19 Jul, 2025 - 14:12

Perché Mattarella ha un cerotto in testa? La risposta del Quirinale

Perché Mattarella ha un cerotto in testa? La risposta del Quirinale

Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Matterella è apparso in televisione con un vistoso cerotto sulla parte destra della sua fronte.

Come mai? Cosa è successo al Capo dello Stato alla vigilia del suo 84esimo compleanno?

Il Presidente spegnerà le candeline sulla torta tra quattro giorni, il 23 luglio. Ma tutto lascia pensare che lo potrà fare in tutta tranquillità.

Matarella e il cerotto in testa, cosa ha detto il Quirinale

Sergio Mattarella è apparso oggi di nuovo sugli schermi televisivi in quanto ha preso parte alla cerimonia per il quarantesimo anniversario della strage di Stava.

Tutti hanno notato un vistoso cerotto bianco e rettangolare sulla fronte. Ma perché gli è stato applicato? Per fortuna, il presidente, nato a Palermo il 23 luglio 1941, non ha nulla di gave. Non si è ferito nè a seguito di una caduta nè subendo un colpo.

Il Quirinale, infatti, ha fatto sapere che il Capo dello Stato, nei giorni scorsi, ha solo subito un piccolo intervento per l'asportazione di un neo.

Mattarella in Trentino: cosa ha detto

Mattarella, dopo l'intervento per l'asportazione del neo, ha potuto subito riprendere il suo lavoro.

Questa mattina era a Stava, in Trentino, per il quarantesimo anniversario della strage causata da un'inondazione: i morti, il 19 luglio 1985, furono 268.

Il Capo dello Stato è apparso in ottima forma, come testimonia anche questo post del Quirinale

E ha potuto leggere il suo discorso senza alcun problema:

virgolette
Non ci sono alibi, riconciliarsi con l'ambiente è una questione che riguarda anche la coesione sociale, che riguarda anche la democrazia. La prospettiva dello sviluppo sostenibile è stata una conquista conseguita a caro prezzo, una conquista della quale talvolta sembra che taluni vogliano liberarsi, quasi fosse un fastidio anziché un investimento per il futuro

ha detto, tra l'altro, il Presidente della Repubblica a Tesero.

Mattarella e il futuro sul Colle

Sergio Mattarella è il secondo Presidente della Repubblica eletto due volte. Il primo fu Giorgio Napolitano nell'aprile del 2013. A lui, invece, toccò di nuovo accettare la carica di Capo dello Stato il 29 gennaio 2022. Il suo mandato, quindi, scadrà ufficialmente all'inizio del 2029, quando avrà 88 anni e mezzo. 

Non si tratterà di un record, in ogni caso: Sandro Pertini, infatti, classe 1896, ricoprì la carica di Presidente fino al 1985, quindi a 89 anni. E il suo predecessore, Giorgio Napolitano, fu presidente fino agli 89 anni e sette mesi.

Oggi, quindi, anche per questo, Mattarella può guardare al futuro: 

virgolette
Nell'attività economica d'impresa, l'ambiente non va considerato risorsa da sfruttare bensì va posto doverosamente in favore della comunità, come un valore al suo servizio

ha sottolineato nel suo discorso in Trentino.

virgolette
Qui è accaduto qualcosa di sconvolgente e inaccettabile. L'Italia purtroppo non è esente da calamità che si usa definire naturali, per sottolinearne l'imprevedibilità, la loro quasi ineluttabilità. Ma qui non è stata la natura a distruggere, a uccidere: qui, a provocare la strage è stata una calamità causata artificialmente dall'uomo. Qui vi sono state responsabilità delle imprese coinvolte, incuria, mancanza di vigilanza da parte delle autorità nella gestione del progetto minerario. In una parola, a determinarla fu l'indifferenza al pericolo per le persone sulla base di una errata concezione del rapporto uomo-ambiente, con quest'ultimo considerato risorsa da sfruttare e non da porre doverosamente in favore della comunità, come un valore al suo servizio

L'importanza di uno sviluppo sostenibile

Mattarella, quindi, in Trentino, è tornato ancora una volta a battere su uno dei punti che tiene maggiormente a cuore: quello di avviare uno sviluppo sostenibile:

virgolette
Qui ha avuto il suo epilogo la storia di un rapporto improprio formatosi tra grandi imprese e una piccola comunità, terra di emigrazione, posta inconsapevolmente davanti al bivio tra lavoro e sicurezza. Profitti e lavoro si presumevano superiori ad ogni criterio di compatibilità ambientale a ogni altro diritto, alla stessa etica civile. Ma la montagna e le sue risorse non dovevano e non devono essere sfruttate senza ritegno

ha concluso il Presidente che, per fortuna, potrà continuare a disseminare la sua saggezza senza problemi anche in futuro.

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