06 Aug, 2025 - 11:02

Chi era Riccardo Pulvini, il 33enne di Noventa trovato morto in casa a Londra: "Forte e carismatico"

Chi era Riccardo Pulvini, il 33enne di Noventa trovato morto in casa a Londra: "Forte e carismatico"

È stato trovato morto nell'appartamento in cui viveva da solo a Londra, la città che da ormai quattordici anni chiamava casa: Riccardo Pulvini aveva 33 anni ed era originario di Noventa, nel Vicentino. Sulle cause del decesso è ancora giallo: per fugare ogni dubbio - anche se sul corpo dell'uomo non sarebbero stati trovati segni di violenza - gli inquirenti hanno disposto l'autopsia, che è già stata eseguita ieri, 5 agosto 2025. Si attendono adesso i risultati, che potrebbero fornire qualche risposta alla famiglia. 

Chi era Riccardo Pulvini, il 33enne trovato morto a Londra

Riccardo si era trasferito in Inghilterra a 19 anni, spinto dal desiderio di costruirsi un futuro in una metropoli - una capitale - aperta, dinamica e piena di opportunità. Diplomato all'istituto alberghiero del suo paese d'origine, aveva iniziato il suo percorso londinese lavorando come cameriere, poi come chef.

Successivamente, aveva deciso di fare esperienza anche nel campo del visual merchandising, venendo assunto da compagnie del calibro di Zara Home e Fenwick. Dopo diversi anni, nel 2019, il salto di qualità, con l'ingresso ad Harrods, dove tuttora curava gli allestimenti delle tre food hall, dell'enoteca e di una ventina di ristoranti. 

Un lavoro che amava profondamente. "Le vetrine sono una storia da raccontare", diceva in un'intervista rilasciata a Tviweb. Dietro ogni esposizione c'erano ricerca e cura per i dettagli. Una passione che aveva fatto del 33enne un professionista riconosciuto e stimato, sia all'estero che in Italia. 

La partecipazione alla campagna contro lo stigma dell'Hiv

Nel 2014 Riccardo aveva scoperto di essere sieropositivo. Da allora, aveva iniziato a battersi contro la stigmatizzazione sociale dell'Hiv. Partecipando anche - insieme a dieci altri testimonial - alla campagna internazionale dal titolo Hiv is: just a part of me (in italiano: l'Hiv è solo una parte di me), promossa dalla società biofarmaceutica Gilead.

Anche in quell'occasione, in un'intervista, aveva parlato della sua storia. "Ho accettato per sensibilizzare i giovani", le sue parole al Giornale di Vicenza, "si può condurre una vita normale anche da sieropositivi, prendendo le medicine e seguendo un'alimentazione equilibrata". 

Venerdì scorso, primo agosto, il suo corpo è stato trovato senza vita all'interno dell'appartamento in cui viveva. La notizia è poi arrivata ai familiari attraverso i carabinieri di Noventa, allertati a loro volta dalla Farnesina. Per risalire alle cause del decesso, al momento ignote, è stata eseguita l'autopsia.

Il ricordo della famiglia e i messaggi di cordoglio della comunità

"Era nato il giorno di San Valentino, era un ragazzo sensibile e tenace. Aveva una gran voglia di vivere", ha dichiarato il padre, Giuseppe Pulvini - proprietario di una ditta attiva nel settore delle demolizioni e capogruppo degli alpini "Masotto" - al Corriere del Veneto. "Stiamo aspettando risposte, il prima possibile speriamo di andare", ha proseguito.

"Era molto forte e carismatico", ha ricordato - sempre al quotidiano veneto - la sorella, Federica, sconvolta dalla notizia della sua morte, che in poche ore ha raggiunto l'intera comunità. "Per noi è stata sconcertante", le parole del sindaco di Noventa, Mattia Veronese.

Il primo cittadino ci ha tenuto anche a far sapere che Riccardo - ormai stabilitosi a Londra - aveva comunque mantenuto un legame con le sue radici. Tanto da prendere parte a diverse missioni solidali in zone colpite da calamità naturali, come Amatrice e Accumoli. 

Un impegno che - come la volontà di sensibilizzazione sull'Hiv - testimonia il suo impegno senso, il suo avere a cuore gli altri. Dopo la sua morte, improvvisa e prematura, restano sgomento e incredulità, dolore e domande.

Fondamentale sarà l'esito dell'esame eseguito sulla sua salma ieri, 5 agosto 2025, che potrebbe anche arrivare a breve. La presenza di segni di violenza evidenti sarebbe già stata esclusa. Si attendono però ulteriori sviluppi. 

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