11 Jul, 2025 - 11:42

Ilona Staller quanto prende di vitalizio? Il risarcimento milionario chiesto da Cicciolina allo Stato italiano

Ilona Staller quanto prende di vitalizio? Il risarcimento milionario chiesto da Cicciolina allo Stato italiano

C’è anche Ilona Staller tra i circa 900 ex deputati e senatori che hanno deciso di fare causa allo Stato italiano per ottenere il ripristino del vitalizio da parlamentare. L’ex attrice hard, icona del porno anni ’80, ha chiesto all’Italia un risarcimento milionario per i danni subiti dal taglio del suo assegno mensile a partire dal 2018.

La prossima settimana il collegio d’Appello di Montecitorio deciderà sul ricorso presentato dagli ex parlamentari, difesi dall’avvocato Maurizio Paniz. In caso di accoglimento, lo Stato italiano dovrebbe ripristinare il privilegio originario per tutti i ricorrenti e risarcirli per le somme non percepite negli anni precedenti, per un totale approssimativo di 4 miliardi di euro. 

In caso di respingimento dei ricorsi, i ricorrenti – tra cui figurano molti big della politica degli ultimi quattro decenni – hanno già annunciato l’intenzione di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani (Cedu).

Ilona Staller quanto prende di vitalizio? Ecco perché fa causa allo Stato

Ilona Staller, nome d’arte Cicciolina, è un’ex attrice e conduttrice radiofonica ungherese naturalizzata italiana. Nel 1987 venne eletta alla Camera dei Deputati con il Partito Radicale di Marco Pannella, divenendo la prima attrice porno a sedere in un parlamento nazionale. Ottenne circa 20 mila preferenze risultando seconda della lista dopo Pannella. Completò la X legislatura nel 1992, acquisendo il diritto al vitalizio.

In quegli anni per maturare il diritto a ottenere l’assegno al termine del mandato parlamentare era sufficiente restare in carica anche per un solo giorno in Parlamento. L’ammontare dipendeva da diversi fattori, ma di solito si attestava tra il 25% e l’80% dell’indennità parlamentare.

Ilona Staller, in qualità di ex parlamentare italiana, ha percepito per anni il vitalizio maturato durante il suo mandato alla Camera. Nel 2018, tuttavia, con la Delibera Fico – dal nome dell’allora presidente della Camera – gli importi degli assegni sono stati drasticamente tagliati. 

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, che ha sentito i legali dell’ex pornostar, il suo vitalizio mensile – dopo i tagli del 2018 – ammonterebbe a circa 1000 euro mensili. Una somma che non le consentirebbe di vivere in maniera dignitosa in assenza di altre rendite ed entrate.

Il risarcimento record: ecco quanto ha chiesto l'ex pornodiva

Da qui la richiesta del risarcimento record di 10 milioni di euro, che i legali dell’ex parlamentare avrebbero confermato. Una pretesa risarcitoria motivata, secondo gli avvocati, dalla ‘violazione della tutela dell’affidamento’: la legge italiana, infatti, l’approvazione di una nuova norma non può cancellare in maniera retroattiva diritti già acquisiti. Il vitalizio sarebbe a tutti gli effetti un diritto acquisito. 

Il diritto al vitalizio per i parlamentari italiani, dopo il loro mandato istituzionale, è sancito dall’articolo 69 della Costituzione. Consiste in un assegno mensile erogato a quanti abbiamo maturato i diritti di anzianità di permanenza negli organismi elettivi.

Nel corso degli anni l’istituto del vitalizio del parlamentare in Italia ha subito numerose riforme. Negli anni è diventato simbolo per eccellenza dei privilegi della casta, oltre a contribuire pesantemente sui conti dell’ente di previdenza italiano.

L’ultima modifica, che è poi al centro dell’attuale ricorso all’attenzione del collegio d’Appello della Camera, è stata apportata nel 2018. Fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, in quegli anni al governo. Il taglio dei vitalizi dei parlamentari era in quegli anni una delle battaglie identitarie del partito dell’allora garante Beppe Grillo. 

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