Si chiamavano Fabio Rosa e Danilo Boz i due ragazzi morti nell'incidente avvenuto nella tarda serata di ieri, 5 agosto 2025, lungo il tratto di galleria che collega Frisanco e Maniago, in provincia di Pordenone. Erano amici, ma anche compagni di squadra e si erano appena diplomati. Con loro, stando alle prime ricostruzioni, viaggiava anche una terza persona, rimasta gravemente ferita.
Fabio e Danilo si conoscevano da una vita. Entrambi originari di Maniago, giocavano nella squadra di calcio locale, il Maniago Vajont, che milita nel campionato di Promozione. Martedì sera avevano preso parte a uno dei primi allenamenti dopo la pausa estiva, a Poffabro, da cui stavano rientrando al momento della tragedia.
Si erano appena diplomati: uno al liceo Torricelli, l'altro all'Isis di Spilimbergo. "Due giovani pieni di sogni e progetti. Due vite spezzate", come scrive qualcuno sui social commentando la notizia della loro morte. Le esatte dinamiche dell'incidente in cui hanno perso la vita sono ancora da ricostruire. Sembra però che i due si trovassero in compagnia di un terzo ragazzo, anche lui 19enne.
Il sinistro è avvenuto poco dopo le 22, mentre i tre amici viaggiavano in direzione di Maniago, nella galleria di circa un chilometro della Val Colvera. Secondo quanto emerso finora, la loro auto, una Renault Twingo guidata da Andrea Zoccoletto, rimasto ferito, avrebbe perso aderenza subito dopo una curva, andando a scontrarsi frontalmente con un'altra vettura, una Volkswagen Tiguan condotta da una donna di 72 anni residente a Zoppola.
L'impatto, violentissimo, non ha risparmiato Rosa e Boz, che sedevano sul lato dei passeggeri. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto - allertati da un automobilista di passaggio - per i due ragazzi, rimasti incastrati tra le lamiere, non c'era già più nulla da fare. Zoccoletto è stato invece trasportato d'urgenza all'ospedale di Udine: ha riportato lesioni serie, ma - come la 72enne - non sarebbe in pericolo di vita.
Le loro testimonianze - insieme ai rilievi eseguiti sul posto dai carabinieri della compagnia di Maniago e del Radiomobile di Spilimbergo dopo la messa in sicurezza dell'area - saranno fondamentali per chiarire anche eventuali responsabilità.
La comunità di Maniago è sconvolta: i giovani, conosciuti e stimati, avevano ancora tutta la vita davanti. "Sono notizie che non vorresti mai leggere", recita il messaggio di un utente sui social, "un abbraccio alle loro famiglie e un grande in bocca al lupo ai feriti". "Una disgrazia", commenta qualcun altro, "mi piange il cuore".
Parole simili a quelle che solo pochi giorni avevano accompagnato la notizia della morte di Pietro Adobati, morto in un incidente in quad in Croazia. Il giovane, di 19 anni - appena diplomato, come Rosa e Boz - stava trascorrendo le vacanze insieme agli amici quando, sull'isola di Pag, è finito fuori strada, venendo travolto da un'auto.
Ora a piangere sono le famiglie di Fabio e Danilo. "Avevano grande entusiasmo - ricorda il direttore sportivo del Maniago Vajont, Giovanni Mussoletto - erano felici di essere in prima squadra". "Siamo tutti distrutti per quello che è accaduto ieri sera", ha aggiunto, annunciando che la società ha momentaneamente interrotto "tutte le attività in programma", in segno di rispetto e di lutto.
"In questo momento di grande sofferenza, ci stringiamo attorno alle famiglie, agli amici, ai compagni di squadra e a tutta la comunità sportiva di cui i giovani facevano parte, esprimendo le nostre più sincere e sentite condoglianze", il messaggio condiviso dai vertici del Fiume Veneto Bannia, altra realtà calcistica del territorio, in queste ore di profondo dolore.