Vi è mai capitato qualcuno che vi stesse tenendo in bilico con messaggi sporadici, attenzioni a metà, e promesse mai mantenute? È un fenomeno diffuso, noto e a cui è stato attribuito anche un termine: si tratta del breadcrumbing. Un fenomeno relazionale, disfunzionale – o come si usa dire oggi “tossico”, sempre più diffuso nell’epoca del dating online e della comunicazione frammentata.
Il termine breadcrumbing tradotto letteralmente indica il gesto di lasciare le briciole di pane. Se vogliamo figurarcelo visivamente è come se davanti a una bella pagnotta l’altro la mangiasse quasi per intero lasciando a voi solo i rimasugli. È proprio la parola “quasi” che definisce il problema. Se non vi lasciasse nulla, voi probabilmente andreste altrove a cercare da mangiare, ma grazie a quelle briciole invece rimanete lì, invischiati nella relazione. Il termine evoca proprio l’idea di un percorso fatto di piccoli segnali, lasciati non per costruire un legame sincero, ma per confondere, illudere e trattenere.
Il breadcrumbing è un comportamento manipolatorio in cui una persona vi dà “briciole” di attenzione per mantenere il vostro interesse, senza però voler costruire nulla di concreto. Chi fa breadcrumbing manda messaggi ambigui, commenta le vostre storie sui social, vi cerca solo quando vuole attenzioni, ma non prende mai iniziativa per vedervi o approfondire la relazione.
Spesso il breadcrumbing è associato a tratti narcisistici, soprattutto nelle relazioni sentimentali. La persona con tratti narcisistici ha infatti bisogno costante di conferme e approvazione: mantenere più persone emotivamente coinvolte intorno a sé gli garantisce una riserva di attenzioni da cui attingere quando si sente vuoto o in crisi.
In questo contesto, il breadcrumbing diventa uno strumento di controllo: l’altro viene tenuto “sotto scacco” con promesse non mantenute e segnali contraddittori. Chi lo subisce si ritrova a vivere nell’incertezza, oscillando tra speranza e frustrazione.
Non pensiamo che il breadcrumbing si limiti all’ambito amoroso. Può accadere anche da parte di un amico. Si tratta di quelle persone che si fanno vive solo quando hanno necessità, mandano messaggi sporadici solo per curiosità o per sentirsi importanti, ma poi spariscono quando ne avete più bisogno. Anche questo è breadcrumbing.
Il filo rosso che lega tutti i contesti – sentimentali o amicali – è la mancanza di reciprocità e coerenza: l’altro si comporta in modo da tenervi agganciati, ma non si espone mai fino in fondo.
Le conseguenze del breadcrumbing possono essere più gravi di quanto si pensi. A livello emotivo, chi lo subisce può sperimentare sentimenti di ansia proprio per la costante tensione e incertezza di essere o non essere accettati. Proprio per questo motivo è frequente una diminuzione dell’autostima.
Un’altra conseguenza frequente è la dipendenza affettiva che può scaturire da un simile comportamento: si tenderà a fare di tutto pur di non perdere quelle poche briciole, alimentando così sempre di più le aspirazioni narcisistiche del manipolatore. Infine, ma non di minore importanza, è forte il rischio di arrivare a non fidarsi più del prossimo così come spesso accade quando si è vittima di relazioni manipolatorie e ambigue.
Capire come reagire al breadcrumbing è fondamentale per tutelare il proprio benessere. Ecco alcuni consigli pratici:
Il breadcrumbing è una forma subdola di manipolazione emotiva, spesso sottovalutata, che può lasciare ferite profonde. Che si tratti di amore, amicizia o conoscenze online, imparare a riconoscere questi comportamenti e reagire con consapevolezza è il primo passo per proteggersi e costruire relazioni autentiche.
Accettare poco per paura di perdere tutto è il modo più sicuro per perdere se stessi. Pretendiamo il pane intero, non le briciole.
A cura di Simona Ledda