Il videomessaggio di ieri - martedì 15 luglio - in cui l'attore italiano Luca Zingaretti raccontava di come la moglie di un importante politico nazionale che avrebbe saltato la fila al deposito bagagli all'aeroporto di Fiumicino, ha fatto subito il giro del web, suscitando un'ondata di indignazione e curiosità.
Nel suo video, Zingaretti non aveva fatto nessun nome e subito era scattata la caccia all'identità della donna. Alla fine, la protagonista involontaria della vicenda sarebbe Olga Sokhnenko, consorte del ministro del Made in Italy, Adolfo Urso.
La denuncia dell'attore italiano, fratello dell'eurodeputato PD Nicola, ha suscitato un polverone tale da spingere lo stesso ministro a intervenire per spiegare l'accaduto.
Il ministro Adolfo Urso ha confermato di aver accompagnato la moglie all'aeroporto romano prima di recarsi al Ministero del Made in Italy, ma di non essersi accorto della presunta corsia preferenziale di cui avrebbe usufruito la consorte.
Interpellato da diversi quotidiani, ha spiegato che cosa è accaduto veramente nella giornata di ieri al Terminal 3 dell'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, ed ha difeso la moglie dall'accusa di aver saltato la fila in virtù del suo ruolo di consorte di un importante personaggio politico.
Il ministro Urso ha raccontato di aver accompagnato la sua famiglia (moglie e figlio di 7 anni) all'aeroporto per salutarli prima della partenza. Con lui naturalmente c'era anche la scorta che lo segue in tutti i suoi spostamenti. Il ministro ha dichiarato di non essersi accorto di nulla poiché era impegnato a telefono per definire i dettagli di una serie di importanti appuntamenti, che lo avrebbero visto impegnato nel corso della giornata.
Il ministro ha detto di essere stato accanto alla moglie, alla quale stava portando la valigia.
Al momento del controllo bagagli, la sua scorta, secondo quanto raccontato nel video di Zingaretti, si sarebbe fatta largo tra le persone in fila per le procedure di imbarco, facendo passare per prima la moglie del ministro.
Ha spiegato il ministro del Made in Italy.
“È compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza”, ha dichiarato il ministro che poi, però si è anche scusato per eventuali disagi arrecati agli altri viaggiatori.
Non è chiaro, comunque, se la signora Urso fosse in possesso di una priority boarding a pagamento, che le avrebbe comunque consentito di sbrigare le pratiche di imbarco a un banco dedicato, evitando la fila.
Il polverone politico e mediatico è scaturito da un video postato nel pomeriggio di ieri dal popolare attore italiano, Luca Zingaretti, in cui raccontava di come la moglie di un importante politico nazionale avesse utilizzato la scorta del marito per saltare la fila all'aeroporto romano di Fiumicino.
Il video, divenuto virale in pochi minuti, ha immediatamente sollevato un'ondata di commenti indignati contro la casta e contro i privilegi dei politici.
Nel messaggio, tuttavia, l'interprete TV del Commissario Montalbano, non ha fatto nomi e cognomi, lasciando nel dubbio l'identità della protagonista della vicenda.
È immediatamente scattata una 'caccia all'uomo' per individuare chi fosse il politico coinvolto nell'increscioso episodio. Alla fine è emerso che la donna in questione sarebbe stata la moglie del Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, e che la scorta era li con lei perché - come ha spiegato lo stesso ministro – lui aveva deciso di accompagnare lei e il figlio per salutarli prima della partenza.