Il 23 luglio 2025, l'INPS ha pubblicato l'aggiornamento dell'Osservatorio sui flussi di pensionamento, fornendo un quadro dettagliato sulle pensioni erogate nel 2024 e nel primo semestre del 2025. Questo monitoraggio include le diverse tipologie di trattamento pensionistico: dalle pensioni di vecchiaia e anticipate, a quelle di invalidità, ai superstiti e agli assegni sociali.
I dati, aggiornati al 2 luglio 2025, sono fondamentali per comprendere chi accede alla pensione, con quali importi e in quali modalità, evidenziando le principali tendenze del sistema previdenziale italiano. Ma cosa emerge da questa analisi approfondita?
L'INPS ha analizzato i dati relativi alla liquidazione delle pensioni nel primo semestre del 2025. In particolare, si evidenzia che le pensioni femminili sono diminuite del 6% rispetto a quelle dei colleghi maschi. Le pensioni erogate al Nord restano stabili al 51%, mentre si registra una riduzione del 2% per le pensioni di invalidità rispetto a quelle di vecchiaia.
Nel confronto con il medesimo periodo dell'anno precedente, emerge che nel 2024 l’importo medio mensile delle pensioni era pari a 1.223 euro, mentre nel primo semestre del 2025 si è attestato a 1.215 euro, confermando la sostanziale stabilità degli assegni.
Nei primi sei mesi del 2025 sono state liquidate 397.691 prestazioni pensionistiche, distribuite tra le diverse gestioni: dipendenti privati e pubblici, lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoli), parasubordinati, fondi speciali e assegni sociali.
Nel 2025, il diritto alla pensione può essere maturato attraverso diversi canali, ognuno con requisiti specifici. L'INPS ha recentemente chiarito le differenze tra i principali percorsi di accesso al trattamento previdenziale, distinguendo tra misure ordinarie e uscite anticipate agevolate.
Il punto centrale del sistema pensionistico resta il doppio binario tra la pensione di vecchiaia, legata all'età anagrafica e al montante contributivo, e la pensione anticipata, basata esclusivamente sull'anzianità contributiva.
Secondo quanto spiegato dall'INPS, i requisiti ordinari per accedere al pensionamento nel 2025 sono:
Oltre alle forme di pensionamento ordinarie, il legislatore ha introdotto diverse misure agevolate, che permettono il pensionamento con requisiti agevolati, a condizione che il lavoratore rientri in categorie tutelate o abbia maturato determinate soglie anagrafiche e contributive. Le principali misure di pensionamento anticipate sono:
Tornando ai punti di variazione, per le pensioni anticipate rispetto alla pensione di vecchiaia sono state registrate delle tendenze come dimostrato dall'Osservatorio INPS. La liquidazione delle pensioni anticipate flessibili non supera il 17% rispetto ai trattamenti ordinari (pensioni di vecchiaia o anticipata ordinaria).
Un processo evolutivo rivela che, nonostante le diverse opzioni di uscita anticipata, il numero di nuovi pensionati che accedono alla pensione tramite pensione di vecchiaia o pensione anticipata ordinaria è in aumento. Dal punto di vista previdenziale, questa tendenza a preferire le pensioni ordinarie rispetto alla pensione anticipata flessibile è attribuibile a una serie di fattori. Tra questi, spicca il riconoscimento di benefici economici per coloro che rimangono al lavoro più a lungo o l'introduzione di condizioni più stringenti per le uscite flessibili, che di fatto trasferiscono il principio dell'anticipo alle forme pensionistiche ordinarie.