29 Jul, 2025 - 20:40

730/2025 e rimborso IRPEF per disoccupati: chi lo riceve, quando e come

730/2025 e rimborso IRPEF per disoccupati: chi lo riceve, quando e come

Si avvicina il 30 settembre, termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi Modello 730/2025. Dopo aver analizzato la guida “La dichiarazione precompilata 2025”, le modalità di invio, i dati essenziali e le nuove regole del 2025, molti contribuenti, in particolare i disoccupati che hanno già trasmesso il loro Modello 730/2025 a partire dal 15 maggio, attendono ora il rimborso IRPEF.

La procedura di rimborso IRPEF derivante dalla dichiarazione dei redditi (Modello 730) è disciplinata dal D.Lgs. n. 241/1997 e dal D.P.R. n. 322/1998. Queste normative stabiliscono le modalità di presentazione della dichiarazione e l'erogazione del conguaglio, sia a credito che a debito, tramite il sostituto d’imposta. La normativa chiarisce inoltre che l'INPS assume un ruolo fondamentale come sostituto d'imposta per i disoccupati percettori di prestazioni quali la NASpI.

In particolare, la Circolare AE 4/E/2018 dell'Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori dettagli sulla gestione del rimborso, sia in presenza che in assenza di un sostituto d'imposta.

È importante sapere che, nell'ambito di controlli preventivi, i tempi di erogazione del rimborso potrebbero differire. Questa possibilità è prevista dall'articolo 5, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 175/2014, il quale garantisce che l’erogazione del rimborso avvenga entro il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione o alla data della sua trasmissione, se successiva.

Ma come funziona, nel dettaglio, il rimborso del 730 per i percettori della NASpI o altre indennità di disoccupazione?

Se sei disoccupato e hai inviato il 730/2025, ecco quando ricevi il rimborso IRPEF

Per chi percepisce l'indennità di disoccupazione e ha indicato l'INPS come sostituto d’imposta, il rimborso IRPEF (o il debito) viene liquidato direttamente nel cedolino della prestazione nel periodo compreso tra agosto e settembre 2025.

Invece, l’erogazione del rimborso segue una tempistica diversa per coloro che non hanno indicato un sostituto d’imposta. In questi casi, il termine per la liquidazione dell’importo dovuto da parte dell’Agenzia delle Entrate si sposta fino a marzo dell’anno successivo, ovvero 2026.

È opportuno notare che, anticipando il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi Modello 730 precompilata 2025, il rimborso IRPEF potrebbe arrivare prima del previsto per alcuni contribuenti.

Quando i disoccupati ricevono il rimborso se indicano l’INPS come sostituto?

Nel panorama fiscale, poche cose sono certe quanto la liquidazione del rimborso IRPEF per i contribuenti disoccupati che indicano l’INPS come sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi. Come riportato da informazionefiscale.it, per ricevere il rimborso del 730 tra agosto e settembre è necessario soddisfare diversi criteri, tra cui:

  • il contribuente (disoccupato) deve risultare percettore dell’indennità di disoccupazione NASpI dopo il 1° aprile dell’anno di presentazione del 730;
  • l'INPS riceve i dati dall’Agenzia delle Entrate e li elabora nei mesi successivi (generalmente entro settembre);
  • il rimborso viene accreditato direttamente nel cedolino della NASpI.

Cosa cambia se non si indica l’INPS come sostituto?

Le regole normative prevedono che, per i contribuenti che non hanno un sostituto d’imposta (ad esempio, perché non percepiscono più NASpI o altri redditi da lavoro dipendente/assimilati), la liquidazione del rimborso avvenga con accredito diretto sul conto corrente indicato dal contribuente direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

In alternativa, si può ricevere un assegno vidimato a proprio nome, che può essere versato sul conto o incassato in contanti presso qualsiasi ufficio postale, se entro il termine di validità.

La normativa dispone tempistiche diverse per questi rimborsi, con erogazioni che possono partire da dicembre e arrivare anche tra gennaio e marzo (od oltre, se l’importo è elevato).

L’Agenzia delle Entrate ricorda che la liquidazione del rimborso prevede tempi più lunghi in alcune circostanze specifiche, tra cui:

  • rimborso IRPEF superiore a 4.000 euro che richiede controlli preventivi;
  • assenza delle coordinate bancarie IBAN nel sistema del contribuente;

Quali sono le tempistiche legate alla data di presentazione del 730?

L'applicazione delle regole normative, come spiega l’Agenzia delle Entrate, prevede procedure e tempistiche di liquidazione diverse per il rimborso delle imposte dal Modello 730. Più precisamente, nell'ambito delle date di erogazione dell’importo a credito, molto dipende dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Presentazione entro il 31 maggio: I dati sono stati trasmessi all'INPS o all'Agenzia delle Entrate già a metà giugno. Come anticipato, la liquidazione del rimborso da parte dell'INPS dovrebbe arrivare ad agosto. L’elaborazione del rimborso direttamente dall'Agenzia delle Entrate prevede una tempistica più lunga, quale:.

  • presentazione tra il 1° e il 20 giugno: la trasmissione dei dati è avvenuta a fine giugno; il rimborso dovrebbe arrivare tra fine agosto e settembre;
  • trasmissione della dichiarazione dei redditi tra il 21 giugno e il 15 luglio: i dati verranno trasferiti a metà luglio e l'INPS liquiderà il rimborso spettante a settembre;
  • presentazione del 730/2025 tra il 16 luglio e la scadenza del 30 settembre: i dati verranno trasmessi tra agosto e ottobre, e i rimborsi non saranno liquidati prima di ottobre;
  • per chi aspetta l'ultimo giorno per la presentazione del 730, il rimborso arriverà molto probabilmente a gennaio 2026.

Domande frequenti sul rimborso IRPEF (FAQ)

  1. Ho presentato il 730 precompilato direttamente, i tempi di rimborso cambiano? Sì, la presentazione del Modello 730 precompilato direttamente online all'Agenzia delle Entrate può accelerare i tempi di trasmissione dei dati. Tuttavia, la data effettiva del rimborso dipenderà comunque dalla presenza o meno di un sostituto d'imposta e dall'eventuale applicazione di controlli preventivi, come dettagliato nell'articolo.
  2. Se il mio rimborso è molto piccolo, è soggetto comunque ai tempi lunghi dei controlli preventivi? Generalmente, i controlli preventivi che possono rallentare l'erogazione del rimborso fino a sei mesi si applicano prevalentemente a rimborsi IRPEF di importo superiore a 4.000 euro, in particolare se non è stato apposto il visto di conformità o se emergono elementi di anomalia. Per importi modesti, è meno probabile che si verifichino tali ritardi, salvo specifiche anomalie.
  3. Cosa devo fare se l'INPS (o l'Agenzia delle Entrate) non eroga il rimborso entro le tempistiche previste?  Se il rimborso non viene erogato entro le tempistiche indicate (agosto/settembre per chi ha l'INPS come sostituto, o dicembre/marzo per chi non lo ha), il primo passo è verificare lo stato della propria dichiarazione e del rimborso tramite il cassetto fiscale sul sito dell'Agenzia delle Entrate o contattando il CAF/professionista che ha assistito nella compilazione. In caso di persistenza del ritardo e assenza di giustificazioni, si può procedere con un sollecito formale agli enti competenti.

 

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