22 Jul, 2025 - 20:54

Ozzy Osbourne morde un pipistrello: il video diventato leggenda

Ozzy Osbourne morde un pipistrello: il video diventato leggenda

Il 20 gennaio 1982, il mondo dell’hard rock fu segnato da uno degli episodi più incredibili e controversi della storia della musica: Ozzy Osbourne, l’ex frontman dei Black Sabbath appena lanciato nella carriera solista, morse la testa a un pipistrello durante un concerto al Veteran Memorial Auditorium di Des Moines, Iowa.

Quell’episodio, immortalato nei racconti e nella memoria collettiva, sarebbe diventato il simbolo degli eccessi del “Principe delle Tenebre”.

Ozzy Osbourne e il pipistrello: come nacque la leggenda?

Durante il tour promozionale di Diary of a Madman, Ozzy Osbourne aveva già una reputazione costruita su trasgressioni e spettacolarità. Il pubblico si aspettava spettacoli fuori dal comune e Ozzy, in quegli anni dominati dagli eccessi, alimentava il proprio mito con trovate sempre più estreme.

Dal lancio di carne sul pubblico agli effetti scenici horror, tutto era pensato per lasciare il segno.

Ma la sera del 20 gennaio accadde l’inaspettato: un diciassettenne del posto, Mark Neal, portò con sé un pipistrello morto, trovato da un amico alcune settimane prima e conservato in freezer, per lanciarlo sul palco come gesto goliardico.

Il pipistrello finì ai piedi di Ozzy, che lo raccolse credendo fosse un giocattolo di gomma. Convinto che fosse solo uno degli innumerevoli oggetti lanciati dagli spettatori, Osbourne lo addentò con decisione davanti a migliaia di spettatori.

Il pipistrello morso da Ozzy era vivo o morto?

Solo pochi istanti dopo Ozzy si rese conto che il pipistrello era vero. Alcune versioni raccontano che l’animale fosse già morto, secondo altre – tra cui i ricordi dello stesso Ozzy – il pipistrello sembrò muoversi.

“Probabilmente ero stordito dalle luci e pensavo fosse un giocattolo. Così l’ho semplicemente messo in bocca. A quel punto ha iniziato a sbattere le ali e per me fu uno shock. Così l’ho subito tolto, ma troppo velocemente, e la testa si staccò. Era caldo e croccante, come un panino del fast food”.

Immediatamente dopo il concerto, Osbourne fu trasportato in ospedale per sottoporsi a un trattamento antirabbico, prassi obbligata dopo il contatto con possibile sangue o saliva di pipistrello. Lo stesso Ozzy ha poi raccontato che, per diverse settimane, dovette sottoporsi a dolorose iniezioni antirabbiche a ogni tappa del tour.

Le conseguenze e la costruzione della leggenda

L’impatto mediatico fu enorme: la notizia divenne virale ben prima dell’era dei social e dei meme, grazie ai media internazionali che diffusero l’aneddoto in tutto il mondo. In pochi giorni Ozzy Osbourne divenne il simbolo di un rock estremo, spingendo ancora più in là i confini dell’immaginario trasgressivo.

L’episodio scatenò reazioni nel mondo musicale e anche dalle autorità locali: il sindaco di Des Moines lo accusò di aver violato una legge dello Iowa che vieta l’uso di animali negli spettacoli pubblici. Il direttore dell’auditorium, invece, proibì da allora ogni utilizzo di animali sul palco senza esplicita autorizzazione.

L’eredità del gesto

A distanza di oltre quarant’anni, Ozzy Osbourne continua a essere identificato con quell’episodio. Lo stesso artista ha dichiarato più volte che “non è così che vorrei essere ricordato, ma so che mi ricorderanno come l’uomo che staccò la testa di un pipistrello a morsi. Sarà il mio epitaffio”.

Il gesto è stato citato nei media, diventato meme, ricordo da parte di altri rocker come Corey Taylor degli Slipknot – band originaria di Des Moines – e celebrato anche ironicamente da Ozzy stesso, che per l’anniversario ha lanciato un peluche a forma di pipistrello come merchandising ufficiale.

LEGGI ANCHE