Il dado è tratto. Alla vecchia maniera, con la base che decide, con un referendum online, con uno che vale uno e Giuseppe Conte alla finestra, ma la scelta è stata fatta. E alla fine è quella che aveva caldeggiato proprio l'ex premier: il Movimento Cinque Stelle sosterrà Eugenio Giani alle prossime elezioni in Toscana, farà parte a pieno titolo della coalizione di centrosinistra.
Dopo cinque anni di opposizione, un'inversione a u che è stata sancita dalla consultazione interna. Ma non per questo porrà termine alle polemiche: c'è da giurarci, visti i numeri.
I numeri diffusi dal Movimento Cinque Stelle sono questi: su 5.202 aventi diritto al voto, hanno votato meno della metà. E questo la dice già lunga sul grado di disaffezione che la base nutre verso i propri vertici. Ma non finisce qui: meno del 60% (il 59,8% per la precisione) dei militanti si è dichiarato a favore dell'alleanza con Giani.
Una vittoria di Pirro, quindi, per la linea-Conte.
Per la precisione, hanno votato in 2.568 (il 49,3% degli aventi diritto) e si sono schierati per la corsa solitaria del Movimento alle prossime elezioni regionali toscane in 1.030 (il 40,2%).
Al contario, in 1.538 hanno dato mandato al Movimento di "verificare se ci siano le condizioni per prendere parte alla coalizione progressista". In pratica, di far parte dell'alleanza del candidato governatore del Partito Democratico Eugenio Giani in vista delle urne che dovrebbero essere aperte il 12 e il 13 ottobre prossimo.
Davanti a questi numeri, come ha reagito il Pd? Dal Nazareno si è fatto per l'ennesima volta buon viso a cattivo gioco davanti all'alleato pentastellato.
Il responsabile organizzazione del partito di Elly Schlein, Igor Taruffi, ha firmato questa nota:
Beh, il coraggio di ingoiare rospi ai dem non manca di certo.
Così, al coro del Deo gratias, si è unito subito anche Marco Furfaro, deputato dem originario della Toscana e pure lui membro della segreteria nazionale: