22 Jul, 2025 - 22:05

Chi è Tony Iommi? Origini e vita privata del chitarrista dei Black Sabbath

Chi è Tony Iommi? Origini e vita privata del chitarrista dei Black Sabbath

Frank Anthony Iommi, meglio conosciuto come Tony Iommi, è una delle figure più leggendarie nel panorama della musica rock e heavy metal.

Fondatore, chitarrista e unico membro sempre presente nei Black Sabbath, ha giocato un ruolo cruciale nel plasmare il suono del genere, diventando per molti "il padre dell’heavy metal".

Tony Iommi: età e origini italiane

Nato il 19 febbraio 1948 a Birmingham, città industriale dell’Inghilterra famosa per la sua scena musicale, Tony proviene da una famiglia di origini italiane: il padre Anthony Frank nacque in Brasile da genitori italiani provenienti dalla provincia di Frosinone, mentre la madre, Sylvia Maria Valenti, era originaria di Palermo.

Nel secondo dopoguerra, la famiglia Iommi si trasferì stabilmente nel Regno Unito, integrandosi rapidamente nella vivace comunità di Birmingham.

L'infanzia di Tony fu serena ma senza particolari agi; il giovane fu influenzato dai suoni jazz e blues, ascoltati spesso in casa. Da bambino, Tony mostrò una precoce passione per la musica e si avvicinò alla chitarra ispirato dai rocker degli Shadows, in particolare da Hank Marvin.

Tony Iommi: moglie e figli

Dal punto di vista personale, Tony Iommi si è sposato più volte. Tra le sue relazioni note vi fu quella con la cantante angloamericana Lita Ford negli anni '80. 

In seguito si è sposato con Maria Sjöholm, ex vocalist della band grunge svedese Drain STH: dalla loro unione è nata Toni-Marie Iommi, anch’ella cantante della band LunarMile e poi solista; Tony è anche nonno di due nipoti.

Che malattia ha avuto Tony Iommi?

Iommi è stato colpito da un tumore linfatico, diagnosticatogli nel 2012, ma ha continuato a lavorare, suonare e comporre musica, dimostrando una determinazione e una dedizione esemplari.

È inoltre noto per aver mantenuto nel tempo amicizie profonde con altre figure storiche del rock come John Bonham e Brian May; Bonham, celebre batterista dei Led Zeppelin, fu testimone di nozze del suo primo matrimonio.

Come ha perso due falangi Tony Iommi?

Come molti coetanei della working class inglese, Tony iniziò a lavorare giovanissimo in fabbrica come operaio metalmeccanico. La passione per la musica però non lo abbandonava: appena possibile, suonava e cercava di migliorarsi come chitarrista blues e jazz.

Una svolta drammatica giunse all'età di diciassette anni, quando, durante l’ultimo giorno di lavoro in fabbrica, Tony subì un incidente che segnò indelebilmente la sua vita: perse le estremità delle falangi del medio e dell'anulare della mano destra, quella con cui premeva le corde, essendo mancino.

Superata la depressione iniziale, grazie anche all’ispirazione della storia del chitarrista Django Reinhardt—anch’egli menomato a una mano—Iommi tornò alla chitarra. Costruì da sé delle protesi rudimentali e sviluppò uno stile unico, contraddistinto da riff potenti e accordature ribassate che sarebbero divenute il marchio di fabbrica dei Black Sabbath.

La nascita dei Black Sabbath

Durante la metà degli anni '60, Iommi suonò in vari gruppi, tra cui i Polka Tulk Blues Band, che successivamente cambiarono nome in Earth e infine nel 1969 divennero ufficialmente Black Sabbath. La formazione storica vedeva, oltre a Iommi, Ozzy Osbourne alla voce, Geezer Butler al basso e Bill Ward alla batteria.

Il contributo di Iommi fu subito centrale: fu lui ad architettare gran parte dei riff e delle trame musicali che resero immortali album come Paranoid, Master of Reality e Sabbath Bloody Sabbath. L’inconfondibile sound pesante e oscuro della band cambiò per sempre il rock, dando i natali all’heavy metal moderno.

Lo stile e l’eredità musicale

Riconosciuto per la sua abilità nell’inventare riff iconici e uno stile chitarristico pieno di inventiva nonostante l’handicap fisico, Iommi è stato fonte d’ispirazione per intere generazioni di musicisti. Ha sperimentato tecniche innovative come l’uso di toni ribassati e di effetti sonori particolari, contribuendo così a definire i canoni del metal.

Nonostante i numerosi cambi di formazione, egli è rimasto l’unico membro fisso della band per tutta la sua carriera, guidando i Black Sabbath anche negli anni più travagliati e nel progetto Heaven & Hell insieme a Ronnie James Dio.

 

LEGGI ANCHE