Giulia Zollino è una delle figure più rappresentative della nuova generazione di sex worker italiane che hanno scelto di raccontare e condividere pubblicamente la propria professione, superando i pregiudizi sociali per sostenere il diritto all’autodeterminazione e la libertà di espressione del corpo.
Antropologa, educatrice sessuale e content creator, Zollino è diventata una vera e propria star sui social, con una seguitissima pagina Instagram e un’attività su OnlyFans che ha rivoluzionato la narrazione intorno al mondo del sex work in Italia.
Il suo lavoro si fonda su una profonda riflessione sociale: attraverso la divulgazione, la scrittura e l’attivismo, Giulia ha voluto contribuire alla costruzione di una società più aperta e consapevole, lottando contro lo stigma e offrendo strumenti per un’educazione sessuale libera, inclusiva e non giudicante.
Questo percorso ha avuto eco anche a livello editoriale, con libri come “Sex work is work”, e numerose partecipazioni a eventi, interviste e progetti digitali.
Giulia Zollino è nata nel 1992, in Veneto. Cresciuta in un piccolo paese del profondo Nord, ha lasciato presto la propria terra d’origine nel 2012 per trasferirsi a Bologna e intraprendere i suoi studi universitari.
La sua formazione personale e professionale viene spesso raccontata come un vero percorso di scoperta e di emancipazione rispetto agli ambienti conservatori dell’infanzia, e rappresenta una parte centrale della sua identità pubblica.
L’esperienza in Emilia-Romagna segna il passaggio verso una dimensione più aperta e cosmopolita, che ha permesso a Giulia di esplorare non solo nuove realtà sociali e culturali, ma anche di approfondire il rapporto con il proprio corpo e la propria sessualità.
Sul tema delle relazioni sentimentali, Zollino ha scelto una narrazione atipica e coerente con il proprio percorso personale e professionale.
Non risulta ci siano dichiarazioni ufficiali su un fidanzato “canonico”, ma Giulia si è spesso espressa pubblicamente sull’adesione al concetto di anarchia relazionale: promuove la libertà e l’autonomia nella gestione dei rapporti interpersonali e rifiuta le etichette tradizionali di coppia.
Secondo lei, le relazioni possono assumere molteplici forme e sfumature, dove il consenso, la libertà di scelta e il dialogo sono gli unici elementi essenziali.
Questa visione si riflette anche nei contenuti che propone sulle sue piattaforme, dove affronta argomenti come il poliamore, l’affettività fluida e l’importanza di costruire relazioni che rispettino l’individualità delle persone coinvolte.
Giulia Zollino è laureata in Antropologia, religioni e civiltà orientali presso l’Università di Bologna. Dopo il percorso universitario, ha proseguito la formazione come educatrice e consulente sessuale all’IRF di Firenze e presso la scuola EmocionArte di Madrid.
Nel corso degli anni ha lavorato come operatrice di unità di strada e come formatrice, collaborando con diverse realtà per promuovere una cultura della sessualità positiva, libera e consapevole.
La svolta in ambito digital arriva grazie ai social, dove ha iniziato a divulgare temi legati a sessualità, sex work, autodeterminazione e femminismo. Nel 2021 debutta con il libro “Sex work is work”, affrontando tematiche di grande attualità e rivendicando la dignità del lavoro sessuale.
Oggi, sui suoi canali, si parla di piacere, corpi, relazioni e diritti. Con oltre 130 mila follower su Instagram, Giulia Zollino è riconosciuta come una delle principali voci italiane della sex positivity e dell’attivismo per i diritti delle sex worker.
Attraverso OnlyFans, Zollino ha portato avanti una battaglia di autodeterminazione e visibilità, sottolineando che mostrare il proprio corpo e vendere contenuti adulti è una scelta consapevole, legittima e profondamente personale. Il suo obiettivo resta quello di rompere i tabù sociali e offrire supporto e informazioni a chi decide di intraprendere un percorso simile.