30 Jul, 2025 - 11:51

Senza Voce su Prime Video: perché questo film intenso merita di essere visto

Senza Voce su Prime Video: perché questo film intenso merita di essere visto

Su Prime Video non puoi perderti “Senza Voce”, un film che si insinua con discrezione ma lascia un segno profondo.

Un dramma umano, intimo e coinvolgente che racconta il dolore, l’isolamento e il bisogno di essere ascoltati. Diretto con una sensibilità rara, “Senza Voce” è il tipo di pellicola che ti accompagna anche dopo i titoli di coda. 

Perché Senza Voce merita di essere visto, un thriller cupo e intrigante

Ami i thriller cupi, ambientati in foreste claustrofobiche e cittadine isolate? E allora Senza Voce, disponibile su Amazon Prime Video, è il film che fa per te.

È un film che dispone tutti i pezzi giusti sulla scacchiera del mystery: un protagonista tormentato, una sceriffa sotto pressione, un killer enigmatico.

Al centro della storia c'è Rayburn Swanson, interpretato da un Nikolaj Coster-Waldau. Rayburn è un uomo spezzato dal dolore, un ex cacciatore che ha riposto il fucile dopo la scomparsa di sua figlia cinque anni prima.

Ora gestisce una riserva naturale intitolata a lei, un santuario che è anche la sua prigione emotiva, con l'alcol come unico amico. La sua fragile routine viene sconvolta quando nella zona iniziano a comparire i cadaveri di giovani donne, tutte con delle strane cicatrici sulla gola.

A indagare è la sceriffa Alice Gustafson (Annabelle Wallis), una donna tornata nella sua città natale, ma accolta con freddezza dagli abitanti e con un fratello problematico (Hero Fiennes Tiffin) che complica ulteriormente le cose.

Mentre la sceriffa si muove con la prevedibilità di un manuale del genere, Rayburn vede nelle vittime l'eco della propria tragedia. Quando le telecamere della sua riserva riprendono una figura spettrale, avvolta in una tuta mimetica e armata di lance primitive, la sua caccia personale ha inizio.

La scoperta del primo cadavere innesca il coinvolgimento sia della polizia tribale che di quella non tribale della zona, quest'ultima guidata dallo sceriffo Alice Gustafson.

Disperata nel tentativo di trovare l'assassino, Alice scopre invece che il suo caso è complicato dal fratello minore, tormentato e tenebroso. Interpretato da Hero Fiennes Tiffin, famoso per il dramma per ragazzi After We Collided , Brooks diventa il principale sospettato del caso dopo essere stato identificato sulla scena del crimine. 

Il killer, inoltre, uccide le sue vittime in modo primitivo, lasciandole, appunto, senza voce. Con un antico lancia-lance chiamato atlatl, infatti, taglia loro la gola. 

Guarda il trailer grazie al canale Screen Bites:

Cosa ne pensa la critica?

Da un lato, quasi unanime è stato il plauso per le intense interpretazioni dei protagonisti, Nikolaj Coster-Waldau e Annabelle Wallis, capaci di dare credibilità a personaggi tormentati.

Molti hanno lodato anche l'atmosfera "invernale e boscosa" del film, esaltata dalla fotografia di prim'ordine di Manuel Dacosse. Per alcuni critici il risultato è un thriller solido, paragonabile a "un discreto episodio di The Killing", che funziona proprio grazie ai suoi personaggi perfettamente imperfetti.

Eppure, non tutti si sono lasciati convincere. Secondo voci più critiche come quella di Rolling Stone, la sceneggiatura non riesce a donare un profondo spessore ai suoi personaggi, accontentandosi di generare una blanda "tensione da gatto e topo".

Altri, come Screen Rant, pur riconoscendone il valido intrattenimento, hanno affermato che i colpi di scena della trama appaiano spesso prevedibili.

Il verdetto finale della critica è un compromesso, insomma. The Silencing è un film che vale la pena guardare per la bravura del suo cast e per le sue atmosfere ben costruite, ma che avrebbe potuto fare molto di più.

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