09 Aug, 2025 - 09:00

Pensione per i nati nel 1966: età, requisiti e novità dal 2027, ecco cosa cambia (e come prepararsi)

Pensione per i nati nel 1966: età, requisiti e novità dal 2027, ecco cosa cambia (e come prepararsi)

"Quando potrò andare in pensione se sono nato nel 1966?". La pensione è un argomento che interessa da vicino chi ha o sta per compiere 59 anni. Secondo diversi esponenti politici, l'età pensionabile dovrebbe essere il più possibile flessibile. Tuttavia, l'attuale età per la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi.

In base alla Legge n. 214/2011 (riforma Fornero) e alle successive leggi di bilancio, l'età pensionabile rimane invariata fino al 31 dicembre 2026. Per i lavoratori nati nel 1966, i requisiti anagrafici si potranno perfezionare intorno al 2033, salvo variazioni legislative. L'abbinamento tra il requisito anagrafico e quello contributivo offre diverse alternative.

È importante notare che, dopo il 2026, è previsto l'adeguamento biennale all'aspettativa di vita, un ricalcolo sospeso nel 2019. Questo comporterà un allungamento dell'accesso alla pensione di 3 mesi a partire dal 2027.

Quando andrà in pensione un nato nel 1966? Guida completa 2025-2027

Alcuni ritengono che sarebbe "disastroso" non congelare l'adeguamento biennale. A causa delle regole attuali, il sistema previdenziale non lascia molte speranze a chi è nato nel 1966, né oggi né nei prossimi anni. Andare in pensione prima dei 67 anni è quasi impossibile, a meno che non si rientri nella pensione anticipata ordinaria o nella pensione precoci. Entrambe le misure richiedono il perfezionamento del montante contributivo e, per i precoci, l'appartenenza a categorie di maggior tutela.

I principali scenari che i nati nel 1966 dovrebbero considerare sono:

  • pensione di vecchiaia: 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi;
  • pensione anticipata ordinaria: 42 anni e 10 mesi di contributi (uomini) o 41 anni e 10 mesi (donne), senza limite di età, con una finestra mobile di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.
  • aeguamenti ISTAT dal 2027: riprende il calcolo degli adeguamenti legati all’aspettativa di vita. Dal 1º gennaio 2027, l’età pensionabile di vecchiaia dovrebbe allungarsi di 3 mesi, portandola a 67 anni e 3 mesi, mentre la pensione anticipata ordinaria a 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 42 anni e 1 mese per le donne.
  • prepensionamento aziendale: la misura dell'isopensione, attivabile in alcune realtà aziendali, permette ai lavoratori più anziani e prossimi alla pensione di anticipare l'uscita fino a 7 anni. Questo scivolo pensionistico è operativo fino al 31 dicembre 2026.

A che età possono andare in pensione i nati nel 1966?

Le attuali regole del sistema previdenziale non permettono il pensionamento prima dei 60 anni, salvo il requisito sanitario, ovvero un'invalidità certificata dalla commissione ASL/INPS pari almeno al 74%.

Negli ultimi decenni si è atteso un cambiamento epocale per superare le rigide regole della legge Fornero, che dal 2012 ha introdotto criteri molto più severi e penalizzanti per i lavoratori, rispetto a un sistema precedente più favorevole.

Se le attuali disposizioni normative venissero mantenute, i nati nel 1966 potrebbero ritirarsi con la pensione di vecchiaia a 67 anni con 20 anni di contributi, oppure con un'uscita anticipata tramite la pensione anticipata ordinaria o Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi, con ulteriori condizioni). È importante notare che la Quota 103 scade il 31 dicembre 2025 e non è certo che venga prorogata.

Un altro aspetto da considerare riguarda i 20 anni di contributi, che possono essere maturati anche sommando periodi lavorativi diversi, riscatti di laurea, servizi militari, periodi di disoccupazione (NASpI), ecc.

Posso andare in pensione a 60 anni se sono nato nel 1966?

La normativa dispone che, a 60 anni, i lavoratori possono accedere alla pensione anticipata ordinaria con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, salvo variazioni dal 2027.

Tuttavia, se un lavoratore nato nel 1966 ha iniziato a lavorare molto giovane e avrà accumulato 42 anni e 10 mesi di contributi solo intorno al 2031-2032, andrà in pensione a circa 65-66 anni.

Per l'isopensione, le aziende possono stipulare un accordo di esodo con l'INPS e le parti sociali. Questo accordo prevede uno scivolo pensionistico, finanziato interamente dall'azienda, che copre il periodo tra la fine del rapporto di lavoro e il raggiungimento dei requisiti per la pensione.

Chi intende usufruire dello scivolo massimo di sette anni nel 2025 potrebbe andare in pensione a 60 anni e 4 mesi. In questo caso, il lavoratore raggiungerebbe il diritto alla pensione di vecchiaia nel 2032, all'età di 67 anni e 4 mesi.

FAQ per i lavoratori nati nel 1966

  1.  A che età potrò andare in pensione se ho un'invalidità certificata? Se hai un'invalidità certificata dalla commissione ASL/INPS pari ad almeno il 74%, puoi andare in pensione prima dei 60 anni.
  2.  I 20 anni di contributi necessari per la pensione di vecchiaia devono essere continuativi? No, i 20 anni di contributi possono essere maturati sommando diversi periodi. Puoi includere periodi lavorativi differenti, ma anche riscatti di laurea, servizi militari e periodi di disoccupazione con indennità NASpI.
  3. Esiste un modo per andare in pensione in anticipo tramite l'azienda? Sì, esiste l'isopensione o prepensionamento aziendale. Fino al 31 dicembre 2026, le aziende possono stipulare un accordo con l'INPS per finanziare un'uscita anticipata fino a 7 anni prima del raggiungimento dei requisiti. Se hai i requisiti, potresti andare in pensione a 60 anni e 4 mesi nel 2025.

 

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