André the Giant è una delle figure più leggendarie e riconoscibili dello spettacolo sportivo. La sua imponente statura, il carisma e la presenza scenica lo hanno reso famoso sia come icona nel mondo del wrestling sia come personaggio cinematografico. Ma dietro la fama, la sua storia è anche quella di una vita segnata da una malattia rara, grandi conquiste e un’anima gentile che ha toccato chiunque lo abbia conosciuto.
André René Roussimoff, meglio conosciuto come André the Giant, è morto il 28 gennaio 1993, a soli 46 anni, nella sua camera di hotel a Parigi. La causa ufficiale del decesso è stata un’insufficienza cardiaca congestizia, conseguenza diretta della sua acromegalia, una condizione derivata da una produzione eccessiva di ormone della crescita che lo accompagnò per tutta la vita.
André si trovava nella capitale francese per il funerale del padre e aveva deciso di fermarsi qualche giorno in più per stare vicino alla madre nel giorno del suo compleanno. È stato ritrovato senza vita dal personale dell’hotel e dal suo autista; le sue ceneri furono successivamente disperse nel ranch di famiglia a Ellerbe, nella Carolina del Nord, secondo le sue ultime volontà.
Le dimensioni di André the Giant sono entrate di diritto nella mitologia dello sport. Durante la sua carriera professionistica, la WWE lo presentava con un’altezza di 7 piedi e 4 pollici (223 cm) e un peso di 520 libbre (circa 236 kg).
Queste misure, sebbene soggette a qualche esagerazione tipica del wrestling, trovano riscontro anche nei documenti ufficiali e nelle testimonianze di amici e colleghi. Alcune fonti indicano che nelle sue prime interviste André stesso dichiarava di essere alto ben 2,10 metri, mentre con il tempo la comunità scientifica e mediatica ha ipotizzato che potesse essere di qualche centimetro meno di quanto pubblicizzato in America.
La sua sproporzionata stazza era dovuta all’acromegalia, che oltre a determinare le sue dimensioni eccezionali causò negli anni molti problemi di salute, dolori articolari e infine anche il deterioramento degli organi interni, fino all’insufficienza cardiaca.
Nato il 19 maggio 1946 a Grenoble, in Francia, André René Roussimoff veniva da origini umili. Cresciuto in una famiglia di agricoltori, André mostrò sin dall’infanzia sintomi della sua condizione, crescendo rapidamente e diventando ben presto una presenza imponente nel paese natale. Da adolescente lavorava già nei campi, sfruttando la sua forza e la sua statura fuori dal comune.
Negli anni Sessanta, iniziò la sua carriera da lottatore in Francia con il nome di Jean Ferré, per poi esibirsi a livello internazionale, dai match in Giappone fino alle grandi federazioni canadesi e americane. Il passaggio negli Stati Uniti, nei primi anni Settanta, segnò l’inizio della leggenda “André the Giant”, destinato a diventare una star globale del wrestling.
La vita privata di André the Giant è rimasta in gran parte lontana dai riflettori, sebbene sia noto che ebbe una relazione significativa con Jean Christensen, una donna impiegata nel settore del wrestling come PR e fotografa. Dal loro legame nacque nel 1979 una figlia, Robin Christensen-Roussimoff, unica erede ufficiale di André. Tuttavia, il rapporto tra padre e figlia fu complesso e segnato dalla distanza causata dagli impegni professionali del wrestler e dalla separazione con Jean.
André non si sposò mai ufficialmente. Dopo la sua morte, Robin divenne titolare esclusiva dei diritti e del patrimonio legato al nome del padre, mantenendo la memoria e l’immagine della leggenda viva tra i fan.
André the Giant ha iniziato la carriera nella sua Francia natale nel 1966, per poi trasferirsi in Nord America nel 1971. Tra gli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta divenne una delle maggiori attrazioni del wrestling mondiale, lavorando per la WWWF (successivamente WWF, oggi WWE) e partecipando a tour in tutto il mondo. È famoso per la sua striscia di imbattibilità quasi quindicennale e per essere stato soprannominato “The Eighth Wonder of the World” (“L’ottava meraviglia del mondo”).
Negli Stati Uniti il suo volto divenne familiare a milioni di famiglie grazie ai match storici contro leggende come Hulk Hogan, culminati nell’iconico scontro di WrestleMania III davanti a oltre 90.000 spettatori. Oltre al wrestling, André si è cimentato anche come attore, celebre la sua interpretazione di Fezzik nel film cult “The Princess Bride” del 1987.
Dopo il ritiro dagli incontri regolari, visse i suoi ultimi anni tra il ranch del North Carolina e apparizioni occasionali in eventi speciali. Nel 1993 fu il primo wrestler a essere inserito nella WWE Hall of Fame, onore che sancì la sua eredità sportiva e culturale.
La storia di André the Giant resta un simbolo di come la forza e la gentilezza possano coesistere in una leggenda. Afflitto da una malattia rara, ha conquistato il mondo con il suo talento, la sua presenza fisica e il suo animo gentile, regalando al pubblico momenti che resteranno per sempre nella storia dello sport e dello spettacolo.