L’INPS sta cambiando la gestione della piattaforma SIISL? L’Ente salta i pagamenti della NASpI o della DIS-COLL in caso di notifica di errore dopo l’aggiornamento del curriculum sulla piattaforma? O in situazioni in cui il Patto di Attivazione Digitale non sia stato convalidato correttamente? Le preoccupazioni sono molte in vista del pagamento delle prestazioni di sostegno al reddito. Di recente, l’INPS ha segnalato malfunzionamenti del sistema e ha chiarito gli effetti di questi intoppi tecnici sulle indennità. Ma chi rischia davvero sanzioni, riduzioni o la perdita dell’indennità? Vediamo cosa ha dichiarato l’Istituto e perché, spesso, un errore non compromette il regolare ciclo dei pagamenti.
Il 22 luglio 2025, l’INPS ha comunicato di aver ricevuto segnalazioni relative ad alcune funzionalità della piattaforma SIISL, fornendo indicazioni sull’erogazione delle indennità di disoccupazione.
L’Istituto ha precisato che le segnalazioni di disfunzioni — come quelle relative al curriculum vitae o al Patto di attivazione digitale (PAD) — non hanno alcun impatto sull’istruttoria né sui pagamenti gestiti dall’INPS.
Pertanto, chi temeva di non ricevere l’indennità nel mese di agosto 2025, ad esempio per non aver aggiornato la posizione DID o per altre irregolarità formali, può stare tranquillo.
È importante ricordare che le prestazioni di disoccupazione, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 22/2015, vengono riconosciute nel rispetto dei requisiti di legge e non sono vincolate alla perfetta esecuzione delle procedure sulla piattaforma SIISL.
In una nota recente, l’INPS ha ricordato i criteri stabiliti dal Decreto Legislativo n. 22/2015, che disciplina i due ammortizzatori sociali: NASpI e DIS-COLL.
Con il Decreto-Legge n. 60/2024 è stato introdotto l’obbligo, per i beneficiari delle indennità di disoccupazione, di registrarsi sulla piattaforma SIISL. L’obiettivo è quello di inserire i dati del proprio curriculum, sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD) e la Dichiarazione di immediata disponibilità (DID).
L’accesso al sistema, come spiegato nel decreto, consente di cercare offerte di lavoro e favorisce il ricollocamento professionale.
L’INPS ha chiarito che, in caso di errori durante la trasmissione del Patto di Attivazione Digitale, è necessario verificare la conformità del Patto di Servizio Personalizzato presso il Centro per l’Impiego. Se il patto risulta valido ma non aggiornato, è necessario intervenire sulla piattaforma, inserendo anche la Dichiarazione di immediata disponibilità (DID).
Tuttavia, l’assenza di tale aggiornamento non comporta la sospensione dell’erogazione della prestazione. La normativa non prevede infatti che il mancato adempimento di questi obblighi produca effetti diretti sull’indennità, quali:
I problemi relativi al Patto di attivazione digitale devono essere risolti attraverso il Centro per l’Impiego (CPI), che ha il compito di verificare e convalidare il Patto di servizio personalizzato. Ad esempio, se il patto è valido ma non aggiornato, sarà il personale del Centro per l’Impiego ad attivarsi manualmente per aggiornare la posizione del beneficiario con una nuova DID.
L’INPS ricorda che coloro che percepiscono NASpI o DIS-COLL, e hanno già firmato un Patto di servizio personalizzato ma non hanno una DID attiva (o l’hanno revocata), non possono compilare il Patto di attivazione digitale (PAD) sulla piattaforma SIISL. Prima devono recarsi presso il Centro per l’Impiego e sottoscrivere una nuova DID.
Fermo restando che i problemi o le omissioni sulla piattaforma SIISL non comportano automaticamente sanzioni, riduzioni o decadenze del diritto all’indennità, è utile chiarire quali siano invece i veri motivi che possono portare alla sospensione.
I beneficiari di NASpI o DIS-COLL non sono soggetti a provvedimenti punitivi in caso di inadempienze relative alla piattaforma. Le sanzioni si attivano invece nei casi di mancata partecipazione agli interventi di politica attiva del lavoro proposti dal Centro per l’Impiego.
L’accredito della NASpI (indennità per lavoratori subordinati) e della DIS-COLL (indennità per collaboratori, dottorandi e assegnisti) è previsto nella prima metà di agosto.
In genere, l’INPS procede all’erogazione entro il 14 agosto 2025. Tuttavia, in alcuni casi, la festività di Ferragosto potrebbe influire sulla tempistica di accredito o sulla lavorazione delle pratiche.