28 Jul, 2025 - 12:15

Volley, la denuncia di Asia Coliandro: “Perugia mi hanno esclusa perché aspetto un figlio”

Volley, la denuncia di Asia Coliandro: “Perugia mi hanno esclusa perché aspetto un figlio”

Arriva una denuncia nel mondo del volley italiano: Asia Coliandro, ex pallavolista di Perugia, ha dichiarato di essere stata esclusa dalla squadra dopo aver annunciato di essere incinta. La centrale, classe ’96, appena scoperta la gravidanza lo avrebbe comunicato alla società, che le avrebbe chiesto di rescindere il contratto e di lasciare la squadra.

Asia Colinadro, prossima al parto, è rimasta fortemente delusa da questo comportando e dal mondo della pallavolo affermando di non voler più avere nulla a che fare con esso.

La pallavolista afferma che aveva proposto anche una mediazione e accusa Perugia di violenza psicologica e che la società aveva l’unica volontà di sbarazzarsi di lei. Per ora non è ancora arrivato un comunicato di risposta da parte di Perugia.

Chi è Asia Coliandro? Età e origini

Asia Coliandro è una pallavolista italiana nata a Busto Arsizio, in Provincia di Milano, nel 1996. Una carriera fino ad oggi tra Serie A1 e A2, gioca come centrale, ha iniziato la sua carriera da professionista alla InVolley Crespellano, con cui ha militato per due stagioni (nel 2011/12 e nel 2012/13). Passa poi Volley Doc Asti dove resta per due anni per poi trasferirsi al Volley Pavia.

Milita poi dal 2015 al 2019 con la Lardini Filottrano e poi al Cutrofiano. Nel 2020 si trasferisce alla Volley Roma dove resta per un biennio. Passa poi al Talmassons, società della Provincia di Udine e poi al Sant’Elia, prima di approdare nel 2023 a Perugia.

Vita privata di Asia Coliandro

Di Asia Coliandro, molto riservata nella vita privata, non si conoscono molte informazioni sulla sua vita privata, nonostante sui social sia molto attiva. Il suo compagno e papà del futuro figlio è Luca Cipolletta.

Perché Asia Coliandro è stata licenziata da Perugia?

Nel giorno successivo in cui l’Italia del volley festeggia la vittoria delle Volleyball Nations League, arriva una forte denuncia da parte di Asia Coliandro, giocatrice di Perugia.

La denuncia arriva direttamente da Paola Buongiorno, procuratrice della pallavolista. La Coliandro, nel corso di un’intervista rilasciata a “La Stampa”, ha spiegato il perché è stata fatto fuori da Perugia non appena ha comunicato alla società di essere incinta: 

Mancavano sette settimane alla fine del campionato e io pensavo di restare. Subito, la società mi dice di lasciare la casa e di restituire anche le mensilità di affitto già pagate”.

Asia Coliandro, nel corso dell’intervista afferma anche di aver cercato una mediazione con la proposta di ricoprire un incarico amministrativo ma Perugia non ha accettato nessuna di queste possibilità, dato che la società aveva già deciso che lei doveva essere fuori rosa:

“Tra la loro offerta e il dovuto fino a scadenza contratto ballano 12 mila euro, una cifra stupida: ma io ho subito una violenza psicologica. Ho proposto di aiutarli a gestire i social o di darmi un lavoro d’ufficio per i mesi che mancavano, purtroppo il loro unico intento era sbarazzarsi di me. Ho persino ipotizzato di congelare il contratto, fino al rientro, alle stesse condizioni. Siamo co.co.co, non professioniste. Qualcosa è stato modificato ma dovrebbero esserci più tutele. Se continuiamo ad accettare compromessi, non sarò l'ultima. È ora di dire basta”.

Il futuro di Asia Coliandro

La ormai ex pallavolista di Perugia, dopo una carriera tra A1 e A2, e a soli 29 anni quindi ancora con alcuni anni di carriera davanti a sé, come si legge nell’intervista rilasciata a “La Stampa”, sembra che abbia anche perso il piacere di giocare a pallavolo e che quando avrà finito la maternità non vuole più avere nulla a che fare con questo mondo.

“Una grande storia d'amore finita con una inconcepibile violenza psicologica di cui non capisco proprio il motivo. Mi impongono di chiedere la maternità, ma quella scatta a due mesi dalla data del parto. Non ragionano, vogliono solo tagliarmi. Io in carriera ho avuto degli infortuni: mentre sei ferma ti pagano, se sei incinta sei da allontanare. Mi hanno dato dell'ingrata, mi hanno minacciata. Piuttosto che tornare a giocare faccio il muratore, con tutto il rispetto, non sarei ovviamente in grado, però lo sport che amavo ora mi disgusta. Non ne voglio più sapere di quel mondo”.

LEGGI ANCHE