30 Jul, 2025 - 10:45

La Russia mette all'indice Mattarella e altri due politici italiani: ecco chi sono e chi dice che bisogna ucciderli

La Russia mette all'indice Mattarella e altri due politici italiani: ecco chi sono e chi dice che bisogna ucciderli

Non è certo la prima minaccia che arriva da Mosca al nostro Paese e contro i rappresentanti delle nostre istituzioni. Sta di fatto che comunque fa impressione notare come la portavoce del Cremlino Maria Zakharova, su Telegram, abbia scritto che è necessario "uccidere" i russofobi, intesi non come persone che hanno paura o odiano i russi in quanto tali, bensì come persone che si oppongono politicamente (e pacificamente) al regime criminale di Putin.

La notizia che oggi dà Repubblica, infatti, informa che sul sito web del ministero degli Esteri russo è apparsa una nuova sezione, "Esempi di manifestazioni di russofobia", contenente un elenco di personalità, tra cui il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il nostro vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il nostro ministro della Difesa Guido Crosetto, che sono accusati di "incitare all'odio" contro i russi. E per questo, per la portavoce, vanno eliminati.

Insomma: la propaganda di Mosca ha fatto un altro salto di qualità. Più preoccupante che mai.

La Russia contro l'Italia: mette nel mirino il Presidente Mattarella e i ministri Tajani e Crosetto

Maria Zakharova, la portavoce del Cremlino, ha proposto di istituire una giornata internazionale contro la russofobia "suggerendo - ha scritto l'inviata di Repubblica a Mosca Rosalba Castelletti - che in questa lotta venga usata la parola ukokoshit, che vuole dire "mandare all'altro mondo", ossia "uccidere""

In realtà, sono due gli elenchi di personalità che Mosca ha messo letteralmente nel mirino. Il primo riguarda "i rappresentanti del regime di Kiev". Il secondo "i funzionari e i rappresentanti delle élite occidentali".

Perché Sergio Mattarella è nell'elenco dei nemici di Mosca

Ma perché il regime di Putin ha inserito il nome del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'elenco dei politici da eliminare? Al Cremlino, non hanno dimenticato la lectio magistralis che il nostro Capo dello Stato diede all'Università di Marsiglia a febbraio scorso, quando paragonò l'invasione russa in Ucraina a quella del Terzo Reich nazista. Facendo riferimento ai fatti che precedettero la Seconda Guerra Mondiale, Mattarella disse:

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Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi; fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura

Zakharova già in quell'occasione rispose che si trattava di una vera e propria "blasfemia". 

Ma non è solo per il discorso di Marsiglia che i putiniani ora giurano vendetta. Hanno segnato in rosso anche quello che il Presidente pronunciò il 18 maggio, in occasione dell'ottantesimo anniversario della battaglia di Montecassino: 

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La tragedia inumana del popolo ucraino riconduce alla memoria le devastazioni che colpirono i Paesi europei e ci richiamano a un rinnovato impegno nella difesa della pace, della libertà, dello stato di diritto contro le dittature

Perché Antonio Tajani e Guido Crosetto sono nella black list di Mosca

Sta di fatto che, con Mattarella, nella lista nera di Mosca ci sono anche il vicepremier Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Per essere considerati nemici di Mosca, al regime di Putin, sono bastati gli estratti di due interviste che hanno dato al Messaggero.

Nel primo, Tajani auspicava di vedere le bandiere ucraine alla manifestazione del 25 aprile a Roma, quando l'Italia festeggia la sua liberazione dal nazifascismo.

Nel secondo, Crosetto prendeva in esame la volontà di Putin di prendersi tutta l'Ucraina.

Tanto è bastato per il regime per metterli nel mirino con l'accusa di "russofobia".

La solidarietà (limitata) di Matteo Renzi

Questa mattina, davanti alla notizia che il regime di Putin ha messo Mattarella, Tajani e Crosetto nell'elenco dei politici "russofobi" che Zakharova invita ad eliminare fisicamente, uno dei primi a dare solidarietà è stato Matteo Renzi. Peccato che l'abbia fatto, evidentemente accecato dal ruolo che si è ritagliato di oppositore numero uno del governo Meloni, solo per il primo:

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Nuovo attacco dalla Russia nei confronti del nostro Presidente della Repubblica. Sono orgoglioso e grato che Sergio Mattarella sia il rappresentante del Paese, la guida delle forze armate, il garante dell’unità nazionale. Tutti con Te, Presidente

Il vicepremier e il ministro della Difesa della Repubblica italiana, invece, davanti alle stesse minacce, non meritano alcuna manifestazione di vicinanza?

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