Il Portogallo segna un momento storico nella tutela della salute femminile. Il Parlamento portoghese ha approvato una legge che riconosce l'endometriosi e l'adenomiosi come patologie croniche, attribuendo loro un impatto rilevante sulla vita quotidiana e lavorativa delle donne. La normativa, che entrerà in vigore nei prossimi mesi, rappresenta un precedente importante in Europa e riaccende il dibattito sulla necessità di politiche più inclusive nei confronti della salute riproduttiva femminile.
La legislazione approvata dal Parlamento di Lisbona introduce il diritto al congedo per dolori mestruali invalidanti e per le patologie ginecologiche croniche, senza necessità di certificato medico per i primi tre giorni di assenza. Per periodi più lunghi, sarà richiesta una certificazione specialistica. "Questa legge rappresenta un cambio di paradigma culturale oltre che legislativo", ha dichiarato la deputata socialista Joana Mortágua, una delle promotrici della normativa, in un'intervista a Público. "Stiamo finalmente riconoscendo che i dolori mestruali non sono 'normali' quando compromettono la qualità della vita delle donne". La normativa stabilisce che le aziende con più di 50 dipendenti dovranno implementare politiche specifiche per supportare le lavoratrici affette da queste patologie, inclusa la possibilità di lavoro flessibile e adattamenti dell'orario lavorativo.
L'endometriosi colpisce circa il 10% delle donne in età fertile a livello mondiale, ma in Portogallo i dati parlano di oltre 200.000 donne affette dalla patologia. La legge ha ricevuto un sostegno trasversale da parte di diversi partiti politici portoghesi. Il Bloco de Esquerda, che ha co-sponsorizzato la proposta, ha sottolineato l'importanza di questa conquista per l'uguaglianza di genere nel mondo del lavoro. Anche il settore privato ha mostrato apertura verso la normativa. La Confederação Empresarial de Portugal ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare nell'implementazione delle nuove regole, riconoscendo l'importanza del benessere dei dipendenti per la produttività aziendale.
Il Portogallo non è il primo paese al mondo ad approvare una legislazione simile - precedenti esistono in Giappone, Corea del Sud e Taiwan - ma è il primo in Europa a riconoscere formalmente l'endometriosi come patologia cronica con diritto al congedo. Nonostante l'accoglienza positiva, la legge presenta alcune sfide pratiche. La principale riguarda la formazione del personale sanitario per riconoscere e diagnosticare correttamente queste patologie, spesso sottovalutate o mal interpretate. Un altro aspetto critico riguarda la prevenzione degli abusi e la tutela delle piccole e medie imprese, che potrebbero trovarsi in difficoltà nella gestione di assenze prolungate.
La legge portoghese sull'endometriosi e i dolori mestruali rappresenta molto più di una semplice normativa sanitaria. Come studentessa di comunicazione e marketing, vedo in questa iniziativa un esempio perfetto di come le politiche pubbliche possano rispondere a bisogni reali e promuovere un cambiamento culturale profondo. Il riconoscimento dell'endometriosi come patologia cronica non solo tutela le donne affette, ma contribuisce a normalizzare il discorso sulla salute femminile, rompendo tabù secolari e promuovendo una maggiore consapevolezza sociale. La sfida ora sarà nell'implementazione pratica della legge e nella sua capacità di ispirare legislazioni simili in altri paesi europei. Il Portogallo ha dimostrato che è possibile trasformare le rivendicazioni dei movimenti femministi in politiche concrete ed efficaci. L'auspicio è che questo esempio virtuoso possa diffondersi rapidamente in Europa, contribuendo a costruire un continente più equo e inclusivo per tutte le donne.
A cura di Federica De Carolis