25 Jul, 2025 - 05:37

Cairo "chiama" Sigfrido Ranucci a La7 e Sarzanini alla direzione del Corriere per andare contro Giorgia Meloni? Ecco chi l'ha annunciato

Cairo "chiama" Sigfrido Ranucci a La7 e Sarzanini alla direzione del Corriere per andare contro Giorgia Meloni? Ecco chi l'ha annunciato

Un curriculum lungo venticinque anni conditi da molti scoop obbliga a prendere molto sul serio l'anticipazione che ieri sera ha lanciato Dagospia a proprosito del nuovo assetto editoriale che Urbano Cairo vuole dare a La7 e al Corriere della Sera, i suoi due gioielli di casa. 

L'imprenditore 68enne originario di Masio, in provincia di Alessandria, starebbe lavorando a un palinsesto televisivo ancora più marcatamente di opposizione al governo Meloni. 

Ma non solo: secondo Roberto D'Agostino, anche il Corriere della Sera, dal primo gennaio 2026, dovrebbe avere una nuova guida e una nuova linea editoriale molto più aggressiva nei confronti dell'attuale esecutivo.

E quindi: mentre si preoccupa della campagna acquisti del suo Torino, Cairo è pronto a grandi colpi anche nell'ambito del giornalismo sia televisivo che della carta stampata. Uno su tutti, in particolare: Cairo vorrebbe nella sua squadra Sigfrido Ranucci e i giornalisti di Report.

Cairo e il sogno-Ranucci: i nuovi giornalisti di La7 e del Corriere per attaccare Giorgia Meloni

Strappare Ranucci e la squadra di Report a Rai 3: potrebbe essere un colpo possibile? Secondo Roberto D'Agostino, sì. Almeno per due motivi. Il primo perché il governo di centrodestra "sta rendendo la vita impossibile" alla redazione. Il secondo perché da sempre Cairo è un estimatore di Ranucci. 

In passato, poi, già gli è riuscito il colpo-Milena Gabanelli: ora dovrebbe solo replicare quell'operazione. Ma dando scacco matto in maniera definitiva alla terza rete Rai. Infatti, Cairo mira a trasmettere lui Report, sebbene con un altro titolo visto che quello originario rimarrebbe contrattualmente ancorato a Rai 3.

In ogni caso: che il patron di La7 ci crede, stando sempre a D'Agostino, lo dimostra anche il fatto che ha già immaginato le caselle del palinsesto da mettere a disposizione di Ranucci: prima serata il lunedì e seconda serata in altri giorni della settimana per una sorta di "Lab Report" che avrebbe un taglio più regionale. Il cerchio, poi, si chiuderebbe con la possibilità per la casa editrice Solferino di pubblicare instant book sulle varie inchieste di Ranucci e dei suoi.

Fiorenza Sarzanini, chi è la giornalista che potrebbe essere la prima donna alla guida del CorSera

Dagospia ha predetto per il mondo della comunicazione marchiato Cairo grosse novità anche sul fronte della carta stampata. Il Corriere della Sera, secondo il sito di Roberto D'Agostino, potrebbe avere dal primo gennaio 2026 una nuova guida: non più Luciano Fontana, bensì Fiorenza Sarzanini.

Se davvero si verificasse questo cambio al vertice, segnerebbe la storia perché mai in 149 anni di vita il giornale più autorevole d'Italia ha avuto una direttrice.

Sarzanini lavora per il quotidiano di via Solferino dal 2000. Nata a Roma nel 1965, figlia d'arte (suo padre, Mario Sarzanini, era uno dei più bravi nel campo della giudiziaria), ha svolto la prima parte della sua carriera con il Messaggero. Poi il passaggio al Corriere dove è arrivata a scalare le postazioni fino al ruolo di vicedirettrice.

Sta di fatto che Dagospia, assieme alla sua promozione, prevede anche tre nuovi acquisti per il Corriere: si tratta di Valeria Pacelli e Giacomo Salvini, finora firme del Fatto Quotidiano che si occuperebbero di giudiziaria, e di Simone Canettieri che, invece, dal Foglio andrebbe ad irrobustire la squadra di cronaca politica del CorSera.   

 

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