Ozzy Osbourne, iconico frontman dei Black Sabbath e leggenda dell’heavy metal, si è spento all’età di 76 anni, circondato dall’affetto della sua famiglia.
La sua scomparsa rappresenta la fine di un’era per la musica rock, ma anche il culmine di una lunga battaglia contro una grave malattia che aveva segnato i suoi ultimi anni di vita.
La notizia della morte di Ozzy è stata annunciata dalla famiglia Osbourne con un comunicato commovente:
“È con più tristezza di quanta le parole possano esprimere che dobbiamo comunicare che il nostro amato Ozzy Osbourne ci ha lasciato questa mattina. Era con la famiglia ed era circondato dall’amore. Chiediamo a tutti di rispettare la nostra privacy in questo momento”.
Il percorso di Ozzy Osbourne negli ultimi anni è stato segnato dalla diagnosi di Parkinson, una malattia neurodegenerativa che colpisce progressivamente il sistema nervoso portando a tremori, rigidità muscolare, difficoltà nei movimenti e gravi complicazioni motorie e cognitive.
Ozzy aveva reso pubblica questa diagnosi nel 2019, dichiarando più volte quanto la malattia avesse cambiato radicalmente la sua vita quotidiana e la sua possibilità di stare sul palco.
Nonostante ciò, il “Principe delle Tenebre” aveva continuato a esibirsi quando possibile, mostrando una tenacia e una passione che solo i veri rocker possiedono.
L’ultimo concerto risale a poche settimane prima della sua morte, quando si è esibito da un trono davanti a migliaia di fan a Villa Park, Birmingham. In quell’occasione aveva affermato: “È così bello essere su questo palco”, lasciando trasparire quanto la musica fosse ancora il cuore pulsante della sua esistenza.
Al concerto d’addio, si sono esibiti insieme a lui alcune delle band più celebri della scena metal internazionale, tra cui Metallica e Guns N' Roses.
Molte celebrità hanno voluto omaggiarlo, da Jack Black a Ricky Gervais, fino a Dolly Parton, celebrando la grandezza di un artista che aveva saputo reinventarsi, scandalizzare e, soprattutto, emozionare il suo pubblico per oltre cinque decenni.
Ozzy Osbourne aveva fatto della teatralità e della provocazione i suoi tratti distintivi. Leggendaria è la scena in cui, durante un live show, morse la testa di un pipistrello, gesto che lo fece passare alla storia come il controverso “Principe delle Tenebre”.
Nato John Michael Osbourne il 3 dicembre 1948, ad Aston, un sobborgo di Birmingham, aveva abbandonato la scuola a 15 anni, lavorando in fabbrica prima di formare varie band insieme al futuro bassista dei Black Sabbath, Geezer Butler.
Con i Black Sabbath, Ozzy diede vita a un nuovo modo di intendere la musica heavy metal, dark e potente, divenendo un’icona per più generazioni.
Anche dopo aver lasciato la band, la carriera solista di Ozzy è stata costellata di successi e collaborazioni con grandi nomi della scena musicale internazionale. Una vita vissuta sempre al massimo, tra eccessi, scandali e straordinaria produzione artistica.
Ozzy Osbourne lascia dietro di sé non solo una discografia leggendaria, ma anche una rivoluzione nel modo di vivere e concepire il rock. La sua lotta contro la malattia, affrontata con coraggio, è diventata fonte di ispirazione per molti.
Le ultime settimane, segnate dalla sua presenza sul palco e dal calore dei fan, raccontano la storia di un uomo che non ha mai rinunciato a ciò che amava, nonostante tutto.
La morte per complicazioni legate al Parkinson segna il termine di un’esistenza straordinaria, ma l’eredità di Ozzy continuerà a vivere nel cuore degli appassionati di musica e di tutti coloro che hanno imparato da lui la forza di alzarsi, anche dopo le cadute più dure.