Se è stato uno scherzo, sarebbe piaciuto ad Alvaro Vitali nei panni di Pierino. Già: chi non ha sognato di inserire un programma hot sugli schermi del parlamento nel bel mezzo dei suoi lavori? Chi non ha sognato di mettere in imbarazzo onorevoli e ministri cambiando improvvisamente canale e facendo sintonizzare gli schermi di Montecitorio su un programma basato sul sesso anziché sulle interpellanze ai membri del Governo?
Il sogno dei Pierini d'Italia si è avverato questa mattina quando gli schermi della Camera dei Deputati, anziché la risposta del viceministro del Lavoro Claudio Durigon a una interpellanza, hanno trasmesso "Alta infedeltà", il programma del Nove nel quale si confronta la persona che tradisce, quella che è tradita e l'amante di turno: par condicio anche qui, come in campagna elettorale.
"Alta infedeltà" è un programma di successo. È trasmesso dal Nove ed è arrivato già alla sesta edizione. In pratica, rappresenta il sogno dei voyeristi. Ogni puntata, racconta un tradimento dai diversi punti di vista: della persona tradita, di quella traditrice e dell'amante.
Ma la chicca televisiva è che ogni volta non mancano le dimostrazioni pratiche sotto le lenzuola (da parte di attori). E chissà se questa mattina si è arrivati anche al dunque.
Ciò che si sa è che la mattinata parlamentare è diventata improvvisamente hot quando sugli schermi del fumoir, l'ambiente della Camera dove giornalisti e deputati di solito vanno a fumare durante i lavori dell'Aula, invece dei lavori parlamentari, è andata in onda una puntata di "Alta infedeltà".
Ora: la notizia, tra risatine e sguardi sbalorditi, ha fatto in un battibaleno il giro del Palazzo. E subito è partita la caccia al colpevole: chi ha hackerato il circuito chiuso della Camera? Un parlamentare di opposizione? Uno di maggioranza? Uno che voleva la settimana corta anche in Parlamento? Oppure, come i maggiordomi nei più classici dei gialli, il colpevole è un assistente parlamentare?
Chissà, forse verrà avviata un'indagine interna: i parlamentari non vanno turbati nelle loro funzioni. Il Pierino dovrà uscire fuori.
E comunque: a proposito di "Alta infedeltà", di sicuro qualcuno ha tradito anche a Montecitorio.
In tv, ogni episodio è diviso in quattro parti. Nella prima si presentano i protagonisti, la storia d'amore dei fidanzati (o dei coniugi) e l'amante. Nella seconda c'è il tradimento: si descrive l'incontro e la relazione clandestina. Nella terza parte, c'è la sua scoperta. E, talvolta, la vendetta del tradito. Nella quarta e ultima parte, si prospetta invece l'avvenire delle tre persone protagoniste.
Nella versione della Camera dei Deputati, quindi, chissà cosa ne sarà degli infedeli di turno.
Sta di fatto che a Montecitorio è tutto riconducibile a un'Alta Infedeltà. Politicamente parlando, basta pensare a ciò che è avvenuto a Bruxelles ieri, in occasione del giorno della fiducia da riconfermare a Ursula von der Leyen: tutti hanno tradito tutti.
La maggioranza ha avuto tre posizioni diverse: Forza Italia ha votato a favore della presidente della Commissione, la Lega contro e Fratelli d'Italia si è astenuta. Tra le fila dell'opposizione, le cose non sono andate meglio: il Movimento Cinque Stelle ha votato contro, Avs si è astenuta, il Pd è andato in ordine sparso.
Più alto tradimento di così...