18 Jul, 2025 - 16:35

Chi ha rotto l'ombrellone di Hallissey, il politico che si batte per le spiagge libere

Chi ha rotto l'ombrellone di Hallissey, il politico che si batte per le spiagge libere

Anche per quest'anno, non cambiare: stessa spiaggia, stesso mare. Matteo Hallissey, il presidente dei Radicali Italiani e di Più Europa, ha preso alla lettera lo storico brano di Piero Focaccia e sta facendo il giro dei lidi cosiddetti privati mettendo in evidenza spesso e volentieri come in alcuni casi finanche le loro concessioni siano scadute. 

Così, in compagnia del sodale Ivan Grieco e di un cameraman, occupa ciò che in realtà è suo e di tutti noi. Ma che chi gestisce i lidi ritiene di sua esclusiva proprietà.

Spesso, allora, sono guai. L'altro giorno, come testimonia il suo ultimo video sui social, al politico della scena nazionale più giovane d'Italia (Hallissey è nato a Bologna nel 2003) sono state messe le mani addosso. E un bagnino di un lido di Lavinio, sul litorale romano, gli ha rotto finanche il mitico ombrellone arancione, simbolo della riconquista di tante spiagge, di tanti beni comuni che però qualcuno considera di sua proprietà.

L'ombrellone di Hallissey, chi l'ha rotto e perché

E comunque: Matteo Hallissey è un ragazzone alto e grosso che non teme alcun bagnino, per quanto palestrato possa essere. 

Nell'ultimo video che ha postato, per difendere il principio della spiaggia bene comune, si vede che non ha esitato a fare una lunga corsa per tentare di difendere la postazione conquistata piantando il suo mitico ombrellone arancione. 

Al bagnino palestrato di Lavinio, Matteo ha gridato:

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Oh, che fai?

Al che è stato spintonato e ha perso l'equilibrio. Ma non la determinazione di rialzarsi e il self control per continuare la sua protesta pacifica che, nel caso specifico, mirava a togliere un cartello, quello sì illegale, dove c'era scritto "Spiaggia privata".

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Le spiagge sono di tutti e le concessioni di chi le gestisce vanno messe a gara, non possono diventare un diritto ereditario da passare di padre in figlio come fossimo nel Medioevo. Basta favori, basta proroghe, basta soprusi!

La missione di Hallissey al Papeete

E insomma: Hallissey ha 22 anni, ma non vive certo l'estate come fa la maggior parte dei suoi coetanei. Anche quest'anno, ha deciso di girare in lungo e largo la penisola per denunciare le illegalità e i soprusi che gli italiani devono subire in riva al mare.

Prima di Lavinio, Hallissey ha fatto tappa anche al mitico Papeete, in riviera romagnola. E non è andata meglio:

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I gestori del Papeete, tra cui l’ex europarlamentare della Lega Massimo Casanova, hanno annunciato di voler intraprendere azioni legali nei miei confronti. Sì, avete capito bene: il Papeete vuole denunciarmi. Nel frattempo, noi non solo non ci fermiamo, ma rilanciamo: siamo pronti ad andare fino al TAR, se necessario, per ottenere quella messa a gara che, chissà come mai, tarda sempre ad arrivare 

Da chi è arrivata la solidarietà ad Hallissey 

A dare la solidarietà ad Hallissey dopo i fatti di Lavinio, comunque, non è stato alcun bagnino pentito. Bensì il segretario dei Radicali Italiani, Filippo Blengino

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“Hallissey, lo streamer Ivan Grieco e il cameraman che li accompagnava sono stati aggrediti, minacciati e spintonati da alcuni gestori di uno stabilimento balneare. A loro va la nostra solidarietà e il nostro pieno sostegno. Anche in quello stabilimento, dove era apposto un cartello abusivo e fuorviante che identificava la spiaggia come proprietà privata, le concessioni sono scadute da tempo. Dopo aver posizionato un ombrellone su una spiaggia che, in assenza di concessione, non può essere occupata né gestita da privati, il personale ha minacciato il cameraman, aggredito e spintonato Hallissey e Grieco. Un comportamento violento che si commenta da solo. Ma lo ribadiamo con convinzione: nessun'onda fermerà la marea della legalità” 

Anche perché Hallissey sa fare anche autoironia: sempre sui social, ha celebrato il funerale del suo mitico ombrellone arancione, l'ombrellone della libertà che veniva piantato come una bandiera dal vincitore su un campo di battaglia:

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Riposi in pace il nostro mitico ombrellone spaccato dai balneari dopo oltre un anno di lotta

Lui, come gli capita con i tassisti, c'è da scommettere che andrà avanti nella battaglia per la legalità comprandone un altro: stessa spiaggia, stesso mare.

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