Si avvicina il 30 settembre, termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi Modello 730/2025. Dopo aver analizzato la guida “La dichiarazione precompilata 2025”, le modalità di invio, i dati essenziali e le nuove regole del 2025, molti contribuenti, in particolare i disoccupati che hanno già trasmesso il loro Modello 730/2025 a partire dal 15 maggio, attendono ora il rimborso IRPEF.
La procedura di rimborso IRPEF derivante dalla dichiarazione dei redditi (Modello 730) è disciplinata dal D.Lgs. n. 241/1997 e dal D.P.R. n. 322/1998. Queste normative stabiliscono le modalità di presentazione della dichiarazione e l'erogazione del conguaglio, sia a credito che a debito, tramite il sostituto d’imposta. La normativa chiarisce inoltre che l'INPS assume un ruolo fondamentale come sostituto d'imposta per i disoccupati percettori di prestazioni quali la NASpI.
In particolare, la Circolare AE 4/E/2018 dell'Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori dettagli sulla gestione del rimborso, sia in presenza che in assenza di un sostituto d'imposta.
È importante sapere che, nell'ambito di controlli preventivi, i tempi di erogazione del rimborso potrebbero differire. Questa possibilità è prevista dall'articolo 5, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 175/2014, il quale garantisce che l’erogazione del rimborso avvenga entro il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione o alla data della sua trasmissione, se successiva.
Ma come funziona, nel dettaglio, il rimborso del 730 per i percettori della NASpI o altre indennità di disoccupazione?
Per chi percepisce l'indennità di disoccupazione e ha indicato l'INPS come sostituto d’imposta, il rimborso IRPEF (o il debito) viene liquidato direttamente nel cedolino della prestazione nel periodo compreso tra agosto e settembre 2025.
Invece, l’erogazione del rimborso segue una tempistica diversa per coloro che non hanno indicato un sostituto d’imposta. In questi casi, il termine per la liquidazione dell’importo dovuto da parte dell’Agenzia delle Entrate si sposta fino a marzo dell’anno successivo, ovvero 2026.
È opportuno notare che, anticipando il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi Modello 730 precompilata 2025, il rimborso IRPEF potrebbe arrivare prima del previsto per alcuni contribuenti.
Nel panorama fiscale, poche cose sono certe quanto la liquidazione del rimborso IRPEF per i contribuenti disoccupati che indicano l’INPS come sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi. Come riportato da informazionefiscale.it, per ricevere il rimborso del 730 tra agosto e settembre è necessario soddisfare diversi criteri, tra cui:
Le regole normative prevedono che, per i contribuenti che non hanno un sostituto d’imposta (ad esempio, perché non percepiscono più NASpI o altri redditi da lavoro dipendente/assimilati), la liquidazione del rimborso avvenga con accredito diretto sul conto corrente indicato dal contribuente direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
In alternativa, si può ricevere un assegno vidimato a proprio nome, che può essere versato sul conto o incassato in contanti presso qualsiasi ufficio postale, se entro il termine di validità.
La normativa dispone tempistiche diverse per questi rimborsi, con erogazioni che possono partire da dicembre e arrivare anche tra gennaio e marzo (od oltre, se l’importo è elevato).
L’Agenzia delle Entrate ricorda che la liquidazione del rimborso prevede tempi più lunghi in alcune circostanze specifiche, tra cui:
L'applicazione delle regole normative, come spiega l’Agenzia delle Entrate, prevede procedure e tempistiche di liquidazione diverse per il rimborso delle imposte dal Modello 730. Più precisamente, nell'ambito delle date di erogazione dell’importo a credito, molto dipende dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Presentazione entro il 31 maggio: I dati sono stati trasmessi all'INPS o all'Agenzia delle Entrate già a metà giugno. Come anticipato, la liquidazione del rimborso da parte dell'INPS dovrebbe arrivare ad agosto. L’elaborazione del rimborso direttamente dall'Agenzia delle Entrate prevede una tempistica più lunga, quale:.