Ormai si sa: non solo in amore e in guerra, ma anche in campagna elettorale tutto è lecito. Così, avuto il via libera da Giuseppe Conte, il candidato Governatore del centrosinistra nelle Marche Matteo Ricci, oggi, è finito nel mirino di Libero, il quotidiano diretto da Mario Sechi e notoriamente vicino al centrodestra.
Per il principio dell'uguale e contrario, invece, il candidato Governatore del centrodestra nelle Marche Francesco Acquaroli è stato messo sotto torchio da Domani, il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi e notoriamente vicino al centrosinistra.
E insomma: nelle Marche si vive un'estate al veleno. Da qui al 28 e 29 settembre, quando si apriranno le urne, ne sentiremo delle belle da un lato e dall'altro.
Sta di fatto che la più bella di oggi l'ha raccontata Libero con il suo vicedirettore Pietro Senaldi. Cosa ha contestato al candidato del centrosinistra, a Matteo Ricci? Di aver fatto piangere i bimbi in spiaggia. Proprio così: l'europarlamentare del Partito Democratico che ora sogna di diventare Governatore delle Marche ha deciso di fare campagna elettorale nei fine settimana raggiungendo le varie località di mare della sua regione a bordo di una barca.
E, a dirla tutta, già per questo Libero ha sollevato il primo problema perché la barca, la Pelikan Clean River, è di quelle che servono per raccogliere la plastica in mare ed è finanziata dalla Regione.
Il quotidiano di Sechi non ne fa una questione di legalità. Ma di opportunità.
Ma tant'è. Perché Ricci ha fatto piangere i bambini? Pietro Senaldi ha spiegato che quando sbarca sulle spiagge è solito regalare qualche confezione di patatine ai bambini. Ma che la scorta non è mai abbastanza per soddisfare tutti. Chi ne rimane privato, così, finisce in lacrime.
ha denunciato Senaldi, senza mancare di sottolineare che l'operazione era "per ingraziarsi le mamme votanti" e giurando che è andata così a Civitanova, Porto Recanati e Porto Potenza.
Sull'altro fronte, invece, è stato il quotidiano Domani ad affilare le armi contro il candidato del centrodestra. Il giornalista Nello Trocchia si è concentrato sul caso dell'Atim, un acronimo che sta per Agenzia per il turismo e per l'internazionalizzazione delle Marche e che sta ad indicare una società voluta dal Governatore del centrodestra (ora ricandidato) Francesco Acquaroli. Una società dalle mani bucate, ha ricordato il cronista del giornale di Fittipaldi:
Insomma: per Domani, non ci sono dubbi. L'Atim è "diventata presto un carrozzone di sprechi".
Esempi a supporto della tesi: "600 mila euro per l'ex ct della Nazionale Roberto Mancini; altrettanti alla società Dream per l'acquisizione dei diritti di immagine dell'oro olimpico Gianmarco Tamberi; una lista lunghissima di affidamenti sotto soglia, in un'occasione a società diverse ma con la stessa sede legale".
Ma non è tutto: Domani, riprendendo quanto denunciato dalla consigliera regionale del Pd Micaela Vitri, ha scritto anche che l'Atim sarebbe utilizzata per far uscire i soldi dalla regione alla volta di Roma "con affidamenti diretti giustificati dal fatto che non ci sarebbero stati altri enti, imprese o società interessate a svolgere le prestazioni richieste".
Come dire: in questa storia, non ci sarebbero bambini. Ma lo stesso ci sarebbe da piangere.