31 Jul, 2025 - 18:30

"9 settimane e ½", come finisce e dove è stato girato? Significato del finale

"9 settimane e ½", come finisce e dove è stato girato? Significato del finale

9 settimane e ½ (9½ Weeks), film diretto da Adrian Lyne e uscito nel 1986, è ancora oggi una delle pellicole più controverse e iconiche del cinema erotico. Con protagonisti Mickey Rourke e Kim Basinger, il film racconta la relazione intensa, tormentata e sensuale tra John Gray, un broker di Wall Street, e Elizabeth McGraw, una giovane gallerista reduce da un divorzio.

Dove è stato girato "9 settimane e ½"?

La pellicola è stata girata interamente a New York City, sfruttando alcune delle sue location più riconoscibili e suggestive per amplificare l’atmosfera ambigua e pulviscolare del racconto. Tra i luoghi più noti in cui sono state effettuate le riprese ci sono:

  • Trinity Church
  • Il mercato delle pulci di Canal Street
  • L’Algonquin Hotel
  • Il Café des Artistes
  • Coney Island
  • Little Italy
  • SoHo
  • I grandi magazzini Bloomingdale’s
  • Chelsea Hotel

Questi luoghi contribuiscono a creare uno sfondo metropolitano in cui la vicenda prende vita, tra i grattacieli affollati e gli ambienti glamour divenuti emblemi del sogno americano e, al tempo stesso, della sua alienazione.

Come finisce "9 settimane e ½"?

Il finale di 9 settimane e ½ è uno dei più celebri della storia del cinema erotico, denso di ambiguità e di struggente malinconia.

Durante le settimane, la relazione tra John ed Elizabeth si trasforma progressivamente da gioco erotico a dinamica tossica e manipolatoria. John, figura misteriosa e dominante, sottopone Elizabeth a una serie di prove psicologiche e sessuali, spingendo la loro storia oltre il limite del piacere e della sottomissione.

Il punto di non ritorno viene raggiunto quando John organizza una scena estrema: introduce un’altra donna durante uno dei loro giochi, portando Elizabeth al limite della sopportazione emotiva e psicologica. Quella notte, la giovane si rende conto di aver smarrito sé stessa e, in preda alla disperazione e all’umiliazione, trova la forza di lasciare John.

La sequenza conclusiva avviene la mattina dopo, quando Elizabeth fa le valigie e decide di tornare alla sua vita. John, disperato, cerca di fermarla e le chiede di restare, ma lei si allontana, perdendosi nella folla della grande città. John la osserva dalla finestra, ripetendo la richiesta “resta” e iniziando a contare fino a 50 nella speranza che lei ritorni. Elizabeth però non si volta e fa perdere le sue tracce tra la gente di New York. Nella conclusione, la relazione si interrompe bruscamente e senza riconciliazione.

Il significato del finale

Il significato del finale di 9 settimane e ½ è oggetto di molteplici interpretazioni, tanto da essere ancora oggi oggetto di riflessioni e dibattiti.

  • La solitudine metropolitana: Elizabeth esce dalla relazione profondamente cambiata, "invecchiata" di nove settimane e mezzo che per lei sembrano un’eternità. Il film suggerisce che l’amore non basta – e probabilmente non poteva bastare tra due anime così distanti e problematiche.
  • Liberazione e consapevolezza: Il rifiuto finale di Elizabeth rappresenta una conquista di autocoscienza e libertà. Dopo essere stata oggetto delle fantasie di John, prende il controllo della propria vita e sceglie di allontanarsi dal rapporto tossico che rischiava di annientare la sua identità.
  • Natura distruttiva della passione: Il film mette in scena la potenza e i rischi della passione, mostrando come l’intimità possa diventare rapidamente ossessione, dipendenza e abuso di potere, fino alla rottura inevitabile.
  • L’impossibilità del vero amore: Nel contesto metropolitano del film, la conclusione sembra suggerire che, pur nella profonda attrazione fisica e psicologica, tra John e Elizabeth non sia mai esistita una vera intimità sentimentale. La relazione era fondata su un’illusione, destinata a consumarsi e dissolversi.
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