Tra le figure più apprezzate della scena elettronica italiana, Michele Noschese — conosciuto artisticamente come Godzi — ha lasciato un vuoto profondo nella comunità dei clubber italiani e internazionali. Deejay e producer di talento, ha saputo conquistare con la sua musica dancefloor di tutta Europa, diventando punto di riferimento per giovani e colleghi. La sua morte improvvisa a Ibiza ha scosso il mondo musicale, alimentando dolore e interrogativi tra amici, fan e addetti ai lavori.
Michele Noschese è scomparso prematuramente nella notte tra venerdì e sabato a Ibiza, dov’era impegnato come dj. Aveva appena 35 anni. La notizia è giunta improvvisa e le circostanze del decesso restano ancora in parte da chiarire. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato trovato morto in condizioni che non presentavano immediati segni di violenza; le autorità locali hanno aperto un’inchiesta per definire le cause esatte della morte. Al momento, non sono stati resi noti né dettagli ufficiali né dichiarazioni precise sull’accaduto da parte delle istituzioni spagnole o dalla famiglia.
Michele Noschese era nato a Napoli e aveva 35 anni al momento della sua morte. Originario del capoluogo campano, aveva investito impegno e creatività nella musica già da giovanissimo. La sua passione per il djing lo aveva portato rapidamente dalle consolle delle serate partenopee ai migliori locali d’Italia e, successivamente, d’Europa.
Sulla vita privata di Michele Noschese filtrano poche informazioni. Nonostante la popolarità artistica, Noschese era molto discreto riguardo alla sua sfera personale e, secondo quanto emerge dalle cronache e dai ricordi di amici e collaboratori, non risultano notizie ufficiali riguardanti un matrimonio o la presenza di figli. La sua pagina social e le testimonianze raccolte ricordano soprattutto un giovane uomo dedito alla musica e alle relazioni con amici e colleghi, ma nulla fa pensare che avesse costituito una propria famiglia.
La carriera di Michele Noschese è stata intensa e poliedrica. Conosciuto con lo pseudonimo di Godzi, si era fatto largo tra le nuove leve della musica elettronica italiana, imponendosi per il suo stile energico e la capacità di far ballare pubblico e addetti ai lavori. La sua “residenza” artistica l’ha portato in tour non solo in Italia, ma anche in Svizzera, Francia, Spagna e altri Paesi europei.
Noschese era considerato una stella emergente della house e della techno. Le sue serate nei locali di Ibiza e la partecipazione a festival europei come dj e producer gli avevano garantito una solida reputazione tra clubber e addetti ai lavori. Il suo talento nel mixare generi e proporre progetti musicali innovativi aveva fatto sì che diventasse richiesto nelle serate più frequentate, riuscendo a fondere la tradizione dance napoletana con le tendenze internazionali.
Durante la sua carriera, ha espresso un forte spirito creativo anche nella produzione musicale, collaborando con altri artisti e lasciando un’impronta nei club più importanti del circuito. Oltre al dj-set, amava esplorare la produzione, ponendosi come figura di riferimento tra i giovani aspiranti deejay.