01 Aug, 2025 - 20:41

Come è morto Stefano Rosso? La moglie, i figli e la carriera del cantante

Come è morto Stefano Rosso? La moglie, i figli e la carriera del cantante

Stefano Rosso, all’anagrafe Stefano Rossi, nacque a Roma il 7 dicembre 1948 e divenne una delle voci più sincere e originali della scena cantautorale italiana.

La sua fama è indissolubilmente legata a una scrittura autentica: Rosso riusciva a raccontare la quotidianità con ironia e disincanto, oscillando con naturalezza tra la tradizione romana, il folk e il country anglosassone. 

Icona della “Scuola romana dei cantautori”, ha lasciato un’eredità fatta di brani immortali come “Una storia disonesta” e “Letto 26”, capaci ancora oggi di emozionare per la loro freschezza e verità.

Stefano Rosso: malattia e causa della morte

La vita di Stefano Rosso si è tragicamente interrotta il 16 settembre 2008 nella sua città natale, Roma, a 59 anni. La causa della morte fu un tumore, diagnosi che il cantautore tenne privatissima fino quasi all’ultimo.

Rosso affrontò la malattia con il tipico pudore di chi fa della sincerità un segno distintivo anche fuori dalla scena. In alcune interviste e nel suo diario lasciò trasparire lo stato d’animo con cui visse quegli ultimi mesi, definendo la malattia “subdola come un mal di denti”, a ribadire la sua capacità di affrontare anche le prove più dure con disarmante ironia e realismo.

La sua scomparsa sorprese e addolorò profondamente fan, amici e colleghi, segnando la fine di una delle penne più genuine della canzone romana.

Stefano Rosso: moglie e figli

Il lato umano di Stefano Rosso è sempre rimasto in parte nascosto alla luce dei riflettori, segno di una riservatezza coltivata con determinazione.

Nella sua vita ebbe una compagna fondamentale, Antonella Orsaja, che negli ultimi anni fu anche sua produttrice discografica e figura centrale nel quotidiano dell’artista. Il loro legame fu saldo e vissuto lontano dalle cronache rosa, riflettendo una dimensione affettiva intima, quasi pudica.

Dal punto di vista familiare, Stefano Rosso fu il padre di Justin Rosso, conosciuto come Jesto, rapper e musicista apprezzato nel panorama hip hop italiano. Jesto ha riconosciuto pubblicamente l’eredità artistica e umana del padre, mostrando il legame tra le due generazioni nella condivisione della passione musicale e nello spirito libero che li accomuna.

Non risultano in pubblico notizie di altri figli o di un matrimonio ufficiale; la vita affettiva di Rosso si è sviluppata prevalentemente all’ombra dei riflettori, secondo una riservatezza coerente al personaggio.

Origini e carriera

Figlio di una Roma popolare e autentica, Stefano Rosso trascorse la giovinezza nei quartieri più genuini della capitale. Con la chitarra imparata da un amico in un retrobottega, iniziò a esibirsi nelle osterie e nei piccoli locali cittadini, dove sviluppò un approccio musicale spontaneo, fondato sulla voglia di raccontare e condividere storie di vita comune.

Nel 1969, con il fratello Ugo, diede vita al duo “Remo e Romolo” e incise il primo disco con lo pseudonimo “Arca di Noè”. Tuttavia, fu la carriera solista a consacrare definitivamente la sua cifra stilistica.

L’esplosione arrivò negli anni Settanta, quando Rosso pubblicò una serie di album e singoli che si imposero all’attenzione del grande pubblico. “Una storia disonesta” resta il suo più celebre successo: un brano dal tono scanzonato e provocatorio, diventato emblema di una stagione di contestazione e sincerità.

Ma Rosso sapeva anche commuovere con ballate dolci e intimiste come “Letto 26” o “Valentina”, incorniciate da una voce unica e da un caratteristico fingerpicking chitarristico.

Nel corso del tempo, la sua carriera attraversò varie fasi: ci furono momenti di grande popolarità alternati a periodi di minore visibilità, senza mai rinunciare alla coerenza artistica e al rapporto privilegiato con il pubblico romano. Collaborò con altri importanti nomi della scena locale e continuò a esibirsi nei club fino agli ultimi anni, regalando sempre performance sincere e cariche di poesia.

La figura di Stefano Rosso, oggi, è ancora punto di riferimento per chi cerca nella canzone d’autore italiana una voce capace di raccontare con semplicità e profondità la realtà della gente comune. Il suo lascito risplende nel panorama musicale come esempio di autenticità e coraggio, ben oltre la sua prematura scomparsa.

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