21 Jul, 2025 - 11:14

Cristina Seymandi oggi: dalla vita privata alla battaglia legale contro gli hater

Cristina Seymandi oggi: dalla vita privata alla battaglia legale contro gli hater

Cristina Seymandi è diventata in pochi anni una delle figure più riconoscibili della cronaca e dell’imprenditoria torinese. Ex collaboratrice istituzionale e imprenditrice di successo, è salita alla ribalta delle cronache italiane nell’estate 2023, quando fu protagonista di un clamoroso caso di cronaca rosa: durante la sua festa di compleanno, venne lasciata in pubblico dal compagno Massimo Segre, che la accusava di tradimento davanti agli ospiti.

La diffusione virale del video ha trasformato la sua vicenda personale in un simbolo del dibattito sulla privacy, la dignità personale e i limiti dell’odio sociale. Oggi Cristina Seymandi racconta la sua rinascita e si batte contro gli abusi digitali.

Cristina Seymandi oggi: cosa fa e dove vive

A 48 anni, Seymandi si definisce una donna antifragile, capace di resistere alle tempeste personali e di reinventarsi dopo lo choc mediatico. Figlia di un noto commercialista torinese, ha sempre alternato l’interesse per la politica a quello per l’imprenditoria, scegliendo di dedicarsi principalmente al secondo ambito: è amministratrice delegata e proprietaria dell’80% delle quote della Savio e riveste ruoli di primo piano come consigliera di amministrazione della Brainscapital e di Directa Service, società collegate all’ex compagno Segre.

Seymandi vive a Torino ma viaggia frequentemente per lavoro e coltiva una solida rete professionale. Nonostante quanto accaduto, ha riconquistato la propria stabilità e si racconta oggi come una donna che ha saputo trasformare il dolore in costruzione personale. Ha pubblicato un libro, “Antifragile si diventa”, in cui spiega come affrontare le crisi e ricostruire la fiducia, diventando fonte di ispirazione per chi, come lei, si è trovato nel mirino della gogna digitale.

Cristina Seymandi ha un nuovo compagno?

Dopo la relazione naufragata con Massimo Segre – finita in modo clamoroso e doloroso, con conseguenze pubbliche che nessuno dei protagonisti avrebbe potuto prevedere – Cristina Seymandi ha deciso di ripartire anche nella sfera sentimentale. Negli ultimi mesi ha confermato di avere un nuovo compagno.

Di lui si sa che non è di Torino e non fa parte del mondo dello spettacolo né dell’alta finanza; Seymandi stessa ha spiegato di voler mantenere il massimo riserbo sulla nuova relazione, per non esporre il partner a ulteriori chiacchiere e per “difendere la possibilità di vivere un sentimento autentico, senza pressioni mediatiche”. Malgrado la delusione passata, Seymandi si mostra oggi innamorata e serena. Lo dichiara nelle interviste e lo lascia trasparire anche sui social, pur senza mostrare dettagli o immagini private.

virgolette
È una persona speciale con cui sto bene e non è di Torino. Ma non voglio che questa relazione diventi fonte di chiacchiericcio

La battaglia contro gli hater

La diffusione del video dello scandalo Segre ha reso Seymandi un bersaglio di odio digitale e insulti sessisti che hanno travolto la sua immagine pubblica e personale. Nelle settimane successive, la Procura di Torino ha avviato indagini contro decine di hater, oggi ben 26 persone, tra cui diversi professionisti insospettabili.

Seymandi si è attivata in tutte le sedi possibili per difendere la propria dignità: ha sporto denuncia per diffamazione contro autori di offese online ma, a sorpresa, nei primi mesi del 2025 la Procura ha chiesto l’archiviazione delle indagini, sostenendo che sui social l’abitudine a usare “toni robusti e sarcastici” ormai sarebbe prassi e non perseguibile penalmente.

La decisione ha lasciato sgomenta l’imprenditrice, che si è sentita “offesa due volte: prima dagli insulti e poi da una giustizia che li ritiene normali”. Con il suo avvocato, Seymandi ha presentato opposizione e una dura presa di posizione pubblica, dichiarando che “la violenza contro le donne ha mille forme, tutte vanno combattute”. Per lei il web non può diventare zona franca per aggressioni e umiliazioni, e la battaglia per il rispetto della dignità individuale va portata avanti con nuovi strumenti e leggi più adeguate ai tempi.

Nonostante tutto, Seymandi ha scelto di mettersi al servizio degli altri, raccontando la propria storia per aiutare le vittime di cyberbullismo e diffamazione online. Vuole essere un esempio di resilienza e coraggio, puntando a una giustizia più attenta ai diritti delle persone nell’era digitale.

Oggi Cristina Seymandi si presenta come una donna che ha imparato a ricostruire se stessa, difendere i propri spazi e battersi per la civiltà dei rapporti anche sul web. Un esempio contemporaneo di rinascita pubblica e privata.

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