino attacca apertamente l'Italia e le più alte cariche dello Stato.
A febbraio e marzo 2025, in ben due occasioni la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova aveva attaccato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per alcune affermazioni fatte in occasione di due discorsi pubblici, prima a Marsiglia e poi in Giappone.
Nel primo caso, Mattarella fece un parallelo tra il progetto russo dell'aggressione dell'Ucraina a quello del Terzo Reich nazista, Nel secondo caso, durante una visita a Hiroshima, Mattarella criticò la “narrativa nucleare” di Mosca, definendola pericolosa.
Qualche settimana fa, è stata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni a essere attaccata da Zakharova per alcune sue dichiarazioni sull'Iran.