Francesca Albanese è l'ultimo nome su cui si sta accapigliando la politica italiana. C'è chi vuole candidare la funzionaria dell'Onu addirittura al Nobel per la Pace. Chi invece la accusa pesantemente. Uno di questi, è il giornalista Nicola Porro che, in un incontro avuto con Giuseppe Cruciani nel corso della manifestazione "La ripartenza", ha dichiarato pubblicamente che secondo lui è "un'antisemita".
Dov'è la verità? Beh, di sicuro, nelle pagine del rapporto che ha catapultato Albanese al centro della discussione pubblica. Il titolo, del resto, è già tutto un programma: “From the Economy of Occupation to the Economy of Genocide”. Già ci sono giuristi (ad esempio Alessandra Casula) che l'hanno smontato pezzo pezzo.
In ogni caso, però, ci si divide furiosamente: o si è con o contro Francesca Albanese. Diversamente, del resto, non può essere dato il tenore del suo lavoro.
E quindi: Nicola Porro è furiosamente contro. Giuseppe Cruciani, invece, a favore.
È stato il sito Politicare a pubblicare la lite tra Nicola Porro e Giuseppe Cruciani su Francesca Albanese. I due giornalisti si sono ritrovati su sponde completamente opposte sul conto della funzionaria dal 2022 relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati.
Già nei giorni scorsi, del resto, Porro, sempre nel corso della sua iniziativa "La ripartenza, liberi di pensare", aveva perso la calma davanti alla notizia che gli ha dato in diretta, sul palcoscenico del Petruzzelli, il sindaco Vito Leccese: il primo cittadino ha annunciato che Albanese riceverà le chiavi della città di Bari, diventerà una cittadina onoraria della città di San Nicola, città della pace dal 1987:
Come testimonia il video di TeleBariWeb già quello è stato un bel siparietto
Ma tant'è: al Petruzzelli, la discussione tra Porro e Leccese è trascesa anche per altre questioni.
Su Francesca Albanese, invece, il conduttore di "Quarta Repubblica" ha litigato di nuovo con Giuseppe Cruciani quando quest'ultimo ha sostenuto che è libera di dire tutto ciò che le pare. Come se fosse una cittadina qualsiasi, senza alcun obbligo professionale.
Cruciani ha detto che se condanniamo la decisione ventilata in Germania per la quale chi fa parte del partito di estrema destra AfD non può rivestire cariche pubbliche, bisogna anche accettare che ci sia una Francesca Albanese con le sue idee. Che, a detta del conduttore de "La Zanzara" nonché autore del libro "Ipocriti", non sono antisemite.
Al che, Porro, non l'ha fatta passare liscia:
Beh, di sicuro la funzionaria dell'Onu scopre dei nervi scoperti.
Ma perché Francesca Albanese è tanto divisiva? Anche a questa domanda ha cercato di rispondere la giurista citata prima, Alessandra Casuli. Secondo lei, il rapporto Abanese ha "effetti devastanti sul discorso pubblico e sulla convivenza" per questo motivo: