14 Jul, 2025 - 15:30

Intrigo politico in Veneto: si cerca il candidato in grado di rompere l’impasse per le Regionali 2025

Intrigo politico in Veneto: si cerca il candidato in grado di rompere l’impasse per le Regionali 2025

Il caso Veneto agita il centrodestra in vista delle Elezioni Regionali 2025. Trovare il nome del successore di Luca Zaia potrebbe rivelarsi un’impresa ben più ardua del previsto, in una partita che si preannunciasse già complicata. Ad agitare le acque ci stanno pensando, come sempre, Forza Italia e Lega per i quali qualsiasi occasione è buona per farsi la guerra.

Il partito di Antonio Tajani ha lanciato la candidatura di Flavio Tosi, ex popolare sindaco della Lega di Verona, poi passato a Forza Italia e inviso al doge Zaia. Qualche maligno potrebbe ritenere che gli azzurri abbiano pensato a lui solo per indispettire la Lega, ma in realtà Tosi è un candidato validissimo, forse il migliore tra gli attuali papabili. 

Dall’altra parte, il potentissimo governatore uscente Luca Zaia, da qualche giorno – da quando è sicuro di non potersi più candidare – sta agitando lo spauracchio della sua lista personale, che da sola potrebbe determinare le sorti della competizione elettorale. Da qui la necessità di trovare un candidato gradito a Zaia e alla Lega e che convinca Forza Italia a fare un passo indietro su Tosi.

L’impasse per il centrodestra è pericolosamente dietro l’angolo e il tempo a disposizione per trovare la quadra si assottiglia sempre di più. 

Regionali Veneto 2025, l’ultima sfida di Tajani: “Candidiamo Tosi”

L’ultimo braccio di ferro tra Tajani e Salvini, tra Forza Italia e Lega, si sta consumando in Veneto. Nella regione la corsa al successore del governatore Luca Zaia è più aperta e accesa che mai e la scelta dei berlusconiani di fare il nome dell’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha avvelenato ulteriormente il clima nel centrodestra.

Con Flavio Tosi, ex sindaco di Verona e tra i principali ‘avversari’ di Zaia ai tempi della militanza nel Carroccio, Antonio Tajani ha calato l’asso indispettendo il fronte leghista.  Tosi è attualmente il coordinatore regione di Forza Italia, dove - non è un segreto per nessuno – l’obiettivo di Forza Italia è erodere il consenso leghista nella regione.

Tajani è consapevole che il nome di Tosi non è gradito a Luca Zaia, ma la cosa non sembra preoccuparlo.

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“In Veneto, come nelle altre Regioni, serve un candidato vincente, al di là della tessera di partito. 

Ha dichiarato questa mattina dalle colonne del Messaggero, in vista del vertice dei leader del centrodestra atteso per mercoledì.

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Flavio Tosi sarebbe un ottimo governatore: è stato sindaco di Verona, assessore alla Sanità, parlamentare ed eurodeputato. Ci confronteremo senza preclusioni e bandierine”.

Ha concluso il vicepremier e segretario FI. 

Nei giorni scorsi anche Flavio Tosi è intervenuto sulla questione candidature con parole tutt’altro che distensive nei confronti di Fratelli d’Italia:

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Fratelli d'Italia non può esprimere sei candidati su sei. Qualcuno spetta alla Lega e a Forza Italia. È chiaro che ci sarà un tavolo nazionale dove i tre leader (del centrodestra, n.d.r.) dovranno trovare un equilibrio ha spiegato auspicandosi di avere la fortuna che il Veneto tocchi a noi.

Infine, Tosi non ha risparmiato una stocca a Zaia e agli ex della Lega:

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In Veneto il centrodestra, se unito, vince. Quindi è la regione dove il terzo mandato è meno indispensabile.”

Per la serie: tanto per essere chiari.

Zaia mette la sua lista sul tavolo e avverte Meloni e Tajani

La lista Zaia può fare la fortuna, o la disgrazia del candidato di centrodestra. È un dato di fatto difficilmente confutabile, ragion per cui sarà una discriminante di non poco conto quando, mercoledì, i leader dei quattro partiti di governo si siederanno attorno al tavolo per discutere delle candidature alle regionali.

Il governatore uscente ha avvertito che la sua lista è sul tavolo, ma che qualsiasi decisione da parte sua sarà presa solo dopo il vertice di maggioranza. Ovvero, solo dopo aver capito a chi spetterà il Veneto e soprattutto quale sarà il nome del suo successore. 

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Io ho un po' di pudore di parlare delle mie liste civiche, vorrei ricordare che la lista civica mi segue dagli anni della Provincia e a me non risulta che le altre province, rispetto alla Lega, non sostengano la lista civica e dopodiché cercheremo di capire che evoluzione avrà anche questo ragionamento.”

Zaia ha detto di immaginare che la sua lista sarà argomento di discussione al tavolo nazionale. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani di Fratelli d’Italia ha sottolineato che ciò che conta è che la lista di Zia appoggi il candidato di centrodestra, “chiunque sia”, ossia anche non della Lega.

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“Credo che lo farà sicuramente, è nell'interesse di tutti procedere in maniera armonica e unitaria. Non vedo in futuro alcuna spaccatura, 

spiega Ciriani che minimizza le tensioni nel centrodestra, parlando di fibrillazioni.

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Sono convinto che alla fine prevarrà la volontà di tenere unito il centrodestra, perché il bene fondamentale è l'unità del centrodestra. Lo sa anche Zaia, lo sa la Lega e lo sappiamo anche noi. Sono fibrillazioni che lasceranno presto spazio all'unità del centrodestra”.

Tosi al posto di Zaia? Ecco perché in Veneto il centrodestra rischia l’impasse

In realtà le trattative di maggioranza per le Elezioni Regionali in Veneto sono in una fase delicatissima, in cui tutti sono contro tutti. La data ancora non c’è e probabilmente slitteranno a fine novembre, l’ultimo fine settimana utile.

Lo scontro tra Forza Italia e Lega rischia di trascinare il centrodestra in un’impasse, che potrebbe risolversi solo con la spaccatura del fronte di governo. Se il partito di Tajani dovesse impuntarsi su Tosi, allora la lista Zaia potrebbe decidere di non appoggiarlo.

In caso contrario, dovendo rinunciare al candidato azzurro, allora Forza Italia potrebbe decidere di mettersi di traverso sulla scelta di un nome della Lega (il vicesegretario Stefani?), imponendo che a quel punto sia Fratelli d’Italia a indicare il candidato. Candidato che al momento non sembrerebbe esserci all’orizzonte a parte quello del senatore Luca De Carlo.

La partita è complicata e delicata, poiché le tensioni rischiano di avvelenare ulteriormente anche le partite nelle altre cinque regioni al voto. Particolarmente complesse, infatti, restano le partite in Campania, in Toscana e in Puglia.

Una prospettiva che Giorgia Meloni vuole scongiurare e per questo ha convocato per mercoledì un vertice di maggioranza a Roma per fare il punto delle candidature e provare a sedare gli animi all'interno della coalizione. 

Il caso Regionali Veneto 2025 in sintesi:

  1. Corsa alla successione Zaia tra scontri interni: Forza Italia propone Flavio Tosi, ex leghista e candidato divisivo per la Lega e Zaia, mentre Zaia minaccia di far pesare la sua lista civica, creando forti tensioni e un rischio di spaccatura nel centrodestra.
  2. Necessità di un candidato di mediazione: Serve un nome che metta d’accordo Zaia, Lega e Forza Italia, ma il tempo stringe e le posizioni sembrano lontane; Forza Italia punta a erodere il consenso leghista e non vuole cedere facilmente su Tosi.
  3. Rischio impasse e conseguenze nazionali: L’assenza di un accordo rischia di trascinare in crisi il centrodestra anche in altre regioni chiave (Campania, Toscana, Puglia), mettendo a rischio l’unità e la tenuta del governo alle regionali 2025.
     


 

 

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