Mettiamola così: al festival letterario di Polignano a mare, dopo il caso Italo Bocchino / Michela Murgia, si continua a parlare di persone che non ci sono più. Questa volta, per fortuna, solo politicamente. Perché Enrico Letta, nel 2022, all'epoca delle ultime elezioni politiche, segretario del Partito Democratico, si è ritirato dalla scena politica ed è tornato a fare a tempo pieno il professore universitario, per di più all'estero.
A resuscitarlo nella polemica politica del giorno ci ha pensato il Governatore della Puglia Michele Emiliano, intervenuto proprio al festival "Il libro possibile" sopracitato e, di rimando, l'ex direttore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro. Ma come e, soprattutto, perché?
E insomma: a scuotere la politica in questa domenica di luglio è un caso di dietrologia da manuale. Protagonista uno che, secondo i suoi avversari, se ne intende: il Governatore della Puglia Michele Emiliano. Il quale, ospite del festival letterario di Polignano a mare, si è detto convinto che le elezioni politiche del 2022, quelle che per la prima volta consegnarono alla destra le chiavi di Palazzo Chigi, sono state perse a tavolino dal centrosinistra. Anzi, dal Partito Democratico. Anzi, da Enrico Letta.
Nell'edizione odierna del Fatto Quotidiano è un altro ospite illustre del festival, Antonio Padellaro, a mettere in ordine i fatti riportando e prendendo per oro colato le parole spese pubblicamente da Michele Emiliano:
Ora: a questo punto, c'è da ricordare che Emiliano è stato sempre un fautore dell'alleanza con i Cinque Stelle e che Letta non è vero che rimase con le mani in mano in attesa della sconfitta. Tant'è vero che cerco di imbarcare nel centrosinistra anche Azione di Carlo Calenda. E c'era anche riuscito prima che quest'ultimo, dopo l'annuncio ufficiale con tanto di conferenza stampa, poche ore dopo cambiasse incredibilmente idea. Era il 2 agosto 2022 quando annunciarono l'accordo con tanto di bacio
Il Governatore puro e duro della Puglia Michele Emiliano, invece, tre anni dopo, che va ancora dicendo? Sempre Padellaro ha messo a verbale il suo intervento così:
Peccato che Emiliano, nel suo intervento di Polignano, avrebbe dovuto anche spiegare che vantaggi avrebbe avuto Letta a fare quest'operazione da harakiri. Ma tant'è: Padellaro ha preso per buone tutte le sue parole mettendo, a sua volta, il carico da novanta:
E insomma: la polemica contro Enrico Letta segna l'avvento dell'era della dietrologia. Ma non solo: anche quello della dimenticanza. Perché detto che uno scarto di due, tre punti percentuali rappresenta in ogni caso una differenza di centinaia di voti, di solito le elezioni si risolvono sempre e comunque con una differenza minima.
Basti ricordare che nel 2006 il centrodestra di Berlusconi perse per uno scarto, non in un singolo collegio, ma a livello nazionale, di soli 24.000 voti.
Il giorno della vittoria del centrosinistra, Il Manifesto poté intitolare "24mila baci". Ma seguendo i ragionamenti di Padellaro ed Emiliano, Berlusconi volle consegnare a Romano Prodi la vittoria?!
E comunque, stiamo già all'assegnazione del premio "Coglione d'oro", sebbene ex post. Ricordandosi di stare a un festival letterario, sempre Padellaro l'ha messa così:
Enrico Letta può stare sereno, in ogni caso: una menzione da parte di Padellaro non gliela toglie nessuno:
Insomma, Il Fatto è già alla fase del processo alle intenzioni. Anzi, dando per buono tutto quello che dice Emiliano, è già nella fase successiva: quella delle sentenze. Padellaro, infatti, ha concluso così:
Nonostante il Fatto Quotidiano.