Per utilizzare le parole dello scrittore Lorenzo Tosa, è "uno che lo sport, i suoi valori profondi e anche la sua forza politica, li conosce bene". Mauro Berruto, l'ex commissario tecnico della nazionale di volley, ora è un deputato del Partito Democratico e si sta battendo affinché la partita di calcio Italia-Israele in programma il 14 ottobre a Udine per le qualificazioni mondiali non sia giocata.
Berruto, infatti, vuole che Israele sia esclusa da tutte le competizioni sportive internazionali, come è accaduto alla Russia all'indomani dell'invasione decisa dal Cremlino in Ucraina.
Il motivo è facilmente immaginabile: secondo il deputato del partito di Elly Schlein, si farebbe capire una volta di più al governo Netanyahu che è isolato, che la sua azione militare a Gaza è condannata dalla comunità internazionale.
Berruto ha spiegato la sua posizione in un intervento che ha tenuto alla Camera dei Deputati tre giorni fa:
Berruto si augura un intervento della Federcalcio:
Il dito, naturalmente, è puntato contro le scelte del governo Netanyahu:
Tanto più, allora, per Berruto, la partita Italia-Israele non s'ha da giocare.
Mauro Berruto è un uomo di sport con un curriculum quantomeno insolito. Nato a Torino nel 1969, è diventato ct della nazionale maschile di pallavolo con la quale ha conquistato la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e per due volte è stato vice-campione d’Europa. Inoltre, ha allenato per sei stagioni la nazionale maschile finlandese e per oltre dieci anni nel campionato di serie A1 in Italia e in Grecia.
Ma il volley non è stato l'unico sport a cui si è dedicato. Infatti, si è appassionato anche al tiro con l'arco. E anche per questa disciplina è riuscito a diventare allenatore della Nazionale.
In più, è anche un appassionato di letteratura: laureato in filosofia con tesi in antropologia culturale, è diventato amministratore delegato della Scuola Holden, una delle scuole di storytelling più prestigiose d'Italia.
Iscritto all'albo dei giornalisti, Berruto è anche uno scrittore. Ha dato alle stampe quattro libri: nel 2007 ha pubblicato "Andiamo a Vera Cruz con quattro acca. Storie di sport e scacchi matti".
Nel 2014, "Independiente Sporting", la storia di una squadra di calcio colombiana composta di soldati e campesinos convinti di essere la peggiore del Sudamerica.
Del 2019, invece, è "Capolavori - allenare, allenarsi, guardare altrove", vincitore del Premio Speciale Coni nella sesta edizione del Premio Letterario Sportivo Memo Geremia.
Nel 2024, infine, "In mezzo scorre il fiume - Sport e Storie a Torino", scritto con Elena Miglietti.
Due anni prima, nel 2022, aveva debuttato come politico, candidandosi e venendo eletto deputato tra le fila del Pd. Partito in cui ha la delega allo sport nella segreteria guidata da Elly Schlein.
Mauro Berruto è sposato con Margherita e ha due figli: Francesco e Beatrice Athina.
Ha avuto esperienze anche come speaker e consulente per numerose aziende in Italia e in Europa nell’ambito della formazione delle risorse umane e ha tenuto lezioni sul team building per le Università di Torino, Bicocca, Bocconi e Mip Politecnico di Milano, Sapienza di Roma, Cattolica di Piacenza.
Tra le sue passioni, non manca quello per il calcio: da torinese doc, tifa Toro.