Proprio come Urbano Cairo, anche Pier Silvio Berlusconi, in vista della nuova stagione televisiva 2025-2026, è in piena campagna acquisti sul fronte dei giornalisti che si occupano di politica.
Così, se il primo tenta di soffiare a Rai Tre Sigfrido Ranucci e la sua squadra di Report per un palinsesto di La7 ancora più marcatamente di centrosinistra, il secondo ha in mente di riequilibrare Rete 4, il canale sovranista per eccellenza delle ultime stagioni. E con chi ha in mente di farlo? Con Tommaso Labate: sarà lui, da settembre, ad avere la conduzione (il mercoledì in prima serata) della nuova stagione di Real Politik.
Nato a Cosenza nel 1979, Labate si è fatto notare lavorando sulla carta stampata. Ancora adesso, scrive per il Corriere della Sera. Ma ora avrà la grande chance di fare il gran salto in tv.
Dopo l'acquisto di Bianca Berlinguer, che continuerà anche l'anno prossimo, il martedì sera, il suo Carta Bianca, Pier Silvio Berlusconi sta rimodellando Rete 4 in modo tale che non venga più riconosciuta come la rete dei soli sovranisti. A Del Debbio e Giordano, quindi, si affiancherà un altro giornalista con un background culturale progressista.
Come ha scritto Dagospia, Labate si può considerare "in quota Pd". Tuttavia, lo stesso sito di Roberto D'Agostino non manca di sottolineare come rappresenti una vera e propria scommessa. Il giornalista di origini calabresi, infatti, sarà alla sua prima e vera conduzione. Il debutto in questo ruolo l'ha fatto giusto dieci anni fa con "In Onda", la trasmissione di La7. Ma la responsabilità della produzione la condivideva con David Parenzo.
In seguito, Labate si è fatto comunque conoscere dal grande pubblico perché spesso è intervenuto come ospite dei vari talk show. È stato, ad esempio, un ospite fisso delle maratone di Mentana. Ma, grazie alla sua passione per l'Inter, spesso e volentieri è intervenuto anche in trasmissioni sportive come Tiki Taka. A pensarci adesso, quelle ospitate gli sono servite anche per rompere il ghiaccio con le reti Mediaset.
Tommaso Labate si è laureato presso la Luiss di Roma in Scienze Politiche e ha cominciato a scrivere nel 2004 per "Il Riformista", all'epoca diretto da Antonio Polito.
Ultimamente, invece, ha avuto delle importanti esperienze in radio: su Rai Radio Due conduce con Massimo Cervelli "Non è un paese per giovani".
Del resto, già nel 2018, si era occupato di nuove generazioni con il libro "I rassegnati, l'irresistibile inerzia dei quarantenni".
Ma ora come è stato salutato il suo avvento a Rete 4 alla conduzione di una trasmissione affidata per la prima volta solo a lui? Non solo da commenti positivi, a dire la verità.
Se Dagospia lo attende all'angolo per il suo accento calabrese, Davide Maggio, un giornalista esperto di tv, ha messo in evidenza sul suo blog come Mario Giordano non l'abbia preso affatto bene l'ordine di scuderia di fargli spazio il mercoledì sera: il suo "Fuori dal coro", infatti, è finito nel palinsesto della domenica sera di Rete 4, una serata non proprio facile per un talk che si occupa di politica.
Ma tant'è: l'avvento di Labate basterà a far conquistare a Rete 4 anche i telespettatori che non votano a destra? Da settembre, occhio all'auditel.