Se lo chiamano CamaleConte un motivo ci sarà. Oggi, dicendo che "non ci sono ragioni allo stato, per quel che oggi sappiamo, per chiedere un passo indietro a Ricci", Giuseppe Conte, un po' Mario Brega un po' Arturo Testa, ha sì confermato di stare con il centrosinistra nelle Marche. Ma si è lasciato anche una porta non aperta, ma spalancata per andare altrove sugli altri fronti delle prossime regionali.
L'altra frase da segnare in rosso della conferenza stampa di oggi del leader del Movimento Cinque Stelle, infatti, è stata questa:
Che significa? Beh, che il Pd o fila come vuole lui oppure il Movimento si sentirà libero di correre da solo in occasione delle prossime partite elettorali: fatta salva la regione Marche; valutata marginale la Val d'Aosta; dato per perso il Veneto; in Toscana, dove la base pentastellata, dopo cinque anni di opposizione, non vuole fare da portatrice di sangue al dem Eugenio Giani; in Puglia, dove già cinque anni fa il Movimento ha corso da solo; ma non in Campania, dove invece la situazione è capovolta: a Napoli e dintorni è il Movimento che vorrebbe che tutto il centrosinistra, da Renzi ai centri sociali di De Magistris passando per Vincenzo De Luca, portasse unito e devoto in processione il suo Roberto Fico sulla poltrona della presidenza della Regione.
Bella la vita così, eh?
Diciamo la verità, oggi Giuseppe Conte ha ricordato quella iconica scena di "Bianco, rosso e Verdone" con Mario Brega nei panni di un camionista provvidenziale in quanto capace anche di fare un'iniezione senza far sentire alcun dolore:
E Conte? L'avete ascoltato? Non ha volteggiato con il suo forbito eloquio di "Avvocato del popolo", anzi, per l'occasione, di giudice supremo di Matteo Ricci, come una piuma?
Roba da mandarlo a memoria:
E insomma: un po' leader politico, un po' "Avvocato del popolo", un po' giudice, un po' censore, un po' prete che al confessionale ti assolve con qualche Pater noster e Ave Maria: Giuseppe Conte fa tutte le parti in commedia. E oggi ha giocato a fare un po' anche il garantista:
E ora tenetevi forte perché l'ha detto veramente:
Dalle parti di Campo Marzio, quartier generale del Movimento Cinque Stelle, la storia ha voluto una data: 31 luglio 2025. Ma intanto, per fare un esempio, il Movimento continua a chiedere le dimissioni di Beppe Sala a Milano sebbene anche lui sia stato raggiunto solo da un avviso di garanzia...
E comunque, regione che vai, Cinque Stelle che trovi: il Movimento è mobile, qual piuma al vento.
Nelle Marche si posa accanto al Pd. E nelle altre regioni? In Toscana, dove i gruppi territoriali sono contro Giani cui hanno fatto opposizione per cinque anni, Conte la mette così
Quali condizioni? Quelle del vento, evidentemente.
E in Puglia, dove il Movimento Cinque Stelle cinque anni fa si presentò alle elezioni da solo contro Emiliano, poi è entrato nella giunta con Emiliano e poi è uscito dalla giunta contro Emiliano?
Le ultime lo danno che amoreggia di nuovo con il Pd (di Emiliano) e la sinistra di Avs. Bolle in pentola un "Patto per la Puglia 2030": così lo stanno chiamando. E qui ci vorrebbe l'emoticon che fa l'occhiolino.
Ma in fondo: nulla di nuovo sotto al sole. A Sanremo, nel 1959, Arturo Testa si presentò con "Io sono il vento", un testo che descrive alla perfezione il Giuseppe Conte del 2025:
"Rinnovato" significa in discontinuità con quanto fatto da De Luca (e osteggiato dal Movimento fino a oggi oltre che, in un ipotetico futuro, se si fosse ricandidato)? Manco per sogno:
ha detto Conte. Ma che con il Pd, sostanzialmente, sia un matrimonio d'amore impossibile, basterebbe fargli una domanda: con il termovalorizzatore di Acerra che ha salvato Napoli e la Campania dall'emergenza rifiuti come la mette? Fico, un bel giorno che si sentiva già candidato del centrosinistra, ha detto che vorrebbe chiuderlo. Il Pd di De Luca era (ed è) per potenziarlo.
Chissà CamaleConte cosa si inventerà se e quando il matrimonio con il Pd campano, anche solo d'interesse, diventerà un patto di governo. La sua mano sarà ancora piuma o diventerà "fero"? Oppure si metterà a cantare Arturo Testa?