01 Aug, 2025 - 11:44

Pensione anticipata Quota 41 senza età: il piano B per chi ha meno di 62 anni (e i non precoci)

Pensione anticipata Quota 41 senza età: il piano B per chi ha meno di 62 anni (e i non precoci)

 La pensione anticipata ordinaria, spesso chiamata "Quota 41" senza requisiti anagrafici, ha rappresentato un cambiamento significativo nel sistema previdenziale italiano. Introdotta dalla Legge Fornero e in vigore dal 1° gennaio 2012, questa misura è disciplinata dall'articolo 24, commi 10 e 11, del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 (convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214). La sua peculiarità è quella di aver svincolato l'accesso al pensionamento dall'età anagrafica, concentrandosi unicamente sull'anzianità contributiva.

Il provvedimento ha introdotto requisiti contributivi specifici, differenziati per genere, offrendo una via d'uscita dal mondo del lavoro a chi ha maturato una solida carriera contributiva. Prima di entrare nei dettagli della misura e nelle novità previste per il 2027, è fondamentale fare chiarezza: spesso la pensione anticipata ordinaria viene confusa con altre opzioni come Quota 103 o la pensione per lavoratori precoci.

Pensione anticipata ordinaria: bastano 41 anni di contributi, senza limiti di età (o quasi)

La Legge Fornero ha previsto che i lavoratori con una lunga carriera possano accedere alla pensione anticipata ordinaria, basata esclusivamente sugli anni di contributi versati.

Attualmente, per usufruire di questa forma di pensionamento ordinario, sono richiesti:

  • 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
  • 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

A partire dal 1° gennaio 2027, è prevista una nuova revisione del requisito contributivo, legata agli adeguamenti alla speranza di vita.

È importante sottolineare che questi contributi possono essere versati presso:

  •  l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO);
  • la Gestione Separata INPS;
  • le forme sostitutive dell’AGO;
  •  le forme esclusive dell’AGO.

I contributi possono essere cumulati tra le diverse gestioni attraverso i meccanismi di totalizzazione o cumulo dei periodi assicurativi, garantendo che nessun contributo venga perso.

Quali contributi valgono per la pensione anticipata ordinaria?

Tutti i contributi obbligatori, volontari e da riscatto (ad esempio, di laurea) sono validi ai fini del perfezionamento del requisito contributivo.

A differenza di altre formule pensionistiche come Quota 103 o la pensione di vecchiaia (che dal 2025 richiederà 67 anni e 3 mesi, salvo adeguamenti), per la pensione anticipata ordinaria non è richiesto alcun requisito anagrafico minimo.

Non confonderla con Quota 103: due strade ben distinte

Il decreto ha introdotto la pensione anticipata flessibile Quota 103 in via sperimentale dal 2024, prorogata fino a oggi (in passato vi erano Quota 100 e Quota 102). A differenza della pensione anticipata ordinaria, Quota 103 non distingue tra uomini e donne, ma presenta altri vincoli.
Fino al 31 dicembre 2025, possono accedere alla pensione anticipata flessibile Quota 103 i lavoratori che hanno maturato 62 anni di età e 41 anni di contributi.

La differenza sostanziale risiede nel requisito anagrafico e nelle altre condizioni previste per l'accesso. Mentre la pensione anticipata ordinaria non presenta limiti sull'età anagrafica né altre condizioni vincolanti, Quota 103 richiede il prerequisito imprescindibile dei 62 anni. Inoltre, l'assegno pensionistico con Quota 103 è calcolato integralmente con il sistema contributivo fino al compimento dei 67 anni e, infine, è previsto un importo soglia pensione di almeno 4 volte il trattamento minimo, circa 2.413,60 euro lordi al mese.

Non è la pensione per lavoratori precoci: attenzione alle distinzioni

L’INPS ha chiarito che la pensione anticipata precoci non deve essere confusa con la pensione anticipata ordinaria. Nel caso dei precoci, oltre ai 41 anni di versamenti contributivi, sono applicabili altri criteri. Il lavoratore deve aver maturato nel montante contributivo almeno 12 mesi di contributi effettivi prima del compimento del 19° anno di età.

Chi Può Accedere alla Pensione Precoci?

Possono presentare la domanda per la pensione con 41 anni di contributi i lavoratori precoci iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria, alle forme sostitutive o esclusive, con un montante contributivo maturato al 31 dicembre 1995.

L'accesso a questa misura è subordinato all'appartenenza a una delle categorie di maggior tutela previste dalla legge, tra cui:

  • disoccupati (con specifiche condizioni);
  • caregiver;
  • invalidi;
  • lavoratori che svolgono mansioni usuranti.

Di quanto aumenteranno i contributi dal 2027?

Come spiegato dall'INPS, i requisiti per l'accesso alla pensione anticipata ordinaria sono validi fino al 31 dicembre 2026. Questo perché la misura è soggetta agli adeguamenti alla speranza di vita, che porteranno a un incremento di almeno tre mesi. Questo spingerà in avanti il requisito contributivo a:

  • 43 anni e 1 mese per gli uomini (42 anni e 10 mesi + 3 mesi);
  • 42 anni e 1 mese per le donne (41 anni e 10 mesi + 3 mesi).

Domande frequenti sulla pensione anticipata ordinaria

  • Posso cumulare contributi da diverse gestioni previdenziali per raggiungere il requisito? Sì, è possibile cumulare i contributi versati presso diverse gestioni (AGO, Gestione Separata INPS, forme sostitutive ed esclusive dell’AGO) attraverso i meccanismi di totalizzazione o cumulo dei periodi assicurativi, per non perdere nessun contributo.
  • Quali tipi di contributi sono validi per la pensione anticipata ordinaria? Tutti i contributi sono validi ai fini del raggiungimento del requisito contributivo, inclusi quelli obbligatori, volontari e da riscatto (ad esempio, il riscatto di laurea).
  • La pensione anticipata ordinaria è uguale alla pensione per lavoratori precoci? No, sono diverse. La pensione per lavoratori precoci richiede, oltre ai 41 anni di contributi, che il lavoratore abbia almeno 12 mesi di contributi effettivi versati prima del compimento del 19° anno di età e appartenga a specifiche categorie di tutela (disoccupati, caregiver, invalidi, lavoratori con mansioni usuranti). La pensione anticipata ordinaria non ha questi requisiti aggiuntivi.
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