17 Jul, 2025 - 16:32

Perché il sindaco di Milano Sala, l'assessore Tancredi e il costruttore Catella non sono tutti in carcere?

Perché il sindaco di Milano Sala, l'assessore Tancredi e il costruttore Catella non sono tutti in carcere?

Se Beppe Sala, Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella, Stefano Boeri, Giuseppe Marinoni, Alessandro Scandurra, Federico Pella e tutti gli altri indagati per "la spirale di affari e corruzione" ipotizzata dai pm nel settore urbanistico del Comune di Milano non sono stati arrestati o, peggio, non sono finiti in carcere, lo devono a una norma introdotta dal Governo Meloni con l'intento di prevenire inutili gogne mediatiche e, soprattutto, pene severissime prima ancora che arrivi un vero giudizio.

Fino al terzo grado, nessuno è colpevole di nulla, detta la Costituzione. E il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, oggi ha rivendicato il fatto di aver tradotto questo sacrosanto principio democratico rafforzando in maniera garantista la nostra legislazione. E l'ha fatto oggi, quando ha salvato mezza giunta di Milano a guida Pd perché, evidentemente, o si è garantisti sempre o non si è garantisti mai.

La norma che ha salvato dal carcere il sindaco di Milano, l'assessore, il costruttore e gli altri indagati 

E quindi: il sindaco Sala, l'assessore Tancredi, il costruttore Catella, l'archistar Boeri, l'ex presidente della Commissione per il paesaggio del Comune Marinoni, gli architetti Scandurra e Pella, insieme a tutte le altre persone coinvolte dall'inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza devono la loro libertà e la possibilità di difendersi in maniera più serena alla testardaggine di Nordio.

Il gip Mattia Fiorentini ha notificato gli avvisi di interrogatorio preventivo a sei indagati in particolare per i quali i pm chiedono l'arresto.

Tra loro, l'assessore Tancredi, accusato di concorso in corruzione e per il quale vengono chiesti i domiciliari in quanto avrebbe dimostrato un "asservimento sistemico a società e gruppi finanziari sponsor di costruttori e progettisti" e il costruttore Catella, al quale gli investigatori hanno notificato l'atto addirittura mentre stava salendo su un aereo per un viaggio programmato.

Ma tant'è: tutte le persone coinvolte nell'inchiesta milanese, oggi, hanno rivolto di sicuro un pensiero a Nordio. E quest'ultimo a loro:

virgolette
Con la mia riforma, a Milano oggi hanno tutti evitato il carcere

ha dichiarato al Corriere della Sera il ministro della Giustizia rivendicando la sua norma sull'arresto posticipato all'interrogatorio.

Giustizialisti e non

E insomma: Il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio gongola e titola a tutta pagina "Piovono manette"? Per fortuna, grazie a Nordio, almeno per ora, il cielo si mantiene sereno anche sopra Milano: il sistema giudiziario è stato rafforzato dal punto di vista garantista. Perché meglio un colpevole in libertà che un innocente in carcere. E perché di innocenti in carcere ce ne sono già tantissimi: troppi. 

Stando al report dell'associazione "Errori giudiziari", dal 1991 al 2024 ben 31.949 persone sono state imprigionate da innocenti, in media 940 all'anno. Tanto è vero che lo Stato spende una somma monstre per indennizzi e risarcimenti: sempre tenendo presente lo stesso lasso di tempo, 987 milioni 675 mila euro, per una media di poco inferiore ai 29 milioni e 49 mila euro l’anno, dati Ministero della Giustizia.

E quindi: Nordio ha ben ragione a rivendicare la sua norma e ad andare avanti anche sulla sua proposta di legge cosiddetta Salva Milano: il titolare di via Arenula, sempre al Corriere, ha detto che non intende ritirarla:

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Le leggi non vanno presentate o ritirate sulla base di ciò che suscita l'emotività

anche se, a tal proposito, il partito lo stesso partito di maggioranza relativa, Fratelli d'Italia è spaccato. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, infatti, sollecitato sull'inchiesta milanese, l'ha messa così:

Come dire: Nordio deve combattere contro i giustizialisti di destra e sinistra, soprattutto se si rivelasse vero che a Milano la magistratura non si limita a individuare responsabilità individuali, ma, per dirla con Claudio Cerasa, "criminalizza il mestiere della politica per demolire un modello di sviluppo urbano".

La corruzione per Nordio

E comunque, proprio a proposito dell'inchiesta di Milano, Nordio sulla corruzione l'ha messa così:

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Nel merito non so se ci sia o no. Le leggi ci sono. Ma è illusorio pensare che possano fermare un fenomeno che c'è dai tempi di Cicerone

 

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