Solo poche ore fa Simone Cristicchi ha annunciato, attraverso una storia sul suo profilo Instagram, di avere una malattia che lo costringe ad annullare i suoi prossimi concerti, come quello previsto in Valle d'Aosta. Nel suo messaggio, Cristicchi ha rassicurato i fan definendola una "condizione temporanea che richiede riposo e attenzione". Ma di che malattia si tratta?
"È con grande dispiacere che devo annunciare che per un improvviso problema di salute sarò costretto ad annullare il concerto previsto per il 12 luglio al Forte di Bard, nell'ambito della rassegna Aostaclassica. Mi è stata diagnosticata la paralisi di Bell", con queste parole Simone Cristicchi ha comunicato, attraverso una Storia sul suo profilo ufficiale di Instagram, di soffrire della paralisi di Bell.
Nonostante l'annullamento dell'evento, l'artista ha mostrato serenità e determinazione nell'affrontare questo periodo. La notizia ha generato una grande ondata di affetto e solidarietà da parte dei suoi fan e del mondo dello spettacolo, che augurano a Cristicchi una pronta e completa ripresa.
In realtà già da un paio di giorni era trapelata la notizia dell'annullamento di questo appuntamento dal vivo, tuttavia non erano chiare le cause. Saranno annullati o comunque solo rimandati anche altri live (ecco tutte le date del tour estivo di Simone Cristicchi)?
Ma cos'è la paralisi di Bell? Si tratta di una forma di paresi che interessa improvvisamente il nervo facciale. Questo significa che metà del viso, tipicamente, smette di rispondere ai comandi volontari, causando una paralisi che può insorgere in pochissimo tempo, a volte anche in appena mezz'ora.
Chi ne è colpito può notare, guardandosi allo specchio, un angolo della bocca che scende, la fronte che appare distesa e l'impossibilità di chiudere completamente l'occhio dalla parte interessata. Un'esperienza che può essere traumatica e indurre a pensare immediatamente a patologie più gravi come un ictus, spingendo molti a ricorrere al pronto soccorso.
Nonostante l'impatto visivo, la paralisi di Bell è una condizione comune e non ha risparmiato volti noti nemmeno in passato. Tra le "vittime illustri" di questa forma di paralisi facciale ricordiamo personaggi del calibro di Pierce Brosnan, George Clooney, Katie Holmes e Angelina Jolie.
Ciò vuol dire che può colpire chiunque, indipendentemente dall'età o dallo stile di vita. Quindi quali sono le cause? Il complesso meccanismo che regola i movimenti del nostro viso può subire un'interruzione proprio nel suo punto più vulnerabile: il tratto del nervo facciale che passa dietro l'orecchio.
In quest'area, lo spazio è particolarmente ristretto. Se il nervo si ingrossa o subisce una compressione in questo passaggio critico, la trasmissione degli impulsi nervosi viene compromessa. È proprio qui che si manifesta la paralisi di Bell, bloccando i muscoli del viso e causando la caratteristica paresi facciale.
Quando si manifestano i sintomi della paralisi di Bell, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un neurologo. Nella maggior parte dei casi, la paresi di Bell è scatenata da cause comuni, spesso legate a disturbi dell'orecchio come un'otite, un'esposizione prolungata al freddo ("colpo d'aria"), o l'attivazione dell'Herpes Zoster, lo stesso virus responsabile del "fuoco di Sant'Antonio", che in alcuni casi può colpire anche la zona dell'orecchio.
Le terapie per la paralisi di Bell mirano principalmente a ridurre l'infiammazione e supportare la rigenerazione del nervo. Il trattamento prevede solitamente l'assunzione di cortisone, utile per contrastare l'infiammazione che causa la compressione del nervo. A questo si associano spesso vitamine del gruppo B, note per il loro ruolo nel favorire la rigenerazione nervosa. La buona notizia è che la paralisi di Bell è generalmente una condizione temporanea e la guarigione avviene nella maggior parte dei casi. I tempi di recupero possono variare, ma si attestano solitamente dai venti giorni a un massimo di due mesi.