"La maschera di Zorro", celebre film d’avventura diretto da Martin Campbell e uscito nel 1998, ha segnato una rinascita per l’iconico personaggio mascherato. Con Antonio Banderas, Anthony Hopkins e Catherine Zeta-Jones nei ruoli principali, la pellicola ha conquistato pubblico e critica grazie a una trama avvincente, spettacolari scene d’azione e una ricostruzione storica affascinante. Vediamo insieme come si conclude il film e dove sono state ambientate le sue memorabili scene.
"La maschera di Zorro" vanta location spettacolari, capaci di ricreare l’atmosfera della California di inizio Ottocento. Tuttavia, gran parte delle riprese non è stata girata in California, ma principalmente in Messico e parzialmente negli Stati Uniti:
Queste location hanno garantito al film realismo, fascino e coerenza storica. Gli ampi spazi e gli edifici coloniali messicani si sono rivelati ideali per dare credibilità alle gesta di Zorro e alla sua epica lotta per la giustizia.
Il film si apre nel 1821, in una California sotto la dominazione spagnola. Don Diego de la Vega, il leggendario Zorro (Anthony Hopkins), tenta l’ennesima impresa eroica ma viene tradito dal perfido governatore Don Rafael Montero (Stuart Wilson). Durante la cattura di Zorro, la moglie Esperanza muore e la loro figlia neonato Elena viene rapita e cresciuta da Montero come propria figlia.
De la Vega, imprigionato per vent’anni, esce di galera quando scopre che Montero è tornato per impossessarsi dell’oro californiano. Desideroso di vendetta e di riabbracciare la figlia, trova un compagno nel giovane bandito Alejandro Murrieta (Antonio Banderas), anch’egli spinto dalla sete di giustizia per la morte del fratello Joaquin per mano del crudele Capitano Love.
Diego addestra Alejandro fino a trasformarlo nel nuovo Zorro. Nel frattempo, Alejandro si innamora di Elena (Catherine Zeta-Jones), ignara delle sue vere origini. I due Zorro, vecchio e nuovo, uniscono le forze per contrastare Montero e salvare i lavoratori, ridotti in schiavitù nelle miniere d’oro.