Nel luglio 2025 la società Emme Group S.p.A., titolare del marchio Materassi Marion, è finita al centro della cronaca per una maxi multa da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm, comunemente nota come Antitrust). La sanzione, pari a 3 milioni di euro, è arrivata in seguito a una serie di pratiche commerciali ritenute scorrette, ingannevoli e aggressive, soprattutto nell’ambito delle televendite e della vendita diretta a domicilio.
Perché Materassi Marion è stata multata?
La multa all’azienda Marion non è nata da un singolo episodio, ma da un insieme di comportamenti che, secondo l’Antitrust, hanno violato i diritti dei consumatori e la corretta concorrenza nel mercato dei beni per il riposo. I principali motivi della sanzione sono:
- Televendite e promozioni ingannevoli: nelle televendite trasmesse sui principali canali nazionali e locali, Marion pubblicizzava i propri materassi offrendo al pubblico “sconti eccezionali” rispetto a valori di mercato o prezzi di listino barrati che in realtà non sono mai stati applicati nella realtà dei fatti. Questo stratagemma faceva sembrare la promozione molto più vantaggiosa di quanto non fosse davvero.
- Mancata trasparenza sul prezzo: la normativa vigente obbliga a indicare, per ogni promozione, il prezzo più basso applicato negli ultimi 30 giorni. Materassi Marion non riportava questo dato, creando così ulteriore confusione e inganno rispetto al reale valore dello sconto.
- Pressioni e pratiche aggressive nelle vendite a domicilio: dopo la televendita, i consumatori venivano invitati a fissare un appuntamento a casa con un agente Marion. Durante queste visite, i venditori usavano tecniche persuasive e, spesso, comunicazioni ingannevoli o addirittura denigratorie sui tempi di consegna o sulle qualità dei materassi proposti in tv, spingendo i clienti ad acquistare invece altri modelli a prezzi decisamente più alti, arrivando anche a oltre 3.000 euro rispetto ai prodotti promossi inizialmente.
- Indicazione di falsi incentivi fiscali: in alcune promozioni si faceva riferimento a bonus e incentivi fiscali che non erano realmente applicabili a tutti i prodotti proposti, dando così un’ulteriore percezione di vantaggio inesistente.
I dettagli della condotta sanzionata
L’istruttoria dell’Antitrust, iniziata a ottobre 2024 anche grazie alle segnalazioni delle associazioni dei consumatori, come Codici e Altroconsumo, ha dipinto un quadro di reiterata scorrettezza:
- Durante le televendite e sul sito veniva sempre mostrato un prezzo “barrato” per rappresentare uno sconto massimo, senza però che questo prezzo fosse mai stato realmente praticato.
- Non veniva mai indicato il prezzo di riferimento degli ultimi 30 giorni, come imposto dal Codice del Consumo riformato nel 2023.
- Nei contratti sottoscritti a domicilio, spesso promossi con ulteriori finanziamenti, i consumatori si ritrovavano a comprare materassi diversi – spesso anche di qualità diversa – rispetto a quanto pubblicizzato.
L’impatto sui consumatori
Particolarmente colpiti da queste pratiche sarebbero stati i consumatori più fragili – soprattutto persone anziane – spinti ad acquisti costosi e spesso insoddisfacenti. Svariate segnalazioni lamentano la consegna di materassi non conformi, difficoltà nel recesso o nel rimborso, e l’impossibilità di ottenere il prodotto visto in tv alle condizioni promesse.