27 Jul, 2025 - 07:59

1ª e 9ª rata Rottamazione quater: la vera data di agosto e il maxi incasso per l’AdeR

1ª e 9ª rata Rottamazione quater: la vera data di agosto e il maxi incasso per l’AdeR

L'Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR) si prepara a un momento clou per gli incassi. In questi giorni, infatti, l'attenzione è tutta rivolta alle somme dovute a titolo di ammissione e riammissione alla Rottamazione quater, l'ultima edizione della definizione agevolata che sta per giungere a un appuntamento chiave.

Per la Rottamazione quater, l'AdeR ha stabilito che la prima e la nona rata convergono nella medesima scadenza. Una peculiarità dovuta anche alla recente riammissione al beneficio fiscale, fissata al 30 giugno 2025, che ha consentito ai contribuenti decaduti al 31 dicembre 2024 di rientrare nel programma agevolato di pagamento delle cartelle esattoriali.

La data limite per il versamento di queste due rate è il 31 luglio 2025, con la consueta tolleranza di cinque giorni che estende la possibilità di pagamento fino al 5 agosto 2025.

Ma quali sono le altre scadenze previste? Quanto si aspetta di incassare l'AdeR e in che modo verranno conteggiati gli interessi?

Rottamazione quater: le scadenze tra unica soluzione e rate

L'Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR) ha recentemente fornito, tramite una comunicazione del 18 luglio 2025 sul proprio sito, tutti i dettagli essenziali sulla Rottamazione quater. Questo avviso include informazioni chiave sulla Comunicazione delle somme dovute, le FAQ e, soprattutto, le scadenze di pagamento.

Come anticipato, il 31 luglio segna una doppia scadenza fondamentale:

  • la nona rata per chi ha già un piano di definizione agevolata delle cartelle;
  • la prima o unica rata per chi ha aderito alla misura agevolativa o è stato riammesso al beneficio.

È importante ricordare che i pagamenti effettuati entro il 5 agosto 2025 saranno comunque considerati tempestivi, grazie alla tolleranza di cinque giorni.

Ecco il dettaglio delle scadenze:

  • Nona rata (pagamento rateizzato): entro il 31 luglio 2025. Come per le altre scadenze, sarà possibile pagare fino al 5 agosto 2025 (considerando la tolleranza di 5 giorni).
  • Prima o unica rata:
    • 1ª rata (o soluzione unica): 31 luglio 2025 (pagamento possibile fino al 5 agosto 2025).
    • 2ª rata: 30 novembre 2025.
  • rate successive: le scadenze proseguono il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2026 e 2027.

Cosa succede alle procedure di riscossione in corso dopo la domanda?

Uno dei principali vantaggi dell'adesione alla definizione agevolata è il congelamento delle procedure di pignoramento e fermo amministrativo. Secondo quanto stabilito dall'articolo 1, commi da 231 a 252, della Legge n. 197/2022, con la presentazione della domanda e fino al pagamento integrale delle somme dovute, si verificano i seguenti effetti sulle procedure di riscossione:

  • non verranno avviate nuove procedure cautelari o esecutive;
  • le procedure già in corso verranno sospese, a meno che la vendita all'asta (incanto) non si sia già conclusa positivamente;
  • fermi amministrativi e ipoteche già iscritti restano validi;
  • il contribuente non sarà considerato inadempiente ai fini del rilascio del DURC o per i rimborsi della Pubblica Amministrazione.

Chi è interessato da questa scadenza?

La scadenza del 31 luglio 2025 riguarda due categorie principali di contribuenti:

  • quelli che hanno regolarmente pagato le rate precedenti.
  • quelli riammessi alla Rottamazione quater, che hanno presentato domanda entro il 30 aprile 2025 e devono versare la prima rata delle somme dovute.

Come vengono conteggiati interessi e importi già pagati?

L'AdeR, ai fini della definizione agevolata, calcola gli interessi sulle somme dovute al tasso del 2% annuo, a partire dal 1° novembre 2023 per i contribuenti riammessi al piano agevolativo.

Se il contribuente ha già versato delle rate, tali somme vengono considerate come acconti sul capitale residuo. Tuttavia, questi pagamenti non riducono le sanzioni e gli interessi maturati fino a quel momento. In pratica, i versamenti parziali effettuati vengono scalati esclusivamente dal debito principale, senza azzerare le altre componenti del debito.

Quanto incassa l'Agenzia delle Entrate-Riscossione?

In occasione della prossima scadenza del 31 luglio, con possibilità di pagamento fino al 5 agosto, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione incassa le somme dovute a titolo di capitale residuo del debito originario, maggiorato delle sanzioni e degli interessi maturati fino alla data della riammissione, inclusi gli interessi al 2% annuo dal 1° novembre 2023.

L'incasso effettivo per l'Agenzia corrisponde all'importo ancora da saldare della definizione agevolata (a seguito della riammissione), dopo aver considerato sia i versamenti già effettuati che gli interessi applicati.

Domande frequenti sulla riammissione alla Rottamazione-quater

  • Posso scegliere un numero di rate inferiore rispetto al massimo previsto? Sì. Anche se la legge consente la rateizzazione fino a 10 rate, il contribuente può scegliere liberamente di versare in meno rate o di saldare in un’unica soluzione, indicando la propria scelta nella domanda di riammissione.
  • Cosa succede se non rispetto una delle nuove scadenze di pagamento? Il mancato pagamento, il pagamento parziale o tardivo anche solo di una rata oltre i 5 giorni di tolleranza comporta la decadenza dalla riammissione. In questo caso i versamenti effettuati vengono considerati acconti sul debito residuo e riprendono le normali procedure di riscossione con sanzioni e interessi ordinari.
  • Chi aveva già pagato alcune rate prima della decadenza deve pagarle di nuovo? No. Le somme già versate restano acquisite e vengono conteggiate come pagamenti validi nel nuovo piano di riammissione. Tuttavia, eventuali versamenti effettuati dopo la decadenza sono considerati acconti e non riducono sanzioni e interessi maturati.

 

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