L'estate volge al suo punto culminante. Tra qualche giorno, più o meno, sarà Ferragosto ed è forte il desiderio di mantenere una casa fresca e confortevole. Ma come possiamo garantire il benessere in casa senza la preoccupazione del caro bolletta luce? Molti si chiedono: "È possibile alleggerire il peso della bolletta luce, utilizzando per molte ore al giorno condizionatori acquistati con il bonus?".
La buona notizia è che il governo italiano, attraverso l'Agenzia delle Entrate e l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), ha messo a disposizione una serie di incentivi fiscali e contributi economici. Questi strumenti rappresentano una doppia opportunità per molte famiglie, volti sia a incentivare l'acquisto e la sostituzione di condizionatori, sia a ridurre i consumi e alleggerire notevolmente le spese energetiche. Vediamo insieme le caratteristiche principali del bonus condizionatori e del contributo straordinario luce.
Stavolta, senza equivoci di sorta, il "bonus condizionatori" non è un'agevolazione a sé stante, ma piuttosto un insieme di detrazioni fiscali già esistenti all'interno delle quali l'acquisto e l'installazione di un nuovo impianto di climatizzazione possono rientrare. Ciò significa che, in base alle condizioni, è possibile ottenere un diverso risparmio.
Nel pacchetto dei bonus casa rientra anche l'acquisto e l'installazione di un condizionatore nel quadro delle agevolazioni fiscali. Tradotto in breve, in base all'allineamento richiesto, è possibile sbloccare specifici aiuti di Stato.
È possibile detrarre le spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore inverter ad alta efficienza. L'agevolazione fiscale è pari al 50% (o 36% per la seconda casa), calcolata su un tetto di spesa di 46.154 euro, suddivisa in 10 rate annuali.
Solo nel caso in cui l'intervento venga effettuato insieme ai lavori trainanti del Superbonus (due classi energetiche), si può applicare la detrazione al 65%, fino a un massimo di circa 30.000 euro.
È possibile ottenere un beneficio fiscale al 50% delle spese per l'acquisto e l'installazione di un condizionatore (classe energetica almeno A+), a condizione che l'intervento rientri tra le opere di ristrutturazione edilizia.
La detrazione si calcola su un tetto di 96.000 euro per unità immobiliare, recuperabile in 10 anni. Per immobili diversi dalla prima casa la detrazione scende al 36%, mentre dal 2026 le aliquote saranno ulteriormente ridotte (prima casa 36%, seconde case 30%).
È possibile detrarre il 50% delle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (tra cui i condizionatori) nuovi, solo se collegati a interventi di ristrutturazione edilizia intrapresi a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente all'acquisto.
La detrazione si applica su un tetto massimo di 5.000 euro per unità immobiliare, da recuperare in 10 anni. I beni devono appartenere alle specifiche classi energetiche.
Sebbene abbia subito modifiche, è ancora possibile includere la sostituzione dei condizionatori, solo se l'intervento rientra in un progetto complessivo di riqualificazione energetica che porti a un salto di almeno due classi energetiche e sia già avviato entro il 15 ottobre 2024.
Le detrazioni sono riservate alle famiglie in condominio o in edifici composti da fino a 4 unità immobiliari, con un massimale previsto di 30.000 euro per unità e la detrazione deve essere ripartita in 10 anni.
La paura del consumo eccessivo limita non solo l'uso del condizionatore, ma anche l'acquisto e la sostituzione. L'ARERA ricorda che con il decreto-legge n. 19/2025, all'articolo 1, comma 1, è stato istituito il nuovo "bonus luce", più correttamente denominato "contributo straordinario luce". Si tratta di un'agevolazione economica introdotta per sostenere le famiglie italiane nel far fronte all'aumento dei costi dell'energia elettrica, un aiuto aggiuntivo rispetto al bonus sociale elettrico ordinario.
Possono ottenere il contributo luce extra pari a 200 euro le famiglie con un reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) fino a 25.000 euro.
Il contributo straordinario viene abbinato al bonus sociale ordinario per cui si richiede un ISEE fino a 9.530 euro, 15.000 o 20.000 euro (con figli a carico). Esiste anche un bonus specifico per disagio fisico, senza requisiti ISEE, per chi utilizza apparecchiature elettromedicali per supporto vitale.