Ma chi stiamo crescendo? È possibile che i nuovi italiani somiglino ai vecchi, anzi, ai peggiori vecchi? A quelli per i quali, fatta la legge, si trova l'inganno?
L'attuale legge li può dichiarare promossi anche senza sostenere l'orale? E allora loro subito ne approfittano. Anche perché se si dichiarano "prigionieri politici", contestatori del Paese che li fa vivere e crescere senza assumersi nemmeno una responsabilità, in questi giorni, conquistano anche le prime pagine dei giornali. E diventano casi di studio per il fior fiore della sociologia nazionale.
Ma tant'è: se questa è la musica, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato che è già pronto a cambiare disco. Per l'anno prossimo, varerà una riforma dell'esame di Stato che renderà la vita impossibile ai furbetti.
Oggi, con una intervista al Corriere della Sera, il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara ha spiegato che questo sarà il primo e ultimo anno con gli studenti maturandi che possono decidere di fare scena muta all'orale. Dal prossimo anno scolastico, anche se già avranno raggiunto i crediti sufficienti per la promozione, non potranno sottrarsi all'ultima prova.
E insomma: basta boicottaggi:
ha spiegato il rappresentante del Governo Meloni.
Ma, più nello specifico, che accorgimenti introdurrà la sua riforma?
Gianna Fregonara, a questo punto, la giornalista che l'ha intervistato, ha fatto presente al ministro Valditara che i quattro commissari esterni più i tre interni dovranno comunque capire in un'ora di colloquio il grado di maturità dei ragazzi. Come faranno?
ha risposto il ministro.
Sta di fatto che con la riforma dell'esame di Maturità di Valditara sarà inserita una norma ad hoc contro il boicottaggio della prova orale:
L'obiettivo del ministero, quindi, sarà quello di far capire che se si consentisse il rifiuto senza conseguenze di sottoporsi all'esame, sarebbe legittimo tutto ciò che non ci piace:
Fin qui il Valditara-pensiero che condurrà alla riforma della maturità. Ma di fronte al fenomeno dei ragazzi che si ribellano astenendosi, si stanno susseguendo le analisi più varie.
Per renderli più responsabili, c'è chi sta riproponendo anche la reintroduzione della leva militare obbligatoria per tutti.
Il sociologo Luca Diotallevi, invece, ne ha fatto anche una questione antropologica: il cambiamento d'epoca in cui siamo immersi si sta manifestando come un imponente processo di "disincarnazione", ha scritto sul Messaggero. I nostri corpi sono sempre più isolati. Ergo, perché il faccia a faccia finale coi professori?
Tuttavia, forse ha ragione Antonio Polito, l'editorialista del CorSera quando sostiene che probabilmente la vera colpa degli adulti davanti al fenomeno dei ragazzi che scelgono la scena muta all'esame è di non capire abbastanza i ragazzi che, al contrario, si presentano in ogni caso alla prova orale dell'esame di maturità e che si costruiscono con fatica, anche maggiore di un tempo, la propria vita.